(Angelo Antonucci) Nel
corso della presentazione del suo libro a Toronto in Canada, Esther,
una scrittrice americana, conosce Rosalyn, la donna delle pulizie
della sala conferenze. Il libro insegna a liberare la vera natura del
sé, e Rosalyn ne è ammirata e sconvolta. Vuole leggerlo subito, e
si offre, il giorno dopo, di portare la scrittrice a vedere la città.
Dopo
la visita ritroviamo le due in un prato in periferia. Qui Rosalyn
rivela ad Esther la storia del suo amore per un uomo bugiardo e
perverso, che le fa continue violenze fisiche e psicologiche. Lui ha
famiglia e la relazione con Rosalyn è clandestina. La sera prima,
quando lei è tornata in ritardo dal lavoro per aver seguito la
conferenza della scrittrice, l’uomo infuriato l’ha picchiata e
ferita. Esther sbotta: un uomo del genere è da ammazzare. Infatti -
dice Rosalyn - è nel bagagliaio.
Questo
il folgorante avvio della nuova commedia noir di Edoardo Erba. Che
continua con un pressante interrogatorio di polizia, dove Esther
racconta della sua attrazione per Rosalyn. E la storia diventa
torbida, i contorni si fanno sfumati, quello che in un primo momento
sembrava chiaro improvvisamente non torna più.
Dietro
i fatti si nasconde un mistero più profondo. Alla cui soluzione è
appesa la vita delle due donne. Avvincente, ricco di colpi di scena,
sostenuto da una scrittura incalzante, Rosalyn è il ritratto della
solitudine e dell’isolamento delle persone nella società americana
contemporanea. E parla di quel grumo di violenza compressa e segreta
pronta ad esplodere per mandare in frantumi le nostre fragili vite.
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