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venerdì 19 gennaio 2018

IL POMO DELLA DISCORDIA:PER RIDERE E RIFLETTERE

(Angelo Antonucci) E’ il giorno del trentesimo compleanno del figlio del notaio Nicola Tramontano, Achille, la sorella Francesca organizza una festa a sorpresa. Il motivo è ben presto svelato: Francesca si augura che durante la festa suo fratello riesca finalmente a confessare al padre, di antichi valori e chiuso a certi discorsi, la propria omosessualità.

Alla festa partecipano oltre a Francesca e la madre anche il fidanzato di Achille , Christian, che la sorella aveva fatto credere di essere il suo da ben tre anni, Manuel, un trans che si dedica a spettacoli di trasformismo, Sara, che è stata l’ultima fidanzata di Achille ai tempi della scuola ed unica speranza per il notaio Nicola che il figlio possa rnsavire.

Si presentano un po’ inaspettatamente anche l'architetto Oscar, che scopriamo fingersi omosessuale, la psicologa Marianna, il padre di Sara e la cameriera irriverente.

La commedia procede in modo lineare e fluido nei suoi due atti durante i quali il tema dell’omofobia e del difficile rapporto tra genitori e figli sull’argomentyo causa di incomprensioni e conflitti.

Il successo della commedia parte proprio dalla scrittura che non lascia spazio ad esitazioni o a mezze verità, anzi il linguaggio del notaio Tramontano( interpretato da Buccirosso, anche autore del testo) risulta, a volte, spregiudicato, diretto, senza remore.

Alla fine il padre fa di tutto per comprendere le scelte sessuali ed amorose del figlio e tra gag e battute sempre precise, si ha anche il tempo per riflettere. La commedia di Buccirosso ci fa entrare dalla porta principale del problema e non può fare a meno di far porre le domande sulla delicata questione anche a chi sembra non averne a che fare.

Il testo della nuova commedia scritta da Carlo Buccirosso, che gioca con il mito greco della mela lanciata dalla dea Eris sul tavolo del banchetto di nozze tra Peleo e Teti, è gradevole e divertente e tratta con garbo e non senza una franca ironia il tema dell’omofobia, riuscendo a mettere in luce con leggerezza, ma anche facendo riflettere il pubblico, tutte le distorsioni di quella che è una mentalità ancora troppo largamente diffusa. 


Con un lavoro millimetrico anche sul piano della regia, curata dallo stesso Buccirosso con l’aiuto di Marina Parisi, la commedia risulta frizzante e dalla grande dinamicità, con dialoghi serrati e tempi comici ben calibrati, riuscendo a tenere alta l’attenzione del pubblico nonostante la durata di quasi tre ore (incluso l’intervallo). Anche nell’interpretazione del notaio Tramontano, Carlo Buccirosso è impeccabile e con la sua proverbiale ed irresistibile ironia riesce a rendere

Con Carlo Buccirosso e Maria Nazionale (che canta due coinvolgenti brani) , nel cast anche i meritevoli: Monica Assante di Tatisso, Giordano Bassetti, Claudiafederica Petrella, Elvira Zingone, Matteo Tugnoli, Mauro de Palma, Peppe Miale, Fiorella Zullo e Gino Monteleone.

Le scene sono firmate da Gilda Cerullo e Renato Lori, disegno luci di Francesco Adinolfi, i costumi di Zaira de Vincentiis.

Fino al 4 febbraio alla sala Umberto di Roma

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