Di
chi è la colpa della nostra infelicità? L'amicizia vera esiste davvero? Sono
questi gli interrogativi che si pone il
nuovo spettacolo di Sara Caldana in scena fino al 25 ottobre al Teatro Petrolini
di Roma. Interrogativi importanti nella vita di ognuno di noi ai quali il
testo, portato in scena da Claudio Caporizzi e Pierfrancesco Scannavino, prova
a dare una risposta.
Lo
spettacolo, poco più di un'ora di dialoghi serrati, racconta l'amicizia tra due
ragazzi, non più giovanissimi: Antonio e Sabatino. Il primo portato in scena da
un bravo Claudio Caporizzo è un uomo superficiale, donnaiolo alquanto
inaffidabile che vive in casa con Sabatino. Diametralmente opposto,
quest'ultimo, a cui un credibile Pierfrancesco Scannavino presta il volto, è un
uomo composto e dalla personalità alquanto grigia, insicuro e con una bassa
autostima, da poco separato dalla moglie Teresa che lo ha sempre considerato
uno smidollato.
La
tristezza si sta impossessando di lui. Grandi sensi di colpa e la costante idea
che sia sempre sua la colpa delle disgrazie capitategli, portano il suo amico Antonio a mettere in
atto tutte le sue capacità istrioniche per smontare questa idea. Infatti, se
all'inizio prova con semplici e razionali discorsi a far capire all'amico il
perché dei suoi fallimenti, dopo passa all'azione attuando un vero e proprio
transfert.
É da lì che tutta le qualità comiche dei due artisti vengono fuori.
Tempi comici al servizio di un testo ben scritto, scatenano risate a scena
aperta. Le situazioni descritte dalla Caldana sono ovviamente estremizzate ma
strizzano l'occhio ai meccanismi disturbati di una percezione sbagliata della
realtà. Le luci accompagnano i vari momenti tragicomici di questa traslazione che
porterà ad una sorta di benessere per Sabatino. Ma anche Antonio potrà giovare
di una sorta di redenzione da tutta questa situazione. Deciderà di mettere la
testa a posto e dedicarsi al suo lavoro di scrittore, abbandonare gli
atteggiamenti di adolescente e perché no, di diventare un uomo.
La
regia, curata dalla stessa autrice, è ben attenta. I movimenti, seppure
divertenti ed esagerati, rispecchiano la profondità del testo. Un lavoro
apparentemente semplice che nasconde messaggi chiari e profondi. Un testo ben
scritto al servizio di bravissimi interpreti rendono Antonio e Sabatino uno
spettacolo che vale la pena di vedere.
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