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L' ATIP –Associazione Teatri Privati Italiani- incontra il Ministro Dario Franceschini
A pochi mesi dalla propria costituzione, l'Associazione Teatri Privati Italiani (ATIP) - che annovera nel proprio Consiglio Direttivo 18 tra i più grandi Teatri italiani sparsi lungo tutta la Penisola per un totale di oltre 28.000 posti a sedere- si è già distinta come interlocutore concreto, operativo e propositivo delle Istituzioni.
Dopo i diversi interventi pubblici e svariati proficui confronti con parlamentari e Commissioni, in cui ATIP ha manifestato la propria missione, l'Associazione di categoria presieduta da Massimo Romeo Piparo, è stata ricevuta personalmente dal Ministro Dario Franceschini nel favoloso Salone di Via del Collegio Romano per un confronto serio e collaborativo alla luce della schiacciante crisi causata dall'emergenza sanitaria in corso.
Confermato l'apprezzamento per quanto fin qui messo in campo dal Ministro per sostenere la categoria dei lavoratori dello Spettacolo dal vivo, l'ATIP ha espresso la propria preoccupazione per il prossimo futuro reso molto fosco e nebuloso dal protrarsi della pandemia e dalla diffusa incertezza che questa genera rispetto ad una ipotetica ripartenza nel breve periodo.
"Il Teatro Privato è, e deve restare, una risorsa fondamentale dello Spettacolo dal Vivo- ha sostenuto il Presidente dell'ATIP- ed è giunto il momento di dare al comparto il giusto riconoscimento come settore paritario e complementare al Teatro Pubblico e alla Musica leggera, arrivando perfino a riconsiderare il meccanismo stesso del FUS (Fondo unico per lo Spettacolo) regolato da una legge del 1985. Sarà fondamentale per dare un impulso decisivo al settore Privato - ha sottolineato ancora Piparo- l'estensione della legge per il Tax Credit già in vigore per il Cinema e l'Audiovisivo, anche allo Spettacolo dal vivo a gestione Privata."
Il Ministro Franceschini ha recepito e ricevuto il "decalogo programmatico" presentatogli da ATIP (qui di seguito e in allegato) e si è dimostrato molto disponibile ad aprire da questo momento in poi un confronto con la realtà del Teatro Privato rappresentato da ATIP per la "gestione" del prossimo futuro, indirizzando ogni reciproca risorsa alla ripartenza concreta del settore, cercando di offrire strumenti fiscali e piani di rilancio per occupazione, produzione e gestione dei Teatri e delle Imprese di Produzione Privati.
Sul tavolo da parte dei Teatri e delle Imprese di Produzione aderenti ad ATIP la promessa, in cambio di un adeguato ristoro delle perdite attraverso premianti strumenti fiscali, di produrre nella stagione 2020/2021 un minimo di 1000 giornate lavorative ciascuno.
Tra i dieci punti del programma ATIP risalta anche la richiesta di istituire un "Bonus Teatro" come fatto già per altri settori dell'economia, e figura la richiesta di un abbattimento dell'Iva sullo spettacolo dal vivo.
Argomenti quest'ultimi che senz'altro necessitano della convergenza di altri Ministeri, primo tra tutti quello dell'Economia.
Nata nel maggio scorso, l'ATIP - Associazione Teatri Italiani Privati vede come nucleo fondatore 18 grandi Teatri Privati sparsi lungo tutta la Penisola che - da soli - sviluppano 28.632 posti a sedere; 2300 giornate di spettacolo dal vivo in una stagione; 2.5 milioni di biglietti venduti; 55 milioni di euro di incasso; 5,5 milioni di IVA sui biglietti.
1. Ambra Jovinelli Roma (800 posti)
2. Augusteo Napoli (1420 posti)
3. Celebrazioni
4. Colosseo Torino (1503)
5. Creberg Bergamo (1526)
6. Degli Arcimboldi Milano (2346)
7. Geox Padova (4500)
8. Europaditorium Bologna (1348)
9. Lyrick Assisi (1000)
10. Manzoni Milano (850)
11. Metropolitan Catania (1780)
12. Morato Brescia (1800)
13. Politeama Genova (1054)
14. Quirino Roma (850)
15. Repower-Luna Milano (1730)
16. Sistina Roma (1565)
17. Team Bari (2056)
18. Verdi/A. Pagliano Firenze (1538)
Di seguito la proposta lanciata da Luca Lucini a nome dell'Associazione Italiana Registi su Genio & Impresa, il web magazine di Assolombarda, per tutelare il sofferente settore del cinema e degli audiovisivi: tax credit e logo di riconoscimento ad hoc per coloro che produrranno spot 100% made in italy in modo da valorizzare i talenti e il territorio del Bel Paese.
