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venerdì 28 marzo 2014

Gran finale per il concorso "Riprenditi la città, Riprendi la luce"




"Riprendi-ti la città, Riprendi la luce"


Al Teatro La Fenice per la premiazione non solo video e immagini ma anche musica e parole


Si è conclusa la prima edizione del concorso video organizzato da AIDI. Oltre 150 video ci hanno svelato come i giovani vedono la luce e cosa questo elemento evoca in loro
Si è svolta al Teatro La Fenice, a Venezia, la cerimonia di premiazione dei cinque vincitori della prima edizione del concorso video nazionale "Riprenditi la città, Riprendi la luce" rassegna di cortometraggi organizzata e promossa da AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione) con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, l'ANCI, l'ENEA, il Museo del Cinema, il Consiglio Nazionale degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori, i Comuni di Milano, Torino e Venezia, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l'Accademia di Brera, lo IED - Istituto Europeo di Design e l'Università degli studi Roma 3.

All' evento, oltre ai rappresentanti di associazioni del mondo della luce italiana e internazionale, hanno partecipato esponenti del mondo delle Istituzioni come Alessandro Maggioni, assessore ai lavori pubblici e patrimonio del Comune di Venezia e del mondo delle Formazione come Arturo Dell'Acqua Bellavitis preside della scuola di design del Politecnico di Milano e presidente della Fondazione Museo del design Triennale e Igor Zanti, direttore dello Ied di Venezia.

Sponsor dell'iniziativa anche IGuzzini e Performance in Lighting. Aziende leader del settore dell'illuminazione, consapevoli di quanto sia strategico realizzare strumenti capaci di creare e diffondere la cultura della luce partendo soprattutto dai giovani. Afferma Alessia Usuelli, marketing manager di Performance in Lighting: "Abbiamo accettato con entusiasmo di offrire un contributo concreto a un'iniziativa che fa della creatività Made in Italy, tema cui Performance in Lighting è da sempre sensibile, il suo punto di forza. Giustamente viene evocata la 'cultura della luce'. Ma è ancora più significativo che essa venga messa in relazione all'ingegno di giovani filmaker, la cui sfida è stata quella di rappresentare la luce nella sua quotidianità, all'interno di uno spazio urbano notturno, attraverso uno sguardo attento e connotato da una personale sensibilità. Un risultato stimolante che racconta molto riguardo al rapporto dei giovani con la propria città".

Centocinquantacinque video, oltre duecento iscrizioni al canale you tube dedicato all'iniziativa, trentunmila visualizzazioni sono alcuni numeri che chiudono questa I edizione del concorso "Riprenditi la città" organizzato da AIDI e che sanciscono il grande successo che ha avuto l'iniziativa.

Cinque sono stati i giovani under 30 premiati tra i venticinque video che sono arrivati in finale. Per la categoria "Luoghi del movimento" con il video La luce degli uomini vince Gabriele Scarcelli, 24 anni di Trani. Per "Luoghi del tempo libero" il video Click the night di Alvise Facchinetti, 29 anni di Venezia. Per "Luoghi della cultura" Lighteart di Francesco Maria Conti, 23 anni di Alatri (Frosinone). Contrast di Riccardo Bartali, 24 anni di Volterra è stato selezionato come il "video più originale" e il "premio speciale della giuria" è andato a La mia city di Daniele Del Miglio, 23 anni di Milano.

Tutti i vincitori hanno ottenuto oltre a una somma in denaro anche una borsa di studio per corsi e master organizzati dallo Ied -Istituto europeo di design: Il corso di aggiornamento e specializzazione "Progettare la Luce" (IED Milano), il corso triennale di "Video Design" (IED Milano) e quello di "Arti visive multimediali" (IED Cagliari), , il corso biennale di "Grafica – Digital, Video&Web Design" (IED Venezia) e il master in "Interior Design" (IED Milano).

I premi sono stati consegnati dai rappresentanti dei main sponsor del concorso: Pio Nahum, direttore marketing di Clay Paky, Barbara Serafini, direttore marketing di Enel Sole, Dante Cariboni, presidente di Cariboni Group, Alessandro Visentin, direttore della divisione Pubblica Illuminazione di Gemmo e da Raffaele Bonardi, amministratore delegato di Covedi Scarl award supporter dell'evento.

