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mercoledì 18 giugno 2014

Voci di terra, 27 strumenti per salvare il pianeta

Venerdì 20 giugno a Cittadella, nella serata di apertura di Arte in terra, la formazione diretta da Antonio Gregolin propone un repertorio suggestivo che incrocia suoni della natura, musiche etniche di culture in via d'estinzione e la danza di Therry Parmentier 

Dal duduk armeno, riconosciuto come patrimonio sonoro dall'Unesco, al sovietico theremin che consente di "suonare l'aria" fino all'ultima creazione svizzera dell'hang: fra i 27 strumenti proposti dal gruppo Voci di terra venerdì 20 giugno a Villa Negri a Cittadella (Padova), figurano strumenti contemporanei e vecchi di tremila anni, "scovati" dai sei musicisti diretti dal vicentino Antonio Gregolin anche negli angoli più remoti del pianeta.

a loro proposta musicale – così originale e ricca di suggestioni – aprirà Arte in terra 2014 - serate estive in Villa Negri: la natura e il suo legame inscindibile con la dimensione culturale e artistica sarà il filo rosso di sei serate che si concluderanno il 24 luglio. Quello proposto dalla formazione diretta da Gregolin, che unisce alla professione di giornalista e alla carriera artistica un impegno diretto sulla questione ambientale, non è solto un concerto che "interpreta" i suoni del mondo. «Il nostro – racconta Gregolin – è un concerto per la terra».

Le musiche proposte raccontano di culture in via di estinzione, ma consentono anche di riscoprire suoni che fanno parte del quotidiano e che non sappiamo più ascoltare: fra le tappe dell'affascinante viaggio proposto agli spettatori c'è così spazio per la "musica" delle piante o per l'ascolto del suono del silenzio in quello che Gregolin definisce «il momento più intenso di tutto il concerto».

Il viaggio di Voci di terra "attraversa" fra l'altro le culture sciamaniche, il canto armonico, i ritmi tribali dei nativi d'America: la speranza di chi lo propone è quella di stimolare, attraverso questa formula artistica così originale frutto di un lungo lavoro di ricerca, un "moto dell'anima" a partire dall'ascolto della natura. «Il destino della Terra è nelle nostre mani, è rimasto poco tempo e molto da salvare», è "il grido" che Gregolin proverà a tradurre in note. Accanto a Gregolin, regista e voce narrante, ci saranno i musicisti Alessandro Gomiero, Mattia Tagliapietra, Alessandro Ceccato, Angelo Gallocchio, Renato Poletto, Giacomo Sarasin: ciascuno di loro si cimenterà con più strumenti, mentre Fabio Bortolamai curerà le proiezioni. Ad accompagnare le sonorità, l'esibizione del danzatore-coreografo belga, Thierry Parmentier.

Lo spettacolo, come tutte le serate di Arte in Terra, sarà preceduto da un breve preludio curato dall'attrice Linda Canciani, che dalle ore 21 accoglierà gli spettatori negli spazi dell'orto e del giardino di Villa Negri proponendo alcuni brani dedicati proprio al tema della natura: un'occasione per predisporre la mente, il cuore e il corpo allo spettacolo che andrà in scena pochi minuti dopo (l'inizio del concerto è fissato per le 21.15). In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Teatro sociale di Cittadella.

Biglietti: 5 €, prevendita presso Libreria Vettori - Cittadella
Prenotazioni: 3404571199, villanegricittadella@gmail.com   Info www.villanegricittadella.com  

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