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Cinema e Teatro

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sabato 3 aprile 2010

DISCORISORGIMENTO…ovvero lo psicodramma di un uomo ossessionato da un ideale…”creare la Nazione Italiana”.

 

       Martedì 30 marzo  alle 21.00, presso il Teatro Lo Spazio in Roma ha preso vita, in anteprima nazionale, una delle più suggestive rappresentazioni teatrali a sfondo storico e psicologico insieme, degli ultimi tempi, "Discorisorgimento".

       Mattatore della pièce, la cui regia è firmata da un grande Filippo Gili e la cui colonna sonora è affidata alla incantevole voce della cantante Babyra, è il bravissimo Edoardo Sylos Labini, il quale con grande maestria ha dato la luce alla figura, fin ora abbastanza controversa, di Giuseppe Mazzini, indiscusso teorico dell'Unità d'Italia.

      Al calare delle luci di sala, ecco materializzarsi dall'oscurità, non il personaggio Mazzini, bensì l'uomo, foriero del proprio personale travaglio interiore, palesato al pubblico mediante una sorta di Zibaldone di pensieri apparentemente sconnessi tra loro ma che poi, alla fine, troveranno un rigoroso ordine logico prendendo  corpo in quella che sarà la sua grande teorizzazione:" L'Unità d'Italia".

      Il ritratto che ne esce è quello di un uomo reso nevroticamente iperattivo dal suo pensiero divenuto "ossessione del fare", il quale però al contempo si scontra con la frustrazione per l'impedimento alla materiale realizzazione delle sue idee, dovuta ad alcuni suoi limiti fisici, condizione questa felicemente rappresentata dall'attore attraverso una serie di movimenti corporei.

     Non mancano i riferimenti a Garibaldi "pupo" manovrato da un puparo più grande, così come notevoli e abbondanti sono le citazioni Foscoliane, Manzoniane  e Nitchiane chiaro riferimento a quello "sturm und drang" motore dell'animo risorgimentale.

     Tragico l'epilogo per un uomo, metaforico direttore d'orchestra del Dies Irae di Giuseppe Verdi, il quale concentra in se tutta l'amarezza  delle liste di proscrizione unitamente alla percezione di una realtà lontana da quella da lui teorizzata.

   Uno spettacolo profondo, che si consiglia vivamente sia agli addetti ai lavori sia a chiunque voglia capire di più della storia della nazione Italiana.

    In scena al Teatro Lo Spazio di Roma fino al 18 Aprile 2010.  

 

Drammaturgia e regia

Filippo Gili

 

Giuseppe Mazzini

Edoardo Sylos Labini

 

Consolle e colonna sonora

Babyra

 

 

Gianpaolo Costantino

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