Primo
cine-concerto italiano dell’orchestra italiana del cinema diretta
da Justin Freer.
(Angelo
Antonucci) I cine-concerti che già da anni spopolano negli States ,
arrivano finalmente in Italia.
L’esordio
è dato da “Harry Potter e la pietra filosofale” , con
un’orchestra di ben 84 elementi, magistralmente diretti da Justin Freer
, di origini californiane.
L’orchestra
Italiana del cinema riesce a ricreare le giuste atmosfere con una
precisione da far invidia al migliore sincronizzatore del cinema ,
che però ha a disposizione mezzi tecnologici e tempi diversi di
quelli di un’esecuzione live che non consente replay.
La
sala alla fine ha tributato un lungo applauso a tutta l’orchestra
che ha riprodotto in maniera impeccabile le musiche del premio Oscar
John Williams (cinque volte premiato nella sua carriera).
Alcuni
elementi da sottolineare sono che , in alcuni casi, la storia del
film predomina sull’esecuzione live, ma questo non è un demerito
del progetto “Cine-concerto”, anzi è un dato a favore
dell’Orchestra Italiana del Cinema che si integra perfettamente con
la proiezione su grande schermo fino quasi ad annullarsi. Ma nelle
scene più salienti del film, dove la musica la fa da padrone e senza
la quale il film perderebbe molto dei suoi momenti di tensione,
l’orchestra riprende il suo posto in “prima fila” senza indugio
alcuno.
Ed è
sui titoli di coda che l’apoteosi dell’orchestra raggiunge il suo
massimo apice, coinvolgendo il pubblico che ha sancito il meritato
successo dell’esordio italiano dei cine-concerti.
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