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Cinema e Teatro

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sabato 30 novembre 2019

Il Made in Italy celebra "Frozen 2", Vitavigor crea i VitaPop dedicati all'uscita dell'attesissimo film Disney

IL MADE IN ITALY CELEBRA "FROZEN 2", VITAVIGOR CREA I VITAPOP DEDICATI ALL'USCITA DELL'ATTESISSIMO FILM DISNEY

Vitavigor, storica azienda del "Super Grissin de Milan", dedica al film d'animazione "Frozen 2" i suoi VitaPop, snack in versione Soffietti leggeri, croccanti e gustosi, ideali per mamme e bambini. 

L'azienda milanese sarà il produttore in Italia e in Europa di snack legati alla pellicola, seguito del film d'animazione Disney più redditizio di sempre in uscita nelle sale italiane il 27 novembre.

Celebrare l'attesissima uscita di "Frozen 2" con una linea di prodotti appositamente dedicata al seguito del film d'animazione Disney più coinvolgente e di successo di tutti i tempi, atteso da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. 

È questo l'obiettivo che ha spinto Vitavigor, una delle più rappresentative aziende italiane di snack e grissini di alta qualità a livello mondiale con oltre 60 anni di storia alle spalle, a realizzare i nuovi VitaPop, gustosi e sani snack per tutti disponibili nella versione Soffietti al mais, pronti a conquistare i palati di grandi e piccini e a riempire di sapore ed energia ogni momento della giornata: dalla merenda a scuola con i compagni di classe allo spuntino in ufficio, dallo "strappo alla regola" della dieta fino a pranzi, aperitivi e cene con amici e famiglia. 

Forte del grande successo a livello di vendite della linea Vitastick, lanciata nel 2018 in collaborazione con Disney, Vitavigor sarà produttore per l'Italia e l'Europa di prodotti a marchio "Frozen 2" nel segmento snack/sostitutivi del pane. 

L'innovativo snack di Vitavigor è contraddistinto dalla forma più innovativa del mercato, perfetta per esaltare l'esperienza del "single bite", trasformando ogni boccone in una divertente esperienza di gusto. Saporiti, leggeri e sorprendenti, i VitaPop sono realizzati con una nuova ricetta appositamente creata dall'azienda del "Super Grissin de Milan" con l'utilizzo di farina di mais e l'immancabile 100% olio extravergine d'oliva. 

La forma a cuscinetto dei VitaPop è una prerogativa esclusiva che riesce a coniugare perfettamente il gusto con la leggerezza in un unico elemento. I Soffietti, frutto della grande esperienza di Vitavigor che ha creato il perfetto mix tra materie prime di eccellenza e un processo di produzione unico per la realizzazione di un prodotto semplice e sano, sono disponibili al gusto mais. 

Ma non è tutto, all'interno del multipacco dei VitaPop, che con un peso totale di 120g contiene 6 bustine da 20g ciascuna, sarà presente anche una fantastica sorpresa a tema "Frozen 2": un simpatico e colorato tatuaggio con ben 25 immagini dei personaggi del film da collezionare.


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martedì 26 novembre 2019

Al via il Concorso del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli


Con il Concorso Cinematografico al via la seconda parte del Festival Del Cinema dei Diritti Umani di Napoli 2019

Al Maschio Angioino dal 27 al 29 le proiezioni dei film in gara, il 30 le premiazioni.

Riparte il 27 novembre nella monumentale cornice del Maschio Angioino (Antisala dei Baroni) il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Dopo gli eventi di carattere internazionale che hanno segnato la scorsa settimana, si entra finalmente nel vivo con il Concorso Cinematografico. Saranno proiettati i 31 film che hanno superato la prima fase di selezione: 7 lungometraggi e 24 corti, provenienti da Italia, Cile, Stati Uniti, Regno Unito, Siria, Spagna, Iran, Georgia, Olanda e Palestina.

Tra questi saranno scelti i due film vincitori (miglior cortometraggio e miglior lungometraggio) dalla Giuria Esperti (composta da Elisabetta Pandimiglio, documentarista romana; Antonio Prata, direttore del Festival dei Diritti Umani di Lugano; Sandra Lorenzano, docente della Universidad Autónoma de México ed esperta di migrazioni).

