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sabato 29 novembre 2014

Al Teatro dei Satiri dal 21 al 30 novembre PALLONATE scritto da Ficarra & Picone


IN SCENA FINO AL 30 NOVEMBRE


PALLONATE

scritto e diretto da

Ficarra & Picone

con

Salvo Piparo



Musiche e canzoni di Costanza Licata e Rosemary Enea

Il testo del brano "La luna" è di G. Zichichi di Tre TerziPartigno

Al testo del brano "I pazzi" ha contribuito D. Billitteri



Torna a grande richiesta lo spettacolo Pallonate scritto da Salvo Ficarra e Valentino Picone e interpretato da Salvo Piparo.

"Siamo contenti che venga riproposto, - dicono Ficarra & Picone -, perché significa che il nostro lavoro è molto piaciuto. Facciamo anche noi un in bocca al lupo bis, a Salvo Piparo".

Lo spettacolo porta in scena i testi scritti da Ficarra & Picone per la rubrica settimanale ospitata da Repubblica Palermo, denominati appunto, "Pallonate".

Sul palco Costanza Licata (voce) e Rosemary Enea (pianoforte)


SINOSSI

Uno strambotto variegato dal carattere siciliano che scorre volutamente sul filo del teatro di parola, tra la battuta di denuncia e la battuta di satira, per bocca di Salvo Piparo, acrobata che si mette a nudo come se giocasse con le scimmiette. Così, vere e proprie acrobazie con tanto di capriole, diventano questi racconti che suonano per merito di Costanza Licata (voce) e Rosemary Enea (pianoforte) alle orecchie come poetiche provocazioni, pallonate ad effetto lanciate su questa nostra Repubblica di reucci incollati ai troni puzzolenti e di falsi paladini senza cuore. 

Tanti i personaggi dal dischetto, vere e proprie punte che srotoleranno il racconto dribblando gli avversari e le tante contraddizioni dell' essere siciliano: surreali pazzi da manicomio con ancora un barlume di lucidità, riaccenderanno gli animi dei cittadini assonnati, persi, annegati nell'oblio, dandosi tutti quanti come non era mai accaduto, appuntamento davanti al municipio infesto; le lettere di Giovannino, metteranno a fuoco l'importanza di un linguaggio, quello di un bambino di 10 anni che racconta "la famiglia di oggi" con i suoi "occhi svegli"; tra un racconto e l'altro non mancheranno le tinte forti, i cartellini rossi, come il mondo di Mansur, storia di un qualsiasi lavavetri "turco"; e poi  i pallonetti, le carambole sui muri e le parabole dei "sacchetti di munnizza" tirati dai balconi  di tutti i palazzi come un vero e proprio sport praticato dai quartieri  schierati contro la  raccolta differenziata che ormai incombe su di loro. 

Tutto questo fagocitare di storie provoca  un effetto vivido su chi non vuole dimenticare, ma allo stesso tempo, richiama alla straripante capacità persuasiva del poderoso silenzio in teatro. Una favola, infine fa da madrigale, sull'incapacità dei siciliani nel non riuscire mai a vedere le cose che hanno sotto il naso, ed ecco che una mattina, la Sicilia  scomparirà  sotto gli occhi di tutti increduli, fino a quando, tutto ad un tratto, in mezzo alla folla,  si fecero largo ...un vecchio, un bambino ...e la luna.


BIOGRAFIA SALVO PIPARO

Salvo Piparo è custode delle più antiche memorie e da anni racconta la Sicilia e le sue mirabili storie di vita e leggende popolari. Ricercatore attento delle tradizioni popolari, rievoca la storia attraverso la tecnica del cuntu. Ha messo più volte in scena spettacoli di Salvo Licata, oltre ad essere stato egli stesso autori di numerosi spettacoli quali Crollalanza, Shakespeare era siciliano, una produzione sul 150° della venuta di Garibaldi in Sicilia Focuranni, rappresentata in occasione della inaugurazione del Museo della Mafia a Salemi in omaggio al Presidente Giorgio Napolitano. Testimonial per Unicef, da anni è impegnato contro la lotta al pizzo con la sua attività teatrale, rivolgendo inoltre un attenzione particolare per tutte le manifestazioni in beneficenza a favore dei bisognosi. Appassionato, devoto e straordinario interprete della voce del popolo, che attraverso le sue rappresentazioni, ritorna con il suo entusiasmo e la sua forza, ad essere espressione autentica della saggezza più profonda dei grandi pensatori di strada, maestri indiscussi dell'arte del saper vivere attraverso la lente dell'ironia e dell'audace sopravvivenza, tra comicità e crudo realismo.

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