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mercoledì 25 febbraio 2015

Al Teatro Kopó: "Il fulmine nella terra-Irpinia 1980", scritto e diretto da Mirko di Martino con Orazio Cerino

Dopo aver fatto tappa in numerosi teatri d'Italia, è  approdato anche a Roma al teatro Kopo',  nel cuore del quartiere tuscolano, Il fulmine nella terra - Irpina 1980, spettacolo intenso ed emozionante di Mirko Di Martino. 

Scritto nel 2011 e già finalista al Fringe Festival 2014, questa pièce ripercorre le tappe del tragico terremoto del 1980 che ha avuto l'epicentro in Irpinia, territorio in provincia di Avellino, luogo sconosciuto ai più in Italia, prima del sisma. 

Attraverso un'ora di monologo, il bravissimo interprete, Orazio Cerino ci riporta a quel giorno fatale in cui il destino dei paesi dell'Irpinia è cambiato per sempre. Momento dopo momento, passaggio dopo passaggio, lo spettatore rivive il dramma di quei giorni: soccorsi arrivati in ritardo, difficoltà nella programmazione e nella gestione degli interventi di salvataggio delle vittime ancora sotto le macerie, giorni e giorni senza cibo e acqua. 

Testimonianze dell'epoca si fondono con il racconto del protagonista che acquista tratti d'inchiesta giornalistica : giornali, telegiornali, trasmissioni televisive, la stessa voce dell' allora presidente della repubblica Pertini, ritraggono perfettamente il clima di quei giorni e la negligenza dei soccorsi. Ne emerge un quadro agghiacciante di un'Italia impreparata e inadeguata ad affrontare le emergenze, soprattutto in situazioni critiche come un sisma di tale portata.  

I dati riportati sono indicativi dell' inefficienza della nostra macchina amministrativa, locale e nazionale. Ma molte altre le tematiche sono racchiuse in questi 50 minuti: per la prima volta nella storia, era stato puntato un faro su terre dell'Italia meridionale in cui l'unica via d'uscita era considerata l' emigrazione: luoghi fuori dal tempo dimenticati dallo Stato in cui è difficile sentirsi cittadini italiani, luoghi che la ricostruzione del post terremoto sembra aver cambiato solo apparentemente. Un vero progresso sociale ed economico, ancora oggi ancora non sembra arrivato.

Lo spettacolo risulta così fonte di riflessioni e acute sollecitazioni emotive miste però a momenti di ironia e sarcasmo pungente che riescono a suscitare anche la risata del pubblico.

Uno spettacolo ben riuscito che coinvolge il pubblico sia per la bravura della regia di Mirko De Martino che per l'ottima interpretazione di Orazio Cerino. Da vedere.
                              
                                                Mena Zarre

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