LA FINZIONE DELLA VITA
Tv, sex & family
di Giovanni Antonucci
Una analisi sul tema della coppia, del tradimento, della frustrazione lavorativa e sulle dinamiche che ruotano attorno al potente mezzo televisivo: dal 12 al 16 marzo 2014 al Teatro Oscar di Milano LA FINZIONE DELLA VITA – Tv, sex & family, per la regia di Francesco Branchetti su un testo di Giovanni Antonucci, vincitore nel 1996 del prestigioso Premio Teatrale Nazionale Vallecorsi.
Protagonisti della storia sono Luigi, un producer di quiz in crisi professionale ed esistenziale, che crede in valori più solidi ma che è costretto a vivere in mezzo ai compromessi, Laura una giovane attrice di teatro che si trasforma in una valletta disinvolta e dalle minigonne mozzafiato, Stefani un regista scaltro nel suo mestiere e collezionista di donne. Una commedia su due piani: il primo è quello della TV, macchina della finzione, dove dominano cinismo, narcisismo, arrivismo; il secondo piano è quello familiare del producer e del suo rapporto con la moglie Giulia, madre dei suoi figli. Un rapporto di amore, di affetto, di condivisione profonda che la relazione di Luigi con la giovane attrice non riesce a rompere.
“La finzione della vita” è un testo che più di altri vive del confronto, del raffronto con gli anni in cui viene messo in scena, il nostro presente problematico e difficile, con tutte le peripezie che ruotano attorno al lavoro, alla coppia, al successo, con le caratteristiche sociali e antropologiche dell’epoca in cui viviamo. Quando si è trattato di “scegliere” una “via”, una “chiave di lettura” e di messinscena non ho avuto dubbi, quasi come se la materia drammaturgica mi indicasse la strada.
La mia “lettura” intende “centrare” la messinscena su tre temi portanti: primo il difficile, ambiguo, pericoloso rapporto tra vita privata e vita lavorativa, secondo tema la solitudine in cui veniamo trascinati dagli errori fatti, dalle scelte rimandate, dai sogni per cui forse non abbiamo lottato abbastanza, terzo tema infine l’impotenza dell’uomo, all’interno del conflittuoso rapporto tra bene e male, nei confronti dei meccanismi sociali e lavorativi e quindi l’impotenza nei confronti dell’inevitabile, forse tragico, in alcuni momenti terribile, viaggio, percorso, fatto di mediazione, di compromesso, spesso di frustrazione, a volte addirittura rischiando la perdita di sé. L’imprevedibilità della vita, l’incalcolabilità delle conseguenze dei nostri errori, gli strazi e il baratro in cui finisce una coscienza colpevole saranno al centro di un allestimento, che farà dell’analisi dei rapporti di coppia, generazionali e lavorativi l’asse portante.
Francesco Branchetti
FRANCESCO BRANCHETTI - Regista ed attore, nato a Firenze. Ha da vari anni un’intensa attività come attore e regista. Nel 2010 gli viene assegnato il Premio Speciale Vallecorsi – protagonisti della scena contemporanea, 56°edizione. Sempre nel 2010 riceve il Premio Gibellina-Randone XIV Edizione Premio Salvo Randone – Oscar Del Teatro Italiano, per la sua attività di regista e attore. Come attore ha lavorato in svariati film e fiction di successo (tra cui Un medico in famiglia, Una donna per amico, Provaci ancora prof. 2, Il Commissario Rex). Dal 2000 inizia una proficua collaborazione con i maggiori drammaturghi italiani contemporanei, mettendo in scena molti loro testi. Come regista ha poi diretto tra gli altri: Gabriele Ferzetti, Pino Micol, Mariano Rigillo, Debora Caprioglio, Isabel Russinova ed ha partecipato con i suoi spettacoli a molti dei maggiori festival teatrali italiani. Ha diretto opere e concerti e lavora in programmi radiofonici.
GIOVANNI ANTONUCCI - Giovanni Antonucci, allievo di Giovanni Macchia e Giacomo Debenedetti, è storico del teatro e dei mass-media. Già docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo alla Facoltà di Magistero di Roma, oggi è docente di Storia del Teatro alla Link Academy dell’Università di Malta in Roma. Per la sua attività di storico del teatro ha vinto i due principali premi del nostro paese: il Silvio D’Amico nel 1975 e il Lucio Ridenti nel 1996. Attivo da trent’anni all’Enciclopedia Italiana, ha scritto voci teatrali e televisive (ma anche cinematografiche) per l’Enciclopedia Treccani, il Dizionario Enciclopedico, l’Enciclopedia Dantesca, l’Enciclopedia Virgiliana. Dal 1989 al 1994 è stato critico teatrale de “Il Tempo”. Dal 1995 de “Il Giornale”, di cui oggi è critico teatrale e critico d’arte figurativa. Giovanni Antonucci è membro delle Giurie di alcuni dei principali Premi teatrali: Flaiano,Vallecorsi, Diego Fabbri, Calendoli, Teatro Totale, Lago Gerundo. Autore teatrale, traduttore, adattatore di testi in teatro e in TV, ha vinto nel 1996 con La finzione della vita il prestigioso Premio Vallecorsi. Producer RAI di oltre un centinaio di programmi televisivi nel campo del teatro di prosa, oltre che della fiction e delle rubriche culturali, Giovanni Antonucci opera da molti anni nei mass-media, coniugando la teoria con la pratica.
Teatro Oscar
Dal 12 al 16 marzo 2014
LA FINZIONE DELLA VITA - Tv, sex & family
di Giovanni Antonucci
Regia Francesco Branchetti
Con Francesco Branchetti, Isabella Giannone
Musiche Pino Cangialosi
Scene e costumi Cristiano Paliotto
Produzione Ass Cult. FOXTROT GOLF
INFO
Teatro Oscar, Via Lattanzio 58, 20137 Milano
MM3 - Staz. Lodi T.I.B.B. | Tram: linea 16 Fermata Tito Livio - Lattanzio | Filobus: linea 92 - Fermata Umbria – Comelico
tel: 02.36503740
Orari spettacoli: MART-SAB 21 | DOM ore 17
Orari biglietteria: LUN-SAB 16.00-19.00 e 19.30-21.00 l DOM dalle 15.30 a inizio spettacolo
Costo biglietti: Intero €24 | Ridotto e Convenzioni €18 | Under 25/Over 60 €12 | CRAL e gruppi €10 (min 10 persone) | Prevendita €1,50
ABBONAMENTI: CARTA AMICI DI PACTA 6 spettacoli* €60,00 - CARTA TANDEM 2 ingressi a 2 spettacoli* €38,00 – CARTA ALL YOU CAN SEE (carta personale) ingressi illimitati a tutti gli spettacoli* €100,00 – ABBONAMENTO DonneTeatroDiritti (carta personale) 6 spettacoli della rassegna DtD €45,00. * esclusi MITO, Oscar per tutti e Teatro in Matematica
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