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lunedì 5 marzo 2012

TEATRO NUOVO SOGNO D UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE con alcuni comici di Zelig regia di Gioele Dix

Dal 20 marzo al 1° aprile 2012

 

Sogno di una notte di mezza estate

di William Shakespeare

 

con

Alessandro Betti Flute - Demetrio

Maria Di Biase Titania - Ippolita

Katia Follesa Quince - Ermia

Maurizio Lastrico Snug - Lisandro

Corrado Nuzzo Oberon - Teseo

Marco Silvestri Bottom - Egeo

Marta Zoboli Snout - Elena

e con

Petra Magoni Puck

 Ferruccio Spinetti Il Contrabbassista

 

Traduzione e adattamento

Gioele Dix e Nicola Fano

 

Regia

Gioele Dix

 

 

                                                                                                                                                                                                                  

Sogno di una notte di mezza estate

di William Shakespeare

 

 

Alessandro Betti Flute – Demetrio; Maria Di Biase Titania – Ippolita; Katia Follesa Quince Ermia; Maurizio Lastrico Snug – Lisandro; Corrado Nuzzo Oberon – Teseo; Marco Silvestri Bottom Egeo; Marta Zoboli Snout Elena

e con Petra Magoni Puck Ferruccio Spinetti Il Contrabbassista

 

Traduzione e adattamento Gioele Dix e Nicola Fano

Regia Gioele Dix

 

Come è noto, nella magia notturna del suo Sogno, Shakespeare intreccia abilmente i destini di molti personaggi eterogenei. L'altezzoso principe di Atene in procinto di sposare la sua regina delle Amazzoni. I quattro giovani innamorati confusi e in costante conflitto fra loro. Il re e la regina delle Fate più che mai umorali e sfuggenti. Gli sprovveduti artigiani componenti una bizzarra compagnia amatoriale.

In un gioco teatrale e poetico ricchissimo di equivoci, sberleffi, allusioni e colpi di scena, prende forma uno scenario fantastico di ineguagliabile potenza evocativa, che è da sempre occasione per le più svariate interpretazioni registiche.

 

Gioele Dix ha deciso di affrontare la sua regia del Sogno formando una compagnia composta interamente da giovani comici di successo e coinvolgendo nella messinscena un duo musicale di straordinaria e raffinata versatilità.

 

L'idea nasce dalla convinzione che proprio un testo classico possa essere il terreno ideale per artisti abituati a dare un corpo del tutto singolare e inimitabile alle parole e ai suoni che si trovano a interpretare.

Comici e musicisti sono spiriti liberi, eppure meticolosi. Sono improvvisatori e scienziati. Sanno andare in profondità senza perdere leggerezza. Sono soprattutto ricchi di un potenziale a volte inespresso e il loro talento si esalta alle prese con una materia teatrale fertile e densa.

 

In questa versione del Sogno, ambientata in una sorta di selva periferica post industriale, le tradizionali gerarchie fra i personaggi vengono sovvertite. È la compagnia dei comici artigiani a dominare la scena, a impadronirsi a sorpresa di tutti i ruoli e a diventare il perno essenziale attorno a cui ruota l'intera vicenda.

 

E così il gruppo di fragili, ma combattivi, mestieranti della risata cercherà di mantenersi integro nella lunga e famigerata notte di metà estate, fra esuberanze giovanili e promesse non mantenute, oscuri presagi e provocazioni, colpi di genio e cialtronerie, amori che muoiono troppo in fretta e sostanze proibite che minacciano il loro già precario equilibrio.

 

Lo spettacolo è dunque nel segno della fedeltà e della continuità con Shakespeare, senza tradimenti al testo, alla sua carica vitalistica, alle sue preziose ambiguità, alla sua fantasiosa e dirompente comicità. 

Ma, nel contempo, grazie alle qualità dei protagonisti, alla loro singolare sensibilità, all'originalità del loro stile espressivo, ne re-inventa il linguaggio e lo smarca dal rischio della convenzione.

 

Una sfida teatrale alla quale – non a caso – tutti i partecipanti hanno aderito con disponibilità ed entusiasmo.

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