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martedì 25 marzo 2014

ENZO IACCHETTI a Roma in CHIEDO SCUSA AL SIGNOR GABER (8-27 aprile, Teatro Lo Spazio)



Dall’ 8 al 27 Aprile 2014

ENZO IACCHETTI
in
Chiedo scusa al sig. Gaber

 Testi di Enzo Iacchetti e Giorgio Centamore

Con Witz Orchestra e Marcello Franzoso
Sculture luminose Marco Lodola

Una produzione Nito Produzioni 2013

Teatro Lo Spazio
Via Locri 42/44 (S. Giovanni) - Roma
Tel. 06 77076486 - 06 77204149 - info@teatrolospazio.it


Da martedì a sabato ore 20:45 - Domenica ore 17:00

Biglietto intero 22 euro
Biglietto ridotto 20 euro
Tessera annuale associazione: 3 euro


“In missione per conto di Giorgio Gaber!” al Teatro Lo Spazio di Roma, arriva Enzo Iacchetti! Per la prima volta nella Capitale col suo particolarissimo recital-show già acclamato dalla critica nazionale, l’irriverente, fantasioso e appassionato Enzino nazionale si cimenterà in una personale riscrittura del repertorio del Gaber in bianco e nero, quello della tv degli anni 60.

In Chiedo scusa al signor Gaber, sul palco del teatro off di punta della scena romana, assisteremo così a due ore di musica e intrattenimento in cui storici brani del compianto Maestro del Teatro/Canzone verranno riproposti in una riscrittura farcita da contaminazioni con la musica attuale, dal pop di Zucchero al rap di Jovanotti passando per i cori alpini e la sfrontata ironia di Enzo Jannacci.

Un "geniale scempio" – come lo ha definito Mario Luzzatto Fegiz – nel quale la musica – coadiuvata in scena dalla Witz Orchestra e Marcello Franzoso - si alternerà a monologhi originali, scritti insieme a Giorgio Centamore, in perfetto stile gaberiano, all’interno di una  scenografia arricchita dalle sculture luminose di Marco Lodola che rappresentano immagini tratte dai testi dei brani, come ad esempio la celeberrima Torpedo blu.
Uno spettacolo condito da un susseguirsi di situazioni al limite dell'assurdo e del non senso e concepito da Iacchetti per “far sì che chi conosce Gaber non lo dimentichi mai, e chi non lo conosce possa sapere quanto fosse bravo, inimitabile e irraggiungibile”.

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