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lunedì 20 gennaio 2014

GIULIO CESARE- PETER PAN Teatro Vascello Roma


TEATRO VCASCELLO
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SX



TEATRO VASCELLO ROMA

Promozione speciale per gli Amici del Teatro Vascello

valida il 22 e 23 gennaio, mercoledì e giovedì h 21 per lo spettacolo GIULIO CESARE / JULIUS CAESAR

per un minimo di due persone: 17 euro in due.

prenotati subito a: PROMOZIONE@TEATROVASCELLO.IT INFO 065881021


21 gennaio - 2 febbraio 2014

369gradi e Lungta Film

GIULIO CESARE / JULIUS CAESAR
di William Shakespeare

adattamento di Vincenzo Manna e Andrea Baracco
regia di Andrea Baracco
con Giandomenico Cupaiuolo, Roberto Manzi, Ersilia Lombardo, Lucas Waldem Zanforlini, Livia Castiglioni,Gabriele Portoghese. 
scene Arcangela di Lorenzo
disegno luci Javier Delle Monache

INVITATO A RAPPRESENTARE L'ITALIA  DALLO SHAKESPEARE GLOBE THEATRE DI LONDRA FESTIVAL GLOBE TO GLOBE 2012 OLIMPIADI LONDRA 2012
VINCITORE DEL CERTAMEN ALMAGR-OFF / FESTIVAL INTERNATIONAL DI TEATRO CLASICO DE ALMAGRO 2012

Nel Giulio Cesare Shakespeare mette in scena una società in via di estinzione (quanta lungimiranza!), una società colta esattamente nell'attimo terminale del proprio crollo, una società vittima del suo fallimento intellettuale, spirituale e politico. 
Shakespeare scatta una "fotografia" di una Roma livida e ferocemente allucinata dove sullo sfondo, al di là dei colli e dei monumenti, compaiono le nitide sagome di avvoltoi e di famelici cani rabbiosi pronti a scagliarsi con insaziabile violenza addosso a corpi mal conciati dal crollo fisico e nervoso. 
La Roma disegnata da Shakespeare è una città che vive sotto un cielo di piombo, sotto l'ombra di un'ingombrante corona di ferro, una città di silenzi che si fanno culla di improvvisi rumori, assordanti; è una Roma dove si sentono scrocchiare mandibole e strofinare violentemente mani l'una contro l'altra (Casca), in cui i corpi, sfiorandosi, producono sordi suoni di lamiera (i congiurati tutti); è una Roma nascosta e privata che si raccoglie alla luce di una lampadina per produrre, poi, squarci e profonde ferite nei luoghi pubblici (ancora i congiurati); è una Roma che suona di passi solitari e furtivi (Cassio), di verità indicibili che esplodono in pensieri assordanti, in sogni maldestri (Cesare e Bruto), in visioni apocalittiche nate da menti di donne sterili (Porzia). 
Una Roma vittima di un cortocircuito: via le luci, è l'ora della notte, nera, senza luna. 
 Il lavoro performativo e di preparazione allo spettacolo prenderà quindi le mosse da questi presupposti di "senso" , nel tentativo di restituire, attraverso studi e fasi di avvicinamento, la materia della parola shakespeariana. 
Perché l'universo onirico è così presente nel testo in questione? Di che materia sono fatti i corpi dei personaggi che in quell'universo sembrano vivere? In quale luogo nasce la violenza arbitraria? Dove trova il suo terreno fertile? Shakespeare sembra suggerirci che la violenza incondizionata è l'unico strumento che la collettività è in grado di utilizzare per uscire dalle proprie crisi, dai propri disequilibri e crolli nervosi; aggregarsi per commettere delitti e assassinii contro colui o coloro che vengono, a torto o a ragione, reputati i responsabili della crisi stessa. Siamo davvero certi che l'antico meccanismo del "capro espiatorio" sia soltanto un lontano ricordo  dalle società arcaiche?

Andrea Baracco

 

 

RASSEGNA STAMPA

La violenza di Cesare una moderna tragedia
TrovaRoma 16/01/2014

 

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


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