Pagine

giovedì 2 settembre 2010

SALA UMBERTO "E PENSARE CHE ERAVAMO COMUNISTI" DAL 7 AL 19 SETTEMBRE

    CTM                                                                                                          I PICARI

Diretto da Domenico Pantano                                                      diretti da Roberto D'Alessandro                         
 
 
 
 

Presentano 

ROBERTO D'ALESSANDRO  

in

E PENSARE CHE ERAVAMO COMUNISTI 

Scritto e diretto da ROBERTO D'ALESSANDRO 

Con 

PIA ENGLEBERTH

MARIA LAURIA

CLAUDIA CAMPAGNOLA

ROMANO FORTUNA

SIMON TAGLIAFERRI 

I quadri di scena sono di Stefania Foresi 

Video

http://www.youtube.com/watch?v=xQdeTJX_gW0 

siti info

http://www.ilteatrodeipicari.com/index2.asp

 http://www.robertodalessandro.it/dblog/default.asp

www.robertodalessandro.it 

SALA UMBERTO

Via della Mercede, 50 
00187 Roma  tel. 066 794753 

http://www.salaumberto.com/teatro-roma/stagione-di-prosa-roma/e-pensare-che-eravamo-comunisti.asp 

DAL 7 AL 19 SETTEMBRE 2010 

UFFICIO STAMPA COMPAGNIA  MARIA FABBRICATORE  
TEL. FAX 06.57286227 – CELL. 333.2182055 – 
E-MAIL: mariafabbricatore@yahoo.it
 
 
 
 
 

Una piacevole, agrodolce commedia che narra le vicende di una famiglia storicamente comunista alle prese con la crisi degli ideali politici e sociali della sinistra che perdono terreno nei confronti delle nuove tendenze consumistico-liberiste delle nuove generazioni. Giulia e Rinaldo si sono conosciuti negli anni settanta nel periodo delle lotte studentesche e delle manifestazioni di protesta contro il sistema. Giulia, dopo vent'anni è ancora politicamente impegnata e divide la sua esistenza tra la famiglia, i figli e la sezione di Rifondazione, Rinaldo invece è passato da Democrazia Proletaria via via fino al Partito Democratico, lavora nel suo studio professionale e vede, con rammarico, raffreddarsi il suo rapporto con la moglie sempre più lontana e distaccata. Nilde, la figlia ancora indecisa sul suo futuro, ha la passione per la pittura e riempie le pareti di casa di quadri multicolori che non riesce a vendere; Enrico, suo fratello, è fidanzato con la figlia di un avvocato di grido e guida macchine di grossa cilindrata. In famiglia c'è anche Oba, il domestico di colore, ma laureato in filosofia, paziente e un po' burlone e, infine a completare il quadretto familiare arriva anche la zia calabrese Maria con le sue piccanti specialità gastronomiche e le sue crisi matrimoniali. La notizia che Enrico, per compiacere il suocero ha deciso di candidarsi nelle liste del centro-destra manda su tutte le furie Giulia che caccia di casa il ragazzo. Solo un grave malore di Rinaldo ridimensionerà gli attriti riportando la pace e la comprensione in famiglia. Uno spettacolo di amara attualità che fa riflettere e divertire come nella tradizione dei Picari. I quadri che nella commedia sono dipinti dalla giovane Nilde e che fanno parte della scenografia sono della pittrice Stefania Foresi.

Roberto D'Alessandro

Nessun commento:

Posta un commento