La proposta, che presto arriverà sul tavolo del Ministro Franceschini, per il regista significherebbe soprattutto "Avvalersi e valorizzare registi, attori, tecnici, musicisti e maestranze italiane che tutto il mondo ci invidia".
CINEMA, CREDITO D'IMPOSTA E LOGO PER PRODUZIONI 100% MADE IN ITALY: SU GENIO & IMPRESA LA PROPOSTA A SOSTEGNO DEL SETTORE DEL REGISTA LUCINI (AIR 3)
Su "Genio & Impresa", il web magazine di Assolombarda, il regista Luca Lucini e il collega Nicolò Bravetta dell'Associazione Italiana Registi illustrano la loro iniziativa a favore della ripresa per il settore del cinema e dell'industria degli audiovisivi che presto arriverà sul tavolo del Ministro Franceschini. La parola d'ordine è Made in Italy: tax credit e logo di riconoscimento per coloro che produrranno direttamente in Italia in modo da valorizzare i talenti e il territorio del Bel Paese
"Per far ripartire il mondo della pubblicità e del cinema italiano dopo il Covid abbiamo pensato a un credito d'imposta per quelle aziende che sceglieranno di girare spot 100% italiani": è questa l'iniziativa pubblicata sul web magazine di Assolombarda Genio & Impresa (genioeimpresa .it) del regista Luca Lucini, autore di grandi successi cinematografici come "Tre metri sopra il cielo" e del film "L'impresa di servire l'Italia", realizzato in occasione dell'Assemblea Generale di Assolombarda 2019 con protagonisti gli attori Filippo Nigro e Giuseppe Cederna. Come spiega Lucini, sostenuto dal collega Nicolò Bravetta di AIR 3, l'Associazione Italiana Registi, produrre direttamente in Italia, oltre a valorizzare il talento degli attori, degli addetti e il territorio del Bel Paese, potrebbe rappresentare un punto fondamentale per la ripresa di un settore che, secondo i dati Nielsen, nel 2019 ha generato 7 miliardi di euro e che coinvolge 2mila imprese e 20mila addetti ai lavori costretti a fermarsi durante i tre mesi dell'emergenza sanitaria. Ma non è tutto. "L'idea è quella di creare una sorta di logo per poter premiare quei clienti pubblicitari e quelle produzioni che si avvarranno al 100% di tutta la filiera italiana per girare uno spot – spiegano i due registi – Al di là del logo di cui le aziende potranno fregiarsi e di un notevole ritorno di immagine per il sostegno all'Italia in questo momento così difficile vorremmo che ci fosse anche un beneficio fiscale, che fosse riconosciuto un tax credit come avviene nelle produzioni cinematografiche. Stiamo confrontandoci con la Confederazione Nazionale dell'Artigianato (CNA) e l'obiettivo è presentarla al Ministro Franceschini". "Con la fine delle restrizioni ci sono stati dei segnali di ripresa dal mondo del cinema – spiega Luca Lucini – Alcune delle produzioni bloccate sono ripartite con grandi danni economici, mentre i film che dovevano uscire nelle sale durante il periodo di lockdown andranno in coda alle nuove pellicole. Partendo dal presupposto che il 30% delle produzioni cinematografiche vanno all'estero a registrare perché risulta più economico e con meno burocrazia, un'inversione di tendenza vorrebbe dire avvalersi e valorizzare registi, attori, tecnici, musicisti e maestranze italiane che tutto il mondo ci invidia. Inoltre – concludono i due registi – L'iniziativa potrebbe rappresentare una grande possibilità di ripresa per il settore alberghiero e della ristorazione che sono stati tra i più colpiti dalla pandemia e una grande opportunità formativa per i giovani talenti costretti molto spesso ad andare all'estero per lavorare".
Livorno, 11 settembre 2020: grande successo e risultati oltre le aspettative per le iniziative di lancio del Festival Internazionale Pietro Mascagni, che giunge oggi alla serata clou. Organizzato dall'Amministrazione comunale insieme alla Fondazione Teatro Città di Livorno "Carlo Goldoni" nel 130° anniversario della prima rappresentazione di Cavalleria Rusticana, il Festival ha vinto la sua scommessa in un anno difficile, ottenendo una grande partecipazione del pubblico, che ha preso parte agli eventi organizzati nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid in vigore. Anche l'attenzione internazionale è testimoniata dalle richieste di connessione dai Festival musicali prestigiosi.
Il Festival si appresta a diventare così un appuntamento di livello nazionale e internazionale in un'ottica pluriennale, in grado di unire note musicali e performance teatrali. Anche le istituzioni stanno riconoscendo l'importanza dell'iniziativa: al Gala di questa sera sarà presente Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo.