Saranno anche assegnate le menzioni YOUTH (per i film destinati ai giovani) a cura di una Giuria Giovani composta da ragazzi tra i 13 e i 20 anni, la Menzione ARRIGONI/MER KHAMIS (per il film più coraggioso e innovatore) assegnata dalla Giuria dei selezionatori interni e la Menzione CLIMA a cura della Giuria Esperti.

La Giuria Popolare, costituita su base volontaria su invito pubblico formulato dal Festival, sarà chiamata ad assegnare la Menzione PLATEA DIFFUSA.

La serata finale, prevista per il 30 novembre, sarà ospitata nella Biblioteca di Storia Patria del Maschio Angioino. L'evento si chiuderà su alcune colonne sonore di Nino Rota, Ennio Morricone e Nicola Piovani interpretate dal maestro Sandro Deidda, sassofonista e protagonista di primo piano della scena jazz italiana.

L'ingresso a tutti gli eventi è gratuito.

IL CALENDARIO DELLE PROIEZIONI
mercoledì 27 novembre pomeriggio (dalle 16.00 alle 18.45):
Cave cavem di Alberto Grossi [ITALIA, 2019, 30′]
The climate limbo di Paolo Caselli, Francesco Ferri, Elena Brunello [ITALIA, 2019, 40′]
Guarding the forest di Max Baring e Karla Mendes [UK, 2019, 26′]
Sentir tus brazos rotos di Emilia Ruiz [SPAGNA, 2019, 14′]
L'homme des arbres di Andrea Trivero [ITALIA, 2018, 19′]
She who wasn't tamed di Saleh Kashefi [IRAN, 2019, 15′]
Harry e i Diritti Umani [ITALIA, 2018, 12′]
mercoledì 27 novembre sera (dalle 19.00 alle 22.00):
The trial of Ratko Mladić di Rob Miller e Henry Singer [UK, 2018, 1h40′]
Pupone di Alessandro Guida [ITALIA, 2019, 15′]
Formiche Rosse di Maurizio Fantoni Minnella [ITALIA, 2019, 1h2′]
giovedì 28 novembre pomeriggio (dalle 16.00 alle 18.45):
Tangle di Malihe Ghloamzadeh [IRAN, 2019, 7′]
Coffin decolleté di Nancy Kamal [Egitto, 2019, 6′]
A man, today di Alberto Nacci [ITALIA, 2018, 11′]
Die Bombe di Dima Hamdan [SIRIA, 2019, 20′]
82 names: Syria, please don't forget us di Maziar Bahari [USA, 2018, 48′]
Sardine's trying to fly di Simon Safieh [SIRIA, 2019, 1h5′]
giovedì 28 novembre sera (dalle 19.00 alle 22.00):
Teranga di Daisy Squires, Lou Marillier, Sophia Seymour [UK, 2019, 34′]
Io sono Rosa Parks di Alessandro Garilli [ITALIA, 2018, 14′]
Refugee di Alexander J. Farrell [UK, 2018, 1h28′]
Who am I? di Rose Hanawi [OLANDA, 2018, 7′]
Prisoner of society di Rati Tsiteladze [GEORGIA, 2018, 15′]
Krampon di Abdullah Şahin [TURCHIA, 2019, 10′]
Me First [GRECIA, 2018, 4′]
The swimsuit season di Antonino Valvo [ITALIA, 2019, 5′]
venerdì 29 novembre pomeriggio (dalle 16.00 alle 19.15):
Venían a buscarme di Álvaro de la Barra [CILE, 2017, 1h24′]
Spears from all sides di Christopher Walker [USA, 2018, 1h30′]
Bosa di Aitana Serrallet [SPAGNA, 2019, 19′]
venerdì 29 novembre sera (dalle 19.30 alle 22.00):
I Insist to keep on filming di Anne Paq e Haidi Motola [PALESTINA, 2019, 10′]
Turn it around [ISRAELE, 2019, 15′]
Baladì – This is my village di Cristiano Regina [ITALIA, 2019, 35′]
Los Burgueses de Calais, la última frontera di Jesús Armesto [SPAGNA, 2018, 1h30′]

INFORMAZIONI SUL FESTIVAL

Il Festival, patrocinato da Amnesty International Italia, appartiene alla sua rete Human Rights Film Network e avrà come partner principali: Comune di Napoli - Assessorato al Turismo e Cultura, Regione Campania, Banca Popolare Etica, l'Ambasciata Svizzera in Italia e l'Associazione 46simo Parallelo di Trento. Media partner saranno il quotidiano "Il Manifesto" (con la sua rivista "Extraterrestre") e il mensile di cinema "Diari di Cineclub".