E i giovani hanno risposto con grande entusiasmo e con molti video di qualità che ci hanno svelato come vedono la luce e cosa questo elemento evoca in loro. Quello che ammirano e non ammirano. Uno sguardo giovane che attraverso tanti 60 secondi di altri sguardi, ha costruito un nuovo e più attuale "palinsesto" dei loro sogni e speranze, dell'immagine delle nostre città e, soprattutto, di quello che i loro occhi guardano e ci comunicano.

Sono arrivati video da tutta l'Italia e non solo. Diversi lavori riprendono città di altri Paesi e alcuni sono stati realizzati da ragazzi stranieri che vivono o lavorano in Italia.Così la luce è stata vista in diverse accezioni e declinazioni secondo ricostruzioni originali e creative e spesso come fonte che ispira varie forme di arte: dalla danza alla musica, dal cinema al teatro.

La luce è emersa come simbolo di vita, come elemento che dà speranza, induce gioia e accende le passioni, fa nascere storie di amore e di amicizia. Quel tocco magico che rende unica e affascinante una città di notte e che aiuta a viverla in tutte le sue dimensioni.. La luce per i giovani è linfa vitale di un luogo, ne disegna la fisionomia e ne esalta la sua cultura e tradizioni e la luce contribuisce anche a rendere la città più accogliente per chi viene da fuori e lo fa sentire meno solo.

"La luce muove tutto" è il titolo di un video. "La luce è come le falene che si aggregano alle fonti luminose" sono alcune delle parole che ne descrivono un altro. Per qualche ragazzo la luce è "un faro, un cenno di positività in un mondo fatto di incubi" e quindi un antidoto a una società fatta di incertezze e paure.

E la luce è stata interpretata anche come un modo per acquisire coscienza sociale e consapevolezza su questioni molto importanti come i senza tetto e le violenze che spesso si perpetrano anche perché molte aree non sono bene illuminate. Il concorso, quindi, attraverso le immagini e le parole inviate dai ragazzi, rappresenta anche un'occasione per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche perché un luogo illuminato è soprattutto un luogo più sicuro.

I filmati sono stati valutati da una giuria formata da diversi esponenti del mondo della cultura: Arturo Dell'Acqua Bellavitis, Margherita Suss, lighting designer e responsabile del concorso per AIDI, Gaetano Capizzi, direttore del festival Cinemambiente di Torino; Maurizio Melis, giornalista di Radio 24; Paolo Castagna, scenografo e regista teatrale, Davide Sgalippa, video & interaction designer e coordinatore del Corso di Video Design – presso IED Milano e da tre giovani professionisti ligthing designers Helena Gentili, Alberto Carone e Francesco Marelli.

"Ringrazio gli sponsor, i partner del concorso e i giurati – spiega Gianni Drisaldi, presidente di AIDI, associazione culturale no-profit nata nel 1958 - perché questa iniziativa rientra fra i nostri obiettivi più importanti, fra i quali quello di contribuire in modo significativo alla diffusione della "cultura della luce", al fine di migliorare la qualità della nostra vita senza trascurare il tema del risparmio energetico oggi a tutti molto caro. "Illuminiamo meglio e consumiamo di meno" è il messaggio che cerchiamo di veicolare anche attraverso molte delle nostre iniziative, soprattutto per evitare che di questo tema si parli in modo troppo superficiale, così come, purtroppo spesso avviene nel nostro Paese. Con il concorso abbiamo voluto predisporre uno strumento di comunicazione immediato, capace di raggiungere i giovani in modo empatico, stando molto attenti anche al valore dei contenuti che sono stati veicolati principalmente dalle Università e dai Centri di Formazione che hanno accettato con entusiasmo di collaborare al progetto e di promuoverlo all'interno delle loro sedi, arricchendolo anche con premi che prevedono percorsi di formazione culturale".

A Venezia, al Teatro La Fenice non solo video e immagini ma anche musica e parole per "celebrare" la luce e i vincitori del concorso. Intermezzi musicali tratti dalla musica di W.A.Mozart sono stati eseguiti da Roberto Baraldi, primo violino e Alfredo Zamarra prima viola dell'Orchestra del Teatro La Fenice. L'attrice Rosanna Sparapano accompagnata da Paolo Castagna hanno recitato testi ispirati alla luce, da Goethe al futurista Marinetti.

Milano, 28/3/2014


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