Grande la soddisfazione del Sindaco Salvetti, felice di questo successo in un anno complicato. Ancora una volta il grande pubblico si è infatti innamorato sia di Livorno che di un suo grande figlio, Mascagni, dalla musica sanguigna, delicata e appassionata al tempo stesso. Come per la mostra di Amedeo Modigliani, organizzata con successo lo scorso anno, i riscontri positivi sono numerosi, e si uniscono alla consapevolezza che anche le sfide più complesse possono essere superate.
Il numero zero del Festival ha voluto essere un'anteprima di quello che la manifestazione diventerà nei prossimi anni e anche per Simone Lenzi, Assessore alla Cultura del Comune di Livorno, l'impegno sarà volto a continuare a trasmettere l'incredibile ricchezza della città, che ha un carattere autentico ed è straordinariamente creativa, sempre attenta al contemporaneo e allo spirito che lo attraversa.
Da un punto di vista musicale, il direttore artistico Marco Voleri ha sottolineato: "La scelta di puntare su una rassegna di alta caratura artistica per valorizzare e diffondere la produzione di Mascagni, un compositore che ha fatto e continua a fare la storia della musica nel mondo, si è confermata vincente. Nonostante i vincoli imposti dalla pandemia, il pubblico ha aderito con entusiasmo alle iniziative che abbiamo proposto, tant'è che spesso gli eventi sono andati esauriti. Per il Gala lirico, in particolare, tutti gli artisti, dal direttore d'orchestra Beatrice Venezi al soprano Amarilli Nizza, hanno sposato il progetto con entusiasmo; la partecipazione di un attore del calibro di Luca Zingaretti ci ha consentito di creare un fil rouge tra poetica musicale e attoriale".
"Credo che l'istituzione di un Festival come questo sia un segnale importante per la città di Livorno e per il panorama musicale nazionale, oltre che un un'iniziativa coraggiosa considerando la contingenza", sottolinea Beatrice Venezi. "Sono molto felice di essere coinvolta nel battesimo di questa nuova realtà, da tempo auspicata per tributare i giusti onori ad un grande innovatore e sperimentatore come Mascagni".
Protagonisti del Concerto di Gala di questa sera saranno tre artisti lirici che calcano i principali palcoscenici del mondo: il soprano Amarilli Nizza, il mezzosoprano Sonia Ganassi e il tenore Angelo Villari. Sul podio Beatrice Venezi, direttore d'orchestra tra i più promettenti della sua generazione (scelta da Forbes come uno dei 100 giovani under 30 leader del futuro) che guiderà la prestigiosa Orchestra della Toscana. Accanto a loro l'attore Luca Zingaretti che sarà la voce narrante dell'evento, raccontando momenti ispirati ai personaggi delle opere mascagnane e dei suoi contemporanei su testi di Michele Santeramo.
La figura di Mascagni
Non solo Cavalleria rusticana. Pietro Mascagni (1863-1945) è un artista che ha segnato la storia della musica dalla fine dell'Ottocento alla seconda metà del Novecento. Un genio diventato celebre fin da giovane quando a 27 anni vinse il Concorso della casa editrice musicale Sonzogno trasformando in un'opera lirica la novella di Verga e scrivendo una pagina cruciale del verismo musicale italiano. Eppure Mascagni è per certi versi un genio "dimenticato", associato unicamente a Cavalleria rusticana (1890) che ancora entra a piene mani nei cartelloni lirici dei teatri di tutto il mondo. Il maestro di Livorno, dove nacque nel 1863 e dove ha iniziato la sua formazione musicale, è stato prolifico compositore, rinomato direttore d'orchestra, rappresentante dell'Italia in numerosi consessi musicali internazionali, sperimentatore di partiture per il cinema (per il quale scrisse la prima colonna sonora Rapsodia satanica, cosa di cui andò sempre particolarmente fiero). E poi amico di Puccini, intimo di D'Annunzio (un sodalizio da cui scaturì Parisina), legato da un rapporto personale con Papa Pio XII. È autore di 15 opere (fra cui L'Amico Fritz, Guglielmo Ratcliff, Iris, Lodoletta), l'operetta Sì, partiture sinfoniche, numerosi lavori di musica sacra (fra cui la "Messa di Gloria"), e altre composizioni. Insomma, un artista da riscoprire.
Sono aperte le selezioni per accedere al prossimo triennio dell'Accademia di recitazione, drammaturgia e regia Stap Brancaccio diretta da Lorenzo Gioielli. Le audizioni si terranno il 15 settembre e il 6 ottobre. L'Accademia, alla fine del triennio, rilascia l'attestato di qualifica professionale legalmente riconosciuto (ai sensi della L. R. 23/92 e L. 845/78).
Con l'intento di supportare la ripresa di un settore in grave difficoltà in quest'anno segnato dalla crisi economica indotta dal Covid-19, la STAP sente fortissima l'esigenza di ristabilire un contatto attraverso la cultura.
