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lunedì 11 aprile 2016

Una mostra sulla storia centenaria de "La cena delle beffe"_Foyer di Spazio Oberdan_dall'11 aprile al 4 maggio

Foyer di Spazio Oberdan 
Viale Vittorio Veneto 2, Milano

UNA MOSTRA SULLA STORIA CENTENARIA DE 
LA CENA DELLE BEFFE
Fino al 4 maggio 2016


Ha debuttato con grande successo alla Scala l'opera La cena delle beffe di Umberto Giordano, che ritorna nel teatro che l'ha vista nascere dopo 90 anni. È stata anche l'occasione della prima di una serie di collaborazioni fra il Teatro alla Scala e la Fondazione Cineteca Italiana, incentivata dalla presenza di un regista anche cinematografico come Mario Martone e dal celebre precedente filmico di Alessandro Blasetti (1942), proiettato sul grande schermo del Teatro alla Scala la mattina del 3 aprile.

La collaborazione fra il Teatro alla Scala e la Cineteca prosegue con una mostra sulla storia centenaria de La cena delle beffefino al 4 maggio infatti presso il foyer di Spazio Oberdan, saranno in esposizione materiali iconografici che ricordano la storia centenaria di questo titolo e le sue molteplici versionidall'esordio sotto la bacchetta di Toscanini fino alla produzione odierna, in scena fino al 7 maggio.
Inoltre presso il MIC – Museo Interattivo del Cinemaper chi se lo fosse perso, martedì 26 aprile alle ore 17 sarà proiettato il film di Blasetti.

Modalità di ingresso alla mostra nel foyer di Spazio Oberdan
Ingresso libero da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 21.00, sabato e domenica dalle 14.30 alle 21.00

Modalità d'ingresso alla proiezione al MIC (V. le Fulvio Testi 121, MM5 Bicocca)
Ingresso libero con Cinetessera 
Biglietto intero € 5,50

La scheda del film
Martedì 26 aprile h 17
La cena delle beffe 
R.: Alessandro Blasetti. Sc.: Sem Benelli, Renato Castelloni, A. Blasetti dall'omonimo poema drammatico di Sem Benelli. Int.:Amedeo Nazzari, Clara Calamai, Lauro Gazzolo, Adele Garavaglia, Osvaldo Valenti, Memo Benassi, Luisa Ferida. Italia, 1941, 86'.
Tra Neri Chiaramontesi e Giannetto Melespini si trascina da anni una catena di dileggi atroci e di spietati scherni. Per vendicarsi di un ultimo smacco subito da Neri, Giannetto attira, con il motivo di una cena di pace, Neri in casa di un suo amico ed aizzandolo nel suo amor proprio lo induce a fare una bravata in una taverna malfamata. Nella bettola Giannetto ha fatto spargere la voce che il Chiaramontesi è uscito di ragione, onde al suo giungere tutti gli balzano addosso per impedirgli di nuocere. La notizia della pazzia si è sparsa per la città e Giannetto si reca da Ginevra, cortigiana preferita di Neri, sicuro di non avere sorprese. In un sotterraneo dove è stato condotto saldamente legato, il Chiaramontesi è esposto al ludibrio pubblico, ma con l'aiuto di una fanciulla mossa a compassione del suo stato, riesce a farsi liberare. Appena libero non pensa che a vendicarsi di Giannetto e aspetta la notte sicuro di trovarlo presso Ginevra. Ma questi che prevedeva la mossa del nemico, ha fatto in modo di far trovare nell'alcova il diletto fratello di Neri che verrà trucidato. All'atroce rivelazione Neri impazzisce veramente.


INFO
www.cinetecamilano.it

www.teatroallascala.org



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www.CorrieredelWeb.it

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