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sabato 22 febbraio 2014

D’iorama: lo specchio distorto dell’Io




D’iorama il nuovo spettacolo scritto e diretto da Dario Antimi, è in scena al Teatro Trastevere dal 18 al 23 febbraio con Pierpaolo Laconi, Valerio Monaco e le musiche composte ed eseguite durante lo spettacolo da Alessio Brugotti.

Un lavoro umile, semplice, pulito, quindi chiaro. Due puof al centro del palco. In scena, all'inzio, un unico attore, interpretato da un bravo Laconi, imprigionato nelle sue paure e nell’immagine che ha costruito dentro di se. A metà spettacolo, come uno spettro, una maschera  comparirà all’ improvviso sulla scena, e ogni  volta apparirà farà riemergere nell’uomo/attore le paure e il lato oscuro della sua anima. Molto importante al fine della scenografia, il gioco di luci, spesso più cinematografico che teatrale e le musiche in sottofondo che aumentano la suspense.

Lo spettacolo d’ Iorama si rivela come un nodo teorico fondamentale in cui il piano individuale  e quello sociale si intersecano. Questo è ciò che rende interessante il testo di un giovane e talentuoso Antimi. Scaturiscono dallo spettacolo domande che strutturano la personalità. Una personalità finta come quella che tutti noi mostriamo nascondendoci dietro ad una maschera. A seconda di chi abbiamo di fronte cambiamo modo di porci, cambiamo il nostro io, come a soffocarlo insieme alla nostra identità per sostituirla ad una più accettabile dalla comunità. Una maschera non voluta ma necessaria per interagire con il mondo esterno.

E’ tutto questo, che l’attore romano Pierpaolo Laconi  si trova a dover interpretare. Un' eterna lotta interiore per ritrovare la sua vera identità, cercando di mandar via dalla sua mente l’ illusione di una veduta a lui sì naturale, ma che in realtà altro non è che un'ombra velata della sua mente, “lo specchio distorto del suo Io”, appunto, come recita il sottotitolo dello spettacolo.

Il messaggio che l’ autore vuole comunicare è molto semplice. Un vero e proprio invito è quello che esce dalla penna di Antimi:affrontare le proprie paure, affrontare se stessi prima di un qualsiasi confronto con l’ esterno, togliersi quell’ eterna maschera che tutti  indossiamo davanti a chiunque per apparire quello che vorremmo essere e non quello che siamo realmente, perchè essere è molto più semplice di quello che sembra.
                                                                                                                              Francesco Agnese


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