La Stap Brancaccio Accademia di recitazione, drammaturgia e regia nasce nel 2014 da un'idea del Direttore Artistico del Teatro Brancaccio e della Sala Umberto, Alessandro Longobardi, da sempre convinto dell'importanza della formazione dei giovani attori. Lorenzo Gioielli, attore, drammaturgo e regista romano, a cui è affidata la direzione artistica dell'Accademia e Rossella Marchi, organizzatrice teatrale e direttrice organizzativa della scuola, accolgono la sfida perseguendo l'obiettivo di formare artisti completi in grado di recitare, scrivere e dirigere un testo teatrale. A questo scopo rilanciano ogni anno l'assetto interno dell'Accademia arricchendola di nuove collaborazioni e mettendo in relazione gli Allievi con il mondo del lavoro. Durante l'anno gli Allievi si confrontano continuamente con un pubblico durante le prove aperte ed incontrano artisti di rilievo per workshop di approfondimento. L'Accademia Professionale Stap Brancaccio accoglie diciotto allievi l'anno, ha una durata triennale ed è rivolta a ragazze e ragazzi dai 18 ai 26 anni e persegue lo scopo di formare artisti utilizzando gli insegnamenti delle tre arti fondamentali del teatro: recitazione, drammaturgia e regia in una fusione senza soluzione di continuità. L'allievo viene condotto a farsi strumento e autore dell'evento teatrale: dalla lettura di un testo, alla sua interpretazione attraverso le fondamentali tecniche di recitazione e regia, comprendendo e creando strutture drammaturgiche e testi originali.
Possono partecipare alla selezione le ragazze e i ragazzi maggiorenni dai 18 ai 26 anni in possesso di diploma di scuola secondaria superiore. Nel caso di cittadini stranieri è necessaria una perfetta padronanza dell'italiano scritto e parlato.
Le iscrizioni potranno essere inviate all'indirizzo mail stap@teatrobrancaccio.it. La direzione invierà mail di risposta con giorno ed ora di convocazione per l'audizione che si terrà presso la sede dell'Accademia a Roma in Via di Acqua Bullicante 133 come dal calendario che verrà pubblicato e aggiornato sul sito.
I candidati selezionati dovranno obbligatoriamente presentarsi nel giorno e nell'ora di convocazione. CALENDARIO AUDIZIONI
Tutte le informazioni relative all'Accademia Stap Brancaccio possono essere reperite sul sito www.stapbrancaccio.com
Chi intendesse iscriversi alle prove di selezione dovrà inviare il modulo di iscrizione (All. 1) compilato a macchina o in stampatello, corredato da una fotografia e da una lettera motivazionale. L'allegato 1 può essere scaricato QUI.
Le selezioni prevedono due prove:
– Monologo a memoria a scelta del candidato.
– Un dialogo a memoria a scelta del candidato. Il candidato dovrà presentarsi con un partner (non è obbligatorio che il partner abbia la memoria della propria parte che potrà portare anche solo in lettura).
Alle selezioni il candidato dovrà presentarsi con un abbigliamento comodo e adeguato al lavoro fisico. L'inizio delle lezioni è previsto per il 3 novembre 2020.
Scarica il bando di ammissione👇 https://
Ogni attività, si terrà nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale in materia di prevenzione dal Covid19.
Venezia, 09 settembre 2020 - Una diva d'eccezione è attesa domani sera alla Taverna la Fenice a Venezia, dove è in svolgimento la mostra fotografica "Le Dive" di Andrea Pattaro, che è dedicata alle più affascinanti Star del cinema che hanno solcato il red carpet di Venezia. Negli spazi del locale e tra i 12 scatti, realizzati dal 2010 ad oggi al Lido dal giornalista e fotografo, si aggira domani sera un'attrice che è abituata al colore rosso e non solo del tappeto: Milena Mastromarino, in arte Malena, astro italiano e femminile della cinematografia per adulti, nonché volto noto al grande pubblico della TV. La conturbante attrice a luci rosse di Gioia del Colle (Ba), già membro dell'assemblea nazionale del PD e naufraga dei reality, è stata scoperta nel 2016 dal celebre attore, produttore e regista internazionale di lungometraggi per adulti, l'italiano Rocco Siffredi, di cui è diventata musa e interprete prediletta. Malena è in visita a Venezia in occasione della 77esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica ed è attesa domani sera, giovedì 10 settembre, alla Taverna La Fenice (Campiello la Fenice, 1939 Venezia) per un cocktail d'autore e un dj-set, dedicato alle colonne sonore delle più celebri pellicole del grande schermo.
SOLILOQUI POETICI DEL MITO:
"LE ALTRE EROINE"
Tratto da Quarta Dimensione di Ghiannis Ritsos
di e con
Elena Arvigo
Questo spettacolo è un omaggio al poeta Ghiannis Ritsos.
Domenica 30 agosto ore 21:30
Tempio di Giove Anxur- Terracina (LT)
Si conclude con una prima assoluta la rassegna "R.Estate in Scena" che ha animato per tutto il mese di agosto la città di Terracina (LT).
Domenica 30 agosto, nella meravigliosa scenografia del Tempio di Giove Anxur, debutta SOLILOQUI POETICI DEL MITO: "LE ALTRE EROINE" di e con Elena Arvigo.
Lo spettacolo è tratto da "Quarta Dimensione" del poeta Ghiannis Ritsoso e si pone proprio come un omaggio alla sua poetica.
"Quarta Dimensione" è una raccolta di diciassette poemi brevi ispirati alla mitologia che Ritsos consacra ad alcune figure del mistero ellenico, fuori dal tempo, al limitare della quarta dimensione. Lo scenario è mitologico, ma il poeta e la sua memoria individuale sono onnipresenti in ogni verso. Egli infrange le didascalie e riesce così ad aprire spiragli sulla quarta dimensione. Troia, Tebe, Argo sono allusivi archetipi dell'insensata catena di guerre, rivoluzioni e fratricidi di ogni tempo.
Il poeta compie un'opera di restauro mitologico, di finezza e precisione senza eguali. Ritsos dissacra, svela i segreti, va oltre il dato mitico e completa così il disegno.
"Alcune donne di Quarta Dimensione sono "altre" eroine, altre nel senso che, nei racconti solenni, si adagiano talvolta all'ombra di maggiori Signore. Crisotemi, più che di identità propria esisteva come riflesso di Elettra, la sorella estrema; Persefone, la fragile, era la proiezione del desiderio materno di Demetra; Ismene, la sorella mite della "guerriera" Antigone. Ritsos le riesce a riscattare. Di altre donne invece consegnate al mito già in gloria, come Antigone o Elena, mostra le fragilità, le dissacra con ironia e sapienza, restituendogli così quell'umanità celata in ogni lacrima"_ sottolinea Elena Arvigo. "Il punto è di non ritorno. Nella Quarta Dimensione il mito si estingue, evade dalla sua cornice. Entra la vita, con la sua pienezza ingombrante. E Il tempo continua a ritornare."
La forma dei poemetti, quella del monologo drammatico, sottolinea la destinazione che il poeta aveva immaginato per le sue poesie: il teatro, inteso come luogo di incontro dei membri di una comunità, di espressione di un pensiero sulla realtà capace di agire sulla coscienza degli spettatori e di incentivarne l'azione politica.
Il teatro diventa allora destinazione e mezzo per restituire la voce di Ghiannis Ritsos, il luogo in cui qualcuno resiste e dove si può rinnovare il racconto della storia umana, della bellezza dell'uomo.
I nomi sono perduti nel passato: Fedra, Antigone, Demetra, Menelao, Elena. Di loro restano solo parole e statue ma finché le ricorderemo il tempo continuerà a tornare e non saremo soli.
Elena Arvigo, interprete sensibile e raffinata, dà voce alle maggiori eroine, alle loro anime e alle loro storie, caricandole di poesia e vita. Una mise en space che si sposa alla perfezione con la scenografia naturale del Tempio, lo abita e lo riveste di mitologia.
"Che te ne fai dell'immortalità?"
Ciò che conta è solo la vita presente. Solida, calda, di carne, di sangue e di seme.
R.ESTATE IN SCENA AL TEMPIO DI GIOVE ANXUR
Piazzale Loffredo, Terracina
Orario spettacoli: 21:30
Biglietti: 15 euro
Per info, prevendite e prenotazioni biglietti: tel.329 8136968.
Tutti gli eventi si svolgono nel rispetto delle norme anti Covid
Campofelice di Roccella: BCsicilia e l'Associazione Culturale "Casale" portano il teatro "a domicilio"
Si conclude stasera a Campofelice di Roccella l'iniziativa promossa da BCsicilia e dall'Associazione Culturale "Casale" Gruppo Non siamo poetesse: "Gianni Rodari on the road: le filastrocche". Dopo la prima serata che si è svolta mercoledì 19 agosto in Piazza Croce (nello spazio antistante l'edificio della Scuola Primaria), la seconda che si è tenuta martedì 25 agosto in C.da Stretto (Via Amato-Scuola Infanzia) l'ultimo appuntamento si terrà venerdì 28 agosto in C.da Capo (Viale delle Nazioni altezza via Spagna).
"E' un progetto che cerca di valorizzare gli spazi sociali, mettendo al centro la gente, i cittadini. Si può definire, in questo momento storico, un teatro a domicilio. Se non si può andare a teatro, il teatro viene da te" affermano Anna Laurà, Presidente BCsicilia sezione di Campofelice di Roccella e Francesco Di Marco Presidente dell'Associazione culturale "Casale".
Si utilizzano gli spazi dei quartieri, solitamente usati per altri scopi, nel rispetto delle regole che l'emergenza Covid impone. Il pubblico potrà assistere dai balconi, fuori dalle proprie porte di casa, o in strada, attenendosi al distanziamento e alla mascherina. L'attività è rivolta principalmente ai bambini, ma è adatta anche agli adulti. Gli spettacoli si svolgeranno alle ore 21,00 per la durata di circa 20-30 minuti e saranno annunciati da un megafono.
Nella foto: Gianni Rodari.
SOLILOQUI POETICI DEL MITO:
"LE ALTRE EROINE"
Tratto da Quarta Dimensione di Ghiannis Ritsos
di e con
Elena Arvigo
Questo spettacolo è un omaggio al poeta Ghiannis Ritsos.
Domenica 30 agosto ore 21:30
Tempio di Giove Anxur- Terracina (LT)
Si conclude con una prima assoluta la rassegna "R.Estate in Scena" che ha animato per tutto il mese di agosto la città di Terracina (LT).
Domenica 30 agosto, nella meravigliosa scenografia del Tempio di Giove Anxur, debutta SOLILOQUI POETICI DEL MITO: "LE ALTRE EROINE" di e con Elena Arvigo.
Lo spettacolo è tratto da "Quarta Dimensione" del poeta Ghiannis Ritsoso e si pone proprio come un omaggio alla sua poetica.
"Quarta Dimensione" è una raccolta di diciassette poemi brevi ispirati alla mitologia che Ritsos consacra ad alcune figure del mistero ellenico, fuori dal tempo, al limitare della quarta dimensione. Lo scenario è mitologico, ma il poeta e la sua memoria individuale sono onnipresenti in ogni verso. Egli infrange le didascalie e riesce così ad aprire spiragli sulla quarta dimensione. Troia, Tebe, Argo sono allusivi archetipi dell'insensata catena di guerre, rivoluzioni e fratricidi di ogni tempo.
Il poeta compie un'opera di restauro mitologico, di finezza e precisione senza eguali. Ritsos dissacra, svela i segreti, va oltre il dato mitico e completa così il disegno.
"Alcune donne di Quarta Dimensione sono "altre" eroine, altre nel senso che, nei racconti solenni, si adagiano talvolta all'ombra di maggiori Signore. Crisotemi, più che di identità propria esisteva come riflesso di Elettra, la sorella estrema; Persefone, la fragile, era la proiezione del desiderio materno di Demetra; Ismene, la sorella mite della "guerriera" Antigone. Ritsos le riesce a riscattare. Di altre donne invece consegnate al mito già in gloria, come Antigone o Elena, mostra le fragilità, le dissacra con ironia e sapienza, restituendogli così quell'umanità celata in ogni lacrima"_ sottolinea Elena Arvigo. "Il punto è di non ritorno. Nella Quarta Dimensione il mito si estingue, evade dalla sua cornice. Entra la vita, con la sua pienezza ingombrante. E Il tempo continua a ritornare."
La forma dei poemetti, quella del monologo drammatico, sottolinea la destinazione che il poeta aveva immaginato per le sue poesie: il teatro, inteso come luogo di incontro dei membri di una comunità, di espressione di un pensiero sulla realtà capace di agire sulla coscienza degli spettatori e di incentivarne l'azione politica.
Il teatro diventa allora destinazione e mezzo per restituire la voce di Ghiannis Ritsos, il luogo in cui qualcuno resiste e dove si può rinnovare il racconto della storia umana, della bellezza dell'uomo.
I nomi sono perduti nel passato: Fedra, Antigone, Demetra, Menelao, Elena. Di loro restano solo parole e statue ma finché le ricorderemo il tempo continuerà a tornare e non saremo soli.
Elena Arvigo, interprete sensibile e raffinata, dà voce alle maggiori eroine, alle loro anime e alle loro storie, caricandole di poesia e vita. Una mise en space che si sposa alla perfezione con la scenografia naturale del Tempio, lo abita e lo riveste di mitologia.
"Che te ne fai dell'immortalità?"
Ciò che conta è solo la vita presente. Solida, calda, di carne, di sangue e di seme.
R.ESTATE IN SCENA AL TEMPIO DI GIOVE ANXUR
Piazzale Loffredo, Terracina
Orario spettacoli: 21:30
Biglietti: 15 euro
Per info, prevendite e prenotazioni biglietti: tel.329 8136968.
Tutti gli eventi si svolgono nel rispetto delle norme anti Covid
Il 1° settembre di ogni anno, i fan di Harry Potter si riuniscono alla stazione di Kings Cross di Londra. Alle 11:00 precise, sollevano con gioia le bacchette magiche per celebrare la partenza dell'Hogwarts Express dal binario nove e tre quarti, che porta gli studenti alla leggendaria scuola di Stregoneria e Magia, per un altro anno ricco di incantesimi e avventura. Per la classe del 2020, i festeggiamenti sono passati in digitale, e i fan di tutto il mondo avranno l'opportunità di partecipare!
Quest'anno, per evitare il sovraffollamento della stazione, il Wizarding World estende apertamente l'invito a tutti di riunirsi virtualmente per il primissimo "Back To Hogwarts" digitale. Questo evento virtuale, in piena atmosfera magica e completamente gratuito, è stato pensato per mantenere tutti al sicuro, nelle comodità della propria casa. Pertanto, i fan potranno organizzarsi e sintonizzarsi online senza dover viaggiare.
Dal 29 agosto, i fan potranno visitare il Back to Hogwarts Hub sul sito WizardingWorld.com, potranno unirsi all'Harry Potter Fan Club, organizzarsi e prepararsi a festeggiare con un'incredibile selezione di contenuti, tra cui:
Inoltre, il 1° settembre, tutti i fan potranno partecipare all'esclusivo appuntamento, per la prima volta in virtuale, Back To Hogwarts Livestream e vivere l'entusiasmo della festa dei fan a Kings Cross, (incluso il conto alla rovescia) senza dover uscire di casa! Il livestream sarà caratterizzato da una varietà di sorprese e divertimento, comprese le presenze di ospiti speciali, tra cui James e Oliver Phelps (Fred e George Weasley) e Jason Isaacs (Lucius Malfoy) e Bonnie Wright (Ginny Weasley).
Condividendo l'entusiasmo per essere stato coinvolto nei festeggiamenti di quest'anno, James Phelps ha dichiarato:
"Sono davvero felice di essere presente al primo Back To Hogwarts digitale in assoluto! Il 2020 è stato sicuramente un anno particolare, ed è davvero importante che tutti facciamo il possibile per stare al sicuro, incluso restare a casa. Spero che i fan si uniranno a noi, e manterranno vivi i festeggiamenti virtuali".
Oliver Phelps ha aggiunto: "I fan del Wizarding World sono fantastici, e avere la possibilità di condividere questo giorno speciale con persone di tutto il mondo sarà meraviglioso. Non vedo l'ora di scoprire tutto ciò che questo Back To Hogwarts digitale ha in serbo, ed è un vantaggio poterlo fare tutti dal proprio divano!".
Oltre ai volti familiari che appariranno, ci saranno dei giochi a quiz a cui gli appassionati potranno partecipare, e persino la presenza di un membro del cast di "Harry Potter e la maledizione dell'erede", prima che inizi il conto alla rovescia dei fan.
Inoltre, i fan potranno avvicinarsi ancor di più alla magia, inviando una propria foto per partecipare al "Back To Hogwarts - Classe 2020". Le foto verranno inserite in un mosaico digitale che crescerà durante il giorno per dare vita alla community. Un'opportunità per gli appassionati di tutto il mondo di mostrare il proprio miglior cosplay, il proprio House Pride o semplicemente celebrare il loro fandom! I membri dell'Harry Potter Fan Club riceveranno anche un ricordo della giornata, poiché il mosaico sarà disponibile esclusivamente per loro come download digitale da conservare.**
Le immagini inviate dai fan verranno visualizzate anche all'interno della stazione di Kings Cross, offrendo ai partecipanti una presenza virtuale sul posto per tutto il giorno! Non è necessario recarsi alla stazione per verificare, poiché sarà disponibile per tutta la mattinata in live streaming e sui social.
Il Back To Hogwarts Livestream supporterà anche Lumos, poiché i fan avranno la possibilità di cliccare un pulsante durante lo streaming e fare una donazione nell'ambito dell'evento digitale.
L'evento digitale si svolgerà tra le 11:30 e le 12:30 del 1° settembre, i fan potranno sintonizzarsi in qualsiasi momento visitando il sito www.wizardingworld.com, dove verrà trasmesso il live streaming.
Ma c'è ancora tanto altro...per essere tra i primi a ricevere gli aggiornamenti, è possibile visitare il sito e iscriversi all'Harry Potter Fan Club. Qui si potrà anche consultare il Back to Hogwarts Hub per ricevere ulteriori informazioni su ciò che accadrà prima e durante il Back To Hogwarts 2020, mentre il Wizarding World porterà a casa la magia in tutta sicurezza.
