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martedì 21 ottobre 2014

TOSSICI. Spettacolo Teatrale al Testaccio di Roma fino al 26 ottobre

Dal 14 al 26 ottobre al Teatro Testaccio in scena la nuova esilarante commedia di Paolo Andreotti: TOSSICI

Malati di sesso, posseduti dal lavoro, sconvolti dallo shopping, dipendenti dallo sport e dalla forma fisica, ossessionati dalla pulizia, tormentati da un cattivo rapporto col cibo sono solo alcune delle dipendenze dei personaggi di TOSSICI commedia che ci viene presentata dal "Il Piccolo di Trastevere" e che unisce la risata pura alla più seria riflessione. 

Chi sono i veri Tossici? Quali sono le dipendenze? E quando sono tali? 
Sembra partire da qui la ricerca di Paolo Andreotti regista ed autore di questa pièce che coinvolgerà lo spettatore in un vortice di battute e risate alternati a momenti quasi drammatici. I sette personaggi si troveranno per errore intrappolati nell'ascensore di un centro commerciale nel momento della chiusura. 

Ognuno ha una sua storia da raccontare e qualche scheletro nell'armadio; lo spazio angusto, lo stress e l'arrivo di un "vero Tossico" armato di pistola saranno i fatti scatenanti di una reazione a catena che coinvolgerà  i 7 personaggi ( o forse sono 8 ? ), che questa volta non sono in cerca d'autore ma in cerca delle loro vere identità una volta abbandonate le maschere. 

Le ossessioni, che i bravi attori in scena regalano al pubblico, sembrano infatti rappresentare la salvezza e l'appiglio sicuro contro il mondo che corre troppo veloce e spesso lascia indietro i più deboli. Dipendenza e tossicità invece danno l'illusione di essere gestibili.

 Sono proprio i piccoli tic quotidiani di ognuno di noi che proteggono dal mondo esterno e dal giudizio degli altri: tic come maschere, maschere come dipendenze. Ma sarà veramente così? 

Non c'è giudizio nella scrittura e nella recitazione di Andreotti che si avvale della collaborazione dei bravissimi Daniele Blando, Davide Santarpia, Valentina Gemelli, Andrea Villanetti, Cristina Galardini e Rita Gianni. Tante, tante risate ma una seria riflessione sul mondo di oggi. Galeotto fu l'ascensore.

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