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martedì 25 ottobre 2016

FINO AL 30 OTTOBRE "REGINA MADRE" AL TEATRO DELL'ANGELO

Milena Vukotic è "Regina Madre"  

   Autentico caposaldo della drammaturgia italiana del Novecento, Regina Madre, scritta dall’autore napoletano Manlio Santanelli e recensita perfino da Eugène Ionesco al suo debutto ben 30 anni fa, è 
una pièce rappresentata in tutto il mondo ed apprezzata ovunque poiché improntata ad una delle tematiche costantemente presenti nel nostro quotidiano: il rapporto tra madre e figlio. 

    A portarla in scena al Teatro dell’Angelo di Roma dal 20 al 30 ottobre p.v., è ora un cast di due 
interpreti ad hoc: Milena Vukotic, una vecchia signora di nome Regina, matriarca indistruttibile 
seppure affetta da ogni specie di infermità, e Antonello Avallone, grigio cinquantenne segnato dal 
duplice fallimento di un matrimonio naufragato, che ancora lo coinvolge, e di un’attività giornalistica nella quale non è riuscito ad emergere. La Commedia a due personaggi, che si tinge di molteplici sfumature che vanno dal tragico al grottesco, dall’ironico alla boutade, prende le mosse da un classico ‘ritorno a casa' momentaneo di un figliuolo non proprio prodigo poiché pervaso da sottili interessi personali e professionali, filtrati da pazienza, affetto e dipendenza psicologica dalla ferrea genitrice. 
  Tra i due personaggi in scena si instaura così un teso duello, condotto mediante uno scambio ininterrotto di ricatti e ritorsioni, di menzogne e affabulazioni, in una cornice scenica apparentemente dall’aria domestica e rassicurante - firmata insieme ai costumi da Red Bodò - che però, nell’offrire un perimetro ben preciso ai fantasmi mentali dei protagonisti, finisce per assumere i toni e le suggestioni di un realismo allucinato. In questo microcosmo dai confini continuamente invocati e negati, madre e figlio si inseguono, si cercano e si respingono saccheggiando presente, passato e futuro, in una incalzante altalena di emozioni che hanno nel grottesco la tonalità dominante. A soccombere, alla fine, sarà il figlio. Ma, come sempre accade nelle coppie legate per la vita e per la morte, anche qui non sarà possibile, e neanche legittimo, distinguere il vincitore dal vinto.
Regia Antonello Avallone  al Teatro dell’Angelo , Via Simone de Saint Bon n. 19 - Roma 
tel. 06/37513571- 06/37514258 - Spettacoli dal giovedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.30

Angelo Antonucci






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