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lunedì 24 aprile 2017

Rassegna LEI UNA VOCE (IN)UMANA con Carmen Giardina regia Marco Carniti

dal 26 al 28 aprile 2017

UNA VOCE (IN)UMANA
uno spettacolo di
Marco Carniti
da Jean Cocteau
con Carmen Giardina
scenografia Marco Carniti in collaborazione con Paolo Carbone
musiche Pivio


"L'amore è pura follia, e merita una stanza al buio e una frusta come per i pazzi."
(Shakespeare)


Nulla è più drammaticamente attuale delle tragedie per amore. 

L'amore è pazzia e l'abbandono è il vuoto. 

Così Cocteau rappresenta l'Amore in un testo nel quale, ancora oggi, tutti ci possiamo rispecchiare. 

Così come per Shakespeare, l'innamorato è un folle chiuso nella sua prigione, vittima della sua stessa follia masochistica. 

Ho trasportato l'amante dolorosa di Cocteau in una dimensione contemporanea incastrando il personaggio nell'ingranaggio emotivo infernale di una routine quotidiana. 

Una "donna sull'orlo di una crisi di nervi" che, straziata per l'abbandono dell'amante, vive in un suo spazio fermo nel tempo, invasa dai mezzi di comunicazione. 

Uno spazio dominato da un totem sacrificale. 

Una lapide meccanica a cui la protagonista si aggrappa ostinatamente nella speranza di cancellare tracce, azioni, odori, ricordi, della persona amata. 

La sua condizione, ad uno sguardo distaccato, non può che svelare l'involontaria comicità dei nostri comportamenti, l'assurdità dei nostri processi interiori, condannando l'ipocrisia dei nostri rapporti sentimentali. 

Dal tragicomico al dramma. 

Dalla farsa alla tragedia. 

Questo esperimento teatrale ci dà l'opportunità per un dialogo contemporaneo con Cocteau sul buio esistenziale ed il vuoto interiore causati dall'amore.
Marco Carniti


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www.CorrieredelWeb.it

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