Approda al Teatro Comunale Verdi la stagioneTEATRO RAGAZZI PADOVA domani 19 marzo alle ore 10 con LA REPUBBLICA DEI BAMBINI.
In 450 tra ragazzi e insegnanti saranno coinvolti da Teatro Sotterraneo – Teatro delle Briciole in una particolarissima esperienzia sul più importante palcoscenico della città.
La repubblica dei bambini
produzione Teatro delle Briciole - Cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico Giovane
in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana
progetto Teatro Sotterraneo
regia Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri, Daniele Villa
scrittura Daniele Villa
con Chiara Renzi, Daniele Bonaiuti/Andrea Corsi
Spettacolo teatrale per l’infanzia dai 6 ai 10 anni, vincitore premio Eolo Awards 2012 MIGLIORE NOVITA’
Esistono nel mondo alcune “nazioni in miniatura”. Piattaforme petrolifere abbandonate, isole o piccole porzioni di terraferma dove non vige alcuna giurisdizione o controllo politico-militare e dove alcuni soggetti, preso il controllo del territorio, hanno emanato proprie leggi, coniato una nuova moneta, strutturato proprie istituzioni e avviato rapporti con territori vicini. Qui l’esercizio di cittadinanza può ripartire da zero, porsi domande originarie sul fare società e rispondere con modalità inedite. Ne La Repubblica dei Bambini si parte dalla scena teatrale come piattaforma vuota su cui costruire una micronazione: servono delle leggi; servono dei luoghi; servono delle cose. Si è liberi di costruire come si vuole: la scena deserta lentamente si popola e riempie, di modo che ai bambini sia dato vedere come da un vuoto si possa edificare una Polis.
(…) Se potete, portate i bambini a vedere La Repubblica dei bambini e capirete definitivamente che sono degli esseri completi dotati di tutti i sentimenti, che non vanno trattati come idioti. Il gioco che i performer toscani conducono con loro è “didattico” nel senso più alto del termine. Via i racconti superflui, le pappardelle scolastiche, la sfilza di date e di narrazioni raccapriccianti che dovrebbero impaurirli e allontanarli dal male (raggiungendo l’effetto opposto, a causa di evidente orrore estetico). Qui si agisce e si mostra in un fulmineo pezzo di teatro, quanto sia facile la tentazione del male. Non si insegna niente, si mostra soltanto, si agisce. Con divertimento. Ma c’è modo e modo di ridere. Come c’è modo e modo di educare e di allenare ad un pensiero “civile” che non può che partire da un “accuso me stesso” (e non sempre e solo gli altri), da uno sguardo feroce sui propri stessi automatismi. In questo tipo di lavoro, gli attori di Teatro Sotterraneo sono diventati sempre più sottili, raffinati. Provocando in chi guarda un piacere particolare, che è quello che nasce tutte le volte che l’intelligenza umoristica (ragione e sentimento) trova il suo punto di fusione e di incontro». Katia Ippaso, Gli altri, 28 luglio 2011
«… I bambini sono via via coinvolti in una situazione che li “chiama dentro” sempre più nella costruzione dello stato in miniatura: dal racconto incalzante della situazione iniziale, alla provocazione sulla necessità di regole, si ritrovano protagonisti e chiamati a prendere decisioni importanti. Ma è un ruolo in cui entrano con facilità perché colgono il senso del loro esserci. Il loro reale coinvolgimento è fortemente motivato, perciò si lasciano condurre e diventano veri cittadini. Il bambino si ritrova così protagonista dello svolgersi delle vicende e si sente parte attiva di un tutto. Il mondo della scuola purtroppo rischia di travolgere i bambini con le sue richieste pressanti di obiettivi da acquisire e competenze da raggiungere, una scuola dove il bambino può perdersi di vista e smarrirsi. Il centro va riportato su di lui, sulla scoperta di sé come portatore di pensiero, di emozioni, di idee. E che qualcuno raccolga l’unicità del suo mondo e lo ascolti senza dare nulla per scontato. I bambini osservano gli adulti e a volte ci stupiscono con le loro puntualizzazioni. In questo spettacolo viene loro data la possibilità di vedere il mondo da dentro, ma anche dall’alto, dalla statura dell’adulto e di indossare panni insoliti. Ma che conferiscono il fascino della decisione… I bambini stanno al gioco perché il gioco per loro è cosa vera. E il teatro si inserisce perfettamente in questa dinamica».
Carla Mazzoni, insegnante classe III, Scuola primaria “C. Collodi”, S. Ilario d’Enza (Reggio Emilia)
Composto attualmente da Sara Bonaventura, Claudio Cirri e Daniele Villa, Teatro Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale fondato a Firenze nel 2004. Ha vinto il Premio Lo Straniero e il Premio Ubu Speciale, il premio Hystrio-Castel dei Mondi, il Silver Laurel Wreath Award al Mess Festival di Sarajevo, l’Eolo Award, l'ACT Festival Prize e il Be Festival 1st Prize di Birmingham.
Informazioni e approfondimenti
Ufficio Teatro Ragazzi Padova / Tam Teatromusica
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