presenta
NORA, CROLLO
DI UN MITO?
dall'11 al 20
novembre 2016
venerdì e sabato ore 21:00
domenica ore
17:30
Casa di Bambola è uno dei più celebri
testi teatrali europei dell’ottocento, sicuramente il più scandaloso
perché minava alla radice l’idea e il ruolo della donna nella società
dell’epoca. La trama si evolve all’interno della relazione uomo – donna
nell’ambito del matrimonio, dove potere, erotismo, possesso e
danaro scatenano impreviste pulsioni.
Se è vero che - alla
tradizionale morale borghese del secolo di Ibsen e di Freud, si è sostituita
oggi la dittatura dell'immagine, dell'eterna giovinezza, del facile successo, la
mitizzata fuga dalla responsabilità e dalla fatica del percorso personale -,
allora Casa di bambola è una straordinaria partitura del nostro
tempo.
La vera essenza di Nora,
moglie-bambina, è il sogno, il gioco. La sola arma che sa usare con innata
maestria è la seduzione. Lei, eterna adolescente, detta le regole nella
sua “dorata casa di bambola”, tuttavia non ama il marito per quello che è, ma
per come lei lo immagina: un padre-padrone. Ma quando lui non si degnerà
di salvarla, Nora decide di abbandonarlo per andare a ritrovare se
stessa lontano dalla famiglia e dai figli. Ma se indaghiamo sul finale
aperto, che solo un grande autore come Ibsen ha saputo escogitare, siamo
davvero sicuri che Nora non stia
edificando la sua ultima avventu-rosa immaginazione?
E
Torvald, è solo un passivo complice di Nora arroccato in logori giochi di
ruolo? Oppure è, forse, disposto
a cambiare il suo modo di essere e ad accettare umilianti compromessi pur di
salvare il salvabile? E Kristine e Krogstad sapranno maneggiare la
felicità che si spalanca loro davanti? O sono creature ormai lacerate dal
tempo e dalle decisioni sbagliate che hanno inferto e subito? Infine il dottor
Rank, ricco amico di famiglia, confessa il suo amore per Nora solo quando sa di
dover morire perché non sopporta l’idea di essere felice o per convenzionale
delicatezza?
Anime
strappate, intrappolate, corrotte che cercano disperatamente, ognuno per conto
proprio, di sopravvivere nell’unico modo che conoscono, e che alla vigilia,
FORSE, di un nuovo viaggio, Ibsen lascia libere, sciogliendole dalla
trama.
In
Casa di bambola non ci sono verità, emergono invece le potenti ambiguità dei personaggi
davanti agli snodi improvvisi della
vita.
Gianni
Leonetti
al Teatro Arcobaleno
Via F. Redi, 1/a
(Viale Regina Margherita) - Roma
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