Sul palco del Teatro Petrolini di Roma il gruppo spalla degli Appiccicaticci, I sette e mezzo tendente all'8, hanno aperto lo spettacolo. In scena dall'11 al 14 dicembre, Tutto da Sol (ovvero ci siamo dimenticati il pezzo a San Remo), presentato dagli Appiccicaticci, diventa comicità grazie alla regia e alla recitazione di Tiziano Storti accompagnato dal maestro Stefano De Paolis.
Improvvisazione, ironia e freddure sono le chiavi interpretative scelte. Una performance semi-canora che non convince al cento per cento. In alcuni tratti le voci si perdono senza arrivare al pubblico, in altri, proprio l'improvvisazione non ha dato la possibilità di creare una linearità che di solito è insita nel teatro stesso. Ma, con duttilità, ci si abitua anche al nuovo e alle formule teatrali divertenti.
Due musicisti, in attesa della loro esibizione canora al Festival di San Remo, dimenticano il loro pezzo. Nei 50 minuti di attesa, ricordano la loro infanzia, la partecipazione allo Zecchino d'Oro, la gioventù e i loro concerti. Tra cambi d'abito e le più disparate e variopinte situazioni, ci si maschera, si re-interpretano, in maniera personale, testi di canzoni famose con l'assoluta imitazione vocale di ognuno dei cantautori, facilmente riconoscibili.
Si spazia tra Vasco Rossi, Battiato, Mannarino, musica brasiliana e una luce rossa veste il palco di una sola tonalità sulle note del flamenco, per avviarsi alla fine e cantare la canzone sviluppata mediante il rievocare dei musici. Scroscianti le risate, quanto interessante l'interazione con il pubblico che Tiziano Storti e Stefano De Paolis hanno voluto, soprattutto grazie alla distribuzione di post-it gialli, nei quali ognuno ha scritto un pensiero, coadiuvo di suggerimenti, poi, messi in scena.
Annalisa Civitelli
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