Pagine

giovedì 23 gennaio 2014

Al Teatro Belli "LA SOTTOVESTE ROSSA"

TEATRO BELLI
Piazza Sant'Apollonia, 11/a  - 00153 Roma
Tel. Biglietteria  - 06.5894875 - Fax 06.5897094 - info@teatrobelli.it - www.teatrobelli.it
           
dal 29 gennaio al 16 febbraio 2014
orario spettacoli: feriali 21.00 – domenica 17,30 – lunedì riposo
prezzi: Intero € 18,00 - Ridotto 13,00

Cubatea presenta
LA SOTTOVESTE ROSSA
di Rosario Galli
con
Patricia Vezzuli

con Martina Menichini

e la partecipazione di Angelo Maggi

Aiuto Regia Massimo Cardinali   Assistente alla regia Malvina Ruggiano
Luci e fonica Alessandro Pezza    scene e costumi Gabry Brazov   Foto Gabriele Gelsi

Regia di Claudio Boccaccini

Una donna in una sala vuota; il suo nome è Clelia; è una bellissima donna sui 30 anni; attrice; sta spettando da ore per sostenere un provino con un importante e famoso Regista; ormai sono andati via tutti e lei è stanca e nervosa; decide di andarsene perché non sopporta più quell'attesa.
Ad un tratto una voce le chiede scusa e la prega di restare; è il Regista che ha avuto un problema ed è tornato solo ora; la donna indispettita dopo un po' si convince a rimanere ma chiede di vedere il Regista che invece resta nascosto chissà dove; lui può vederla grazie alle telecamere e le chiede di esibirsi comunque.
Inizia un dialogo tra i due, teso, serrato, polemico, a tratti divertente; a poco a poco si scoprono verità inimmaginabili tra i due.
Il Regista cerca di sedurre con la Voce quella bellissima donna che non vede il suo interlocutore ma è attratta dalle parole che dice e intrigata sempre di più da quella sfida; il Regista ad un certo punto per farsi perdonare introduce nella sala una ragazza, una sua assistente che entra a portare dei fiori e dello champagne; Clelia  è lusingata di tutte quelle attenzioni e cerca complicità nella ragazza che però non le risponde che poche frasi e sparisce di nuovo.
Clelia così accetta di esibirsi davanti all'Uomo che non si fa vedere e rimane nascosto chissà dove; canta, balla, recita, e ormai non più del tutto sobria per via del troppo champagne bevuto, si lascia andare e ricordi personale sempre più intimi che avvolgono il Regista in una spirale di seduzione dalla quale non riesce a sottrarsi.
Il finale è un crescendo di sorprese e di colpi di scena.

visione consigliata ad un pubblico adulto

Nessun commento:

Posta un commento