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martedì 10 dicembre 2013

"Il Sigillo del marchese" il 12 dicembre a Lecce


 Le Ali Di Pandora

presenta

giovedì 12 dicembre 2013 ore 19,30

"Il sigillo del marchese" edito da Lupo Editore
di Giuseppe Pascali

interviene Paola Bisconti
c/o  Le Ali di Pandora
Via Pistoia, 1 Lecce


 ingresso libero
 h. 19,30

Giovedì 12 dicembre alle ore 19.30 presso la sede di Le Ali di Pandora per "Appunt@mento d'autore" sarà presentato l'ultimo romanzo di Giuseppe Pascali "Il sigillo del marchese" edito da Lupo Editore. Interverrà Paola Bisconti.
Scrive la Bisconti: "Nell'era degli Instant-book riscoprire un magnifico romanzo storico come "Il sigillo del marchese" di Giuseppe Pascali edito da Lupo Editore, è un modo per tornare ad apprezzare non solo l'insostituibile bellezza della tradizione letteraria, ma anche la capacità di un autore che ha curato in modo laborioso la propria creatura. (…)  L'intellettuale cavallinese ha ricostruito nelle 250 pagine del volume, impreziosito da un elegante copertina rossa con al centro un cuore, simbolo della trama del romanzo, il contesto storico e geografico attraverso dialoghi eccellenti caratterizzati da un lessico variegato e aulico, mediante descrizioni brillanti ricche di metafore, tramite frequenti latinismi e inevitabili seppur rare espressioni dialettali. Nel riportare i minuziosi dettagli della romantica storia d'amore tra don Francesco Castromediano Sanseverino e Beatrice Acquaviva d'Aragona  (...) La lettura de "Il sigillo del marchese" è un susseguirsi di emozioni suscitate dalle vicende narrate egregiamente: è il 31 luglio del 1637 quando nel castello dei Castromediano di Caballino, Beatrice Acquaviva d'Aragona, chiamata donna Bice dai popolani in segno d'affetto, gemeva morente nel suo letto. Prima di andare in sposa a don Francesco Castromediano, Beatrice fu educanda nel monastero di San Marcellino a Napoli, in seguito da sposa di Dio divenne moglie di uomo aitante come il marchese che fu capitano nell'esercito del re Filippo IV di Spagna. Il loro fu un amore profondo suggellato il 25 luglio del 1627 in un matrimonio celebrato da monsignor Francesco Vincenzo Martinelli, vescovo di Conversano. (...) La gioia delle molteplici gravidanze nell'arco di dieci anni di vita coniugale indebolirono però la salute della giovane e bella Beatrice che lasciava i suoi amati figli e i devoti sudditi alla sola età di 28 anni.
(...) Malgrado la malattia "Il viso della nobildonna" scrive l'autore "era bianco come neve ma conservava una bellezza inusitata. Sembrava che Dio, attraverso quell'angelica creatura, volesse lanciare una sfida alla morte conservando fino all'ultimo respiro la dolcezza dei suoi lineamenti". I riferimenti alla divina provvidenza, alla religione cristiana e alla fede assoluta in Dio ritornano spesso nei trenta capitoli del libro e riaffiorano anche in una frase tratta dal Vangelo di Luca, intorno alla quale ruota la vicenda: "Dov'è il vostro tesoro là è anche il vostro cuore". Intrisa di pathos, la lettura sembra accompagnarci in un viaggio nel tempo e si ha l'impressione di ritrovarsi in quel lontano 1637 dove fra le sale del palazzo ducale si percepiva soprattutto la nobiltà d'animo dei feudatari che tanto lustro e onore hanno dato al paese in un periodo che raggiunse il massimo della completezza costituzionale e organizzativa.

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