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lunedì 21 maggio 2012

DIRE POESIA: MARIO MELÉNDEZ, LA PAROLA POETICA TRA SPERANZE E PAURE IN AMERICA LATINA

La sua scrittura riflette nella contemporaneità la tradizione dei grandi poeti cileni, da Vicente Huidobro e Pablo Neruda, da Gabriela Mistral fino alle “antipoesie” di Nicanor Parra; una poesia che “viene da molto lontano, e arriva giusto dove noi ci troviamo”, come sottolinea Stefano Strazzabosco: sarà il poeta cileno Mario Meléndez il prossimo protagonista di Dire Poesia 2012. L’appuntamento, programmato per venerdì 25 maggio (ore 18) a Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, sostituisce la presenza di Abdulah Sidran, assente per motivi di salute. L’incontro è proposto dal Comune di Vicenza e da Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Festival Biblico 2012: e proprio attorno al tema del festival («Perché avete paura?», l’interrogativo che Gesù pone provocatoriamente ai suoi discepoli), si svolgerà la lettura poetica bilingue in spagnolo e italiano accompagnata da note e commenti dell’autore. “Ereditando stili e figure della tradizione poetica cilena - spiega Strazzabosco, che condurrà l’incontro - Meléndez propone una lirica diretta, colloquiale e piana che utilizza la lingua di tutti i giorni, ma che fa lievitare il discorso grazie all’uso di metafore continuate, strategicamente disposte, e a un ritmo personale che procede impastando silenzio e voce, collegando parola a parola, verso a verso con precisione, sobrietà, eleganza”. Mario Meléndez, classe 1971, attualmente vive in Italia. Emilio Coco, che ha tradotto in italiano molti dei suoi testi, ha scritto di lui: “Nella poesia di Mario Meléndez si coglie qualcosa di impetuosamente fresco e agile: una ricchezza di movimenti e di aperture fantasiose quale di rado capita di trovare nella giovane poesia italiana”. Dire Poesia 2012 si svolge nei luoghi d’arte della città e propone un percorso di tre mesi attraverso le voci della poesia contemporanea internazionale, per affidare alla parola lirica un racconto e una testimonianza sulla storia attuale. “Il programma 2012 di Dire poesia - spiega Strazzabosco - è stato pensato nel segno del rapporto tra letteratura e storia, mettendo in rilievo la funzione di coscienza critica e di testimonianza che molti dei poeti invitati hanno assunto nel corso degli anni. L'edizione 2012 vuole così dar voce a quella poesia civile che insiste sulle relazioni tra cittadini e politica, tra parola e azione, tra versi e realtà, impiegando comunque le forme e i linguaggi propri della poesia: musica, bellezza, incanto, forza espressiva e intensità del dire”. ingresso libero. http://direpoesia.wordpress.com

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