L'XI Festival è anche accompagnato dalla mostra W.A.R.S. (Wars And Revolutionary Stories) organizzata dall'Atlante dei conflitti e delle guerre di Trento che sarà ospitata dall'8 novembre al 1 dicembre nella Sala delle Armerie del Maschio Angioino. 
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domenica 17 novembre 2019

ENNIO COLTORTI in 'BUSCETTA, Santo o Boss?' di Vittorio Cielo. Teatro Stanze Segrete, 21 novembre - 8 dicembre


Ennio Coltorti
in
Buscetta, Santo o Boss?
di  Vittorio Cielo
Regia Ennio Coltorti, Musiche di Nicola Alesini, e con Matteo Fasanella
Dal 21 novembre all'8 dicembre 2019
Teatro Stanze Segrete - Via della Penitenza 3  (Roma)

Dopo il debutto del 2018, che ha registrato il tutto esaurito per quasi 5 settimane di repliche, Buscetta, Santo o Boss? di  Vittorio Cielo diretto e interpretato da Ennio Coltorti, con Matteo Fasanella e le musiche di Nicola Alesini, torna dal 21 novembre, all'8 dicembre 2019 al Teatro Stanze Segrete di Roma.

Mentre oggi emergono nuovi sconvolgenti sospetti sulle stragi Falcone e Borsellino, profetizzati prima di morire nel 2000 da Tommaso Buscetta, Ennio Coltorti con la sua intensa carica drammatica porta a teatro uno spettacolo verità, un'esperienza originale di teatro civile in cui lo spettatore è "fisicamente" portato nella sala confessioni del più grande pentito che la storia ricordi.

25 anni dopo l'eliminazione di Falcone e Borsellino e delle loro scorte, esplode nelle sentenze quello che il Grande Pentito aveva sempre fatto capire. Poco prima di morire, Don Masino, lontano dai veleni di Palermo, parlò con l'FBI come mai aveva fatto. La manomissione delle memorie digitali di Falcone e la scomparsa dell'Agenda Rossa di Borsellino sono solo due delle decine di tracce lasciate dalle menti raffinatissime che hanno lavorato coi killer di Palermo per spazzare via gli ultimi 2 eroi della storia italiana. I misteri, dagli ultimi viaggi 'segreti' di Falcone all'estero alle strane  telefonate internazionali fatte dalla collina di Capaci poco prima del 'Botto', sono troppi. Non è "teatro". È l'Italia. La verità, che spesso, resta fuori dai processi, viene a galla… quando parla il Boss dei Due Mondi.

Nel dramma totalmente reale scritto da Vittorio Cielo per Ennio Coltorti, straordinariamente somigliante al Boss dei Due Mondi, si ritrovano le ultime incredibili piste del più grande giallo, ancora aperto, della Storia Italiana. 

Le musiche di Nicola Alesini, in memoria di Falcone e Borsellino,  sono state suonate a Palermo in via d'Amelio e a Capaci nelle marce antimafia. Nicola Alesini, compositore fiatista di fama europea, ha suonato con David Sylvian, Budd, Eno, Roedelius, e Claudio Lolli. Vittorio Cielo, dopo il successo al Festival dei Due Mondi di Spoleto, con "MISIA" in tour italiano per 3 anni, con "Buscetta" per la terza volta affida un testo inedito a Ennio Coltorti. Premiato al "Sandro Penna" e per la creatività multimediale dal New York Times. 

Buscetta, Santo o Boss? È in scena al Teatro Stanze Segrete di Roma, Via della Penitenza 3, dal 21 novembre all'8 dicembre 2019, dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 19.00, domenica 8 dicembre doppia replica ore 16.30 e 19.00. Prezzo biglietti 17 e 13 euro + tessera semestrale obbligatoria 3 euro. Info e prenotazioni: 0649772027.


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Teatro India: La storia di tutte le storie da Gianni Rodari

"La storia di tutte le storie" è il racconto di un viaggio che Arlecchino, Pulcinella, Colombina e Balanzone compiono alla ricerca de  "L'Uomo che non c'è". 