QuinteScienza
Identità – vite per la scienza
Il teatro e la performance per conoscere la scienza, la sua storia e i suoi protagonisti
Majorana – un genio controcorrente
29 agosto, Teatro del Lido - Via delle Sirene, 22 ore 21.00
- ingresso gratuito –
Sotto il patrocinio dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Dopo il debutto del 7 agosto al Teatro del Lido di Ostia della rassegna dedicata al tema "Identità – vite per la scienza", QuinteScienza rinnova il 29 agosto il suo appuntamento con la scienza, la sua storia e i suoi attori, attraverso l'intrattenimento intelligente e aperto a tutti.
Il secondo appuntamento è in programma il 29 agosto con Teatri della Resistenza in "Majorana – un genio controcorrente": le ultime ore di Ettore Majorana, durante le quali egli stesso affronta e confronta le teorie scientifiche con la propria umanità, le proprie contraddizioni e il proprio impulsivo, ostinato senso della ricerca. Ettore Majorana, la cui scomparsa è ancora avvolta nell'oscurità, come un Amleto della fisica, ci lascia in eredità questo quesito, in cerca della risposta al mistero dell'equilibrio tra materia e antimateria, tra sentimento e ragione, tra follia e saggezza.
Interprete della complessa personalità di Majorana è il fiorentino Simone Faucci, attore, regista e coautore del testo insieme a Dario Focardi, con cui ha fondato, in collaborazione con Regione Toscana, la compagnia Teatri della Resistenza.
"Majorana – un genio controcorrente" è realizzato sotto il patrocinio dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'ente pubblico di ricerca che in Italia coordina la ricerca in fisica nucleare, subnuclare e astroparticellare, e che affonda le sue radici nella ricerca e nella conoscenza sviluppata dal gruppo di via Panisperna. La nascita stessa dell'INFN deve molto alla volontà di Edoardo Amaldi di proseguire, dopo l'esilio forzato di Enrico Fermi negli Stati Uniti, la pionieristica ricerca nel campo della fisica nucleare e subnucleare nata con il gruppo di via Panisperna.
Portano il nome di Majorana ipotesi tutt'oggi oggetto di studio e di ricerca in fisica fondamentale, come "il neutrino di Majorana", particella supposta coincidere con la sua antiparticella, le cui proprietà sono oggetto di ricerca ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'INFN.
SINOSSI – "Majorana – un genio controcorrente"
In una palazzina di via Panisperna a Roma viene inaugurato nel 1929 il primo centro di ricerca in fisica fondamentale della storia italiana. Il futuro premio Nobel, Enrico Fermi, guida quei giovani scienziati che passeranno alla storia come i "Ragazzi di via Panisperna". Un gruppo di menti straordinarie: Bruno Pontecorvo, Edoardo Amaldi, Franco Rasetti, Emilio Segré, Oscar D'Agostino e infine Ettore Majorana. Una vita passata a studiare materia e antimateria, quella di Majorana, particella e antiparticella, sé stesso e anti sé stesso: cosa accomuna lo spirito umano alla fisica? Forse la stessa verità.
SIMONE FAUCCI – Teatri della Resistenza
Dopo il debutto al Festival dei Due Mondi nello spettacolo di prosa su Lucrezia Borgia, Simone Faucci lavora con il regista Franco Però interpretando testi di drammaturgia contemporanea, con Henning Brockhaus nel Don Chisciotte, con Peter Shumann dei Bread&Puppet. Sotto la direzione di Piero Maccarinelli, è attor giovane accanto a Luciano Virgilio e Marina Malfatti nella commedia "Gallina Vecchia" di Augusto Novelli sul palcoscenico della Pergola. Lavora con Lucia Poli in spettacoli con la regia di Angelo Savelli. A Roma, con Teresa Pedroni, è attore e aiuto regia accanto a Roberto Herlitzka, Gianluigi Fogacci e Paolo Ferrari in testi di Kafka, Thomas Bernhard e Antonio Tabucchi. Nel 2003 dà il via alla compagnia "Teatri della Resistenza", in collaborazione con Regione Toscana, con opere di teatro civile e teatro scienza. Nel Cinema, Faucci spazia da film finanziati dal Ministero a produzioni indipendenti e in tv in fiction di Mediaset e Rai.
Quintescienza, ideato da Associazione Culturale Affabulazione, è vincitore dell'Avviso Pubblico "EurekaRoma" e fa parte di RomaRama, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale. Nella rassegna "Identità – vite per la scienza" il racconto teatrale di vite dedicate alla scienza, cicli di esperimenti narrati nel dettaglio, ragionamenti, metodi e conclusioni passate al setaccio attraverso opere teatrali che si concentrano sul racconto dell'esistenza di scienziati e scienziate, sempre a partire dal loro procedere secondo il metodo scientifico.
Ingressi contingentati, prenotazione obbligatoria tramite la piattaforma eventbrite.
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