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mercoledì 31 maggio 2017

Bert Brecht Straβe. Nessuno o tutti - Teatro del Campus di Cinecittà Studios dall'8 all'11 giugno 2017




presenta

Bert Brecht Straβe. Nessuno o tutti


Berlino 1956. Interno notte

Scrive Ekkehard Schall –attore e marito di Barbara Brecht- nel suo libro La mia scuola di teatro, dell'esistenza di riflessioni e appunti (perduti) di Bertolt Brecht, nei suoi ultimi anni del Berliner Ensemble, per una possibile messa in scena di Aspettando Godot. Brecht e Beckett? Possibile? Il poeta e drammaturgo militante, l'ideologo della rivoluzione morale (e materiale) delle società e degli stati, il sofista dialettico dell'antinaturalismo, l'utopista del Nessuno o tutti, guarda ora alla landa desolata dell'incomunicabilità beckettiana, al tragico nichilismo esistenziale dei sommersi? Cosa cerca Brecht in quel testo, ora che finalmente ha il suo teatro, uno spazio di apparente libertà nella stretta delle ragioni di stato, al centro di un Europa ancora in guerra, anche se fredda? Cerca altre leve della contraddizione, l'esercizio del dubbio, il superamento degli steccati di senso e di metodo sul fare teatro. Sperimentare ancora.
Lo spettacolo nasce da questa eretica suggestione. Brecht come Krapp, ricorda e rappresenta il suo mondo, con i suoi versi, i suoi apologhi, i suoi personaggi. Come Stanislavskij degli ultimi anni riceve a casa giovani allievi, vecchi fantasmi. Smonta e riprova l'immenso materiale della sua opera cercando nuove forme per la sua protesta. Va in scena il teatro da camera di un'umanità prima illusa e poi disperata, che lotta solo per il soldo, che vive sopravvivendo. Scena dove governa la contraddizione del mondo disuguale, tra la cattiveria utile dei molti, e l'inutile bontà dei pochi: quella solidarietà sentimentale che lascia tutto com'è: parabola di un mondo che collettivamente sa organizzare solo la sua distruzione, che evoca ipocritamente la natura solo per legittimare l'immobilità dei propri rapporti economici e sociali, che parla di morale così come si fischia nel buio per farsi coraggio.    
     Spettacolo composito dall'opera teatrale, poetica, letteraria, civile e teoretica di Bertolt Brecht, in ricordo e difesa del suo pensiero d'arte e di vita; della sua struggente utopia di una società del futuro, di una nuova democrazia dell'uguaglianza compiuta, partecipata e senza ritorno.    
Interpreti
Roberta Anna   Michela Asiei   Massimiliano Auci   Irene Bianchini   Matteo Bozzetti   Riccardo Casertano   Annalisa Cracco   Ivano Cavaliere   Michela De Nicola   Anna D'Ippolito   Simone di Tommaso   Andrea Lami Vincenzo Iantorno   Giulia Malavasi   Clizia Mencaraglia   Achille Mondolfo   Rossella Pagano   Federica Pallozzi Lavorante   Flaminia Stabile   Davide Ventura
al pianoforte Giovanni D'Ambrosio
a cura di Giancarlo Sammartano e Alvaro Piccardi
con la collaborazione di Francesco Sala, Cristiana Arcari e Tommaso Lipari
coreografie di Paola Maffioletti         costumi di Valentina Tesei         impianto scenico e luci di Simone Caredda
assistente alla regìa  Davide Montalbano       siparisti   Andrea Miticocchio e Giovanni Ramondazzo

TEATRO DEL CAMPUS DI CINECITTÀ STUDIOS

Via Quinto Publicio, 90 – Roma

8/9/10 giugno 2017 ore 20,30 – 11 giugno 2017 ore 18,00

Info e prenotazioni: 

numero verde 800660828 - e-mail info@scuolafondamenta.it

Biglietti: Intero € 8 – Ridotto € 5



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www.CorrieredelWeb.it

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