Lo spettacolo – tratto da Gianni Rodari (adattamento di Attilio Marangon e Roberto Gandini), con la regia di Roberto Gandini, sarà in scena dal 21 novembre al 1 dicembre al Teatro India.  Musiche di Roberto Gori. Protagonisti gli attori del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli: Jessica Bertagni, Maria Teresa Campus, Fabrizio Lisi, Edoardo Maria Lombardo, Gabriele Ortenzi, Daniel Panzironi, Fabio Piperno, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi.

TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE
21 novembre_1 dicembre 2019 Teatro India


21 novembre_1 dicembre 2019 Teatro India Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli

La storia di tutte le storie
da Gianni Rodari
adattamento di Attilio Marangon e Roberto Gandini
regia Roberto Gandini
musiche Roberto Gori, scena Paolo Ferrari, costumi Tiziano Uno
con: Jessica Bertagni, Maria Teresa Campus, Fabrizio Lisi, Edoardo Maria Lombardo, Gabriele Ortenzi, Daniel Panzironi, Fabio Piperno, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi
consulente specialistico Maria Irene Sarti, consulente pedagogica Anna Leo

orari spettacolo
giovedì 21 e venerdì 22 ore 10.30 biglietto - 5 euro
da lunedì 25 a venerdì 29 novembre ore 10.30 biglietto - 5 euro
sabato 23, domenica 24, sabato 30 e domenica 1 dicembre ore 16.00 biglietto - 5 euro
età dai 5 anni
produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale - Piccola Compagnia del Piero Gabrielli

"La storia di tutte le storie" è il racconto di un viaggio che Arlecchino, Pulcinella, Colombina e Balanzone compiono alla ricerca de "L'Uomo che non c'è". Durante il viaggio i quattro protagonisti saranno aiutati da Pierrot e da "Il Bambino sperduto", mentre verranno ostacolati dai cattivi, Pantalone e Smeraldina. Il viaggio toccherà molte tappe: il paese delle paure, il mercato delle parole, l'ospedale, ecc. Arriveranno poi sulla luna e lì, vedendo il perfido Pantalone che imperversa sulla terra, decideranno di tornare indietro per contrastare la perfidia del loro avversario. Lo spettacolo – tratto da Gianni Rodari (adattamento di Attilio Marangon e Roberto Gandini), con la regia di Roberto Gandini,sarà in scena dal 21 novembre al 1 dicembre al Teatro IndiaMusiche di Roberto Gori. Protagonisti gli attori del Laboratorio Teatrale Integrato Piero GabrielliJessica Bertagni, Maria Teresa Campus, Fabrizio Lisi, Edoardo Maria Lombardo, Gabriele Ortenzi, Daniel Panzironi, Fabio Piperno, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi.

Il testo è considerato il capolavoro teatrale di Gianni Rodari.Viene scritto nel 1976 in collaborazione con un gruppo di artisti di primissimo piano: Emanuele Luzzati, Gianni Fenzi, Angelo Corti, Mara Baronti, Sebastiano Tringali, ecc, Il gruppo crea le premesse di questo capolavoro improvvisando con i bambini delle scuole elementari di La Spezia all'interno di un laboratorio del Centro Alliende durato diversi mesiLo spettacolo viene ripreso al Teatro di Roma nella stagione 1977/78, prima a Villa Borghese e poi all'Argentina sotto la Direzione Artistica di Luigi Squarzina, sempre per la regia di Gianni Fenzi e vede presente oltre a Sebastiano Tringali ed altri attori, un giovanissimo e debuttante Sergio Castellito. "La storia di tutte le storie" ha segnato dunquel'inizio dell'attività del Teatro Ragazzi all'interno del Teatro di Roma.

Rodari scrive in una nota al testo "… ho sempre creduto… che il teatro deve nascere a teatro. Scrivere un testo teatrale non è come scrivere una favola. Non basta il vocabolario." e poi, lamentando la fretta con cui aveva dovuto consegnare il testo definitivo "…posso dichiarare che "La storia di tutte le storie" non si può considerare un testo teatrale finito, ma piuttosto la materia prima per un testo teatrale per l'immaginazione… di un regista, o di una compagnia teatrale, o di un gruppo di ragazzi messi in grado di usarne liberamente." Io credo che la forza di questa favola teatrale stia proprio nella sua presunta incompiutezza. Il teatro è sempre un'opera incompiuta, che si completa solo nel momento in cui viene messa in scena, e che si definisce con le invenzioni degli attori e con lo sguardo del pubblico. Rodari ci permette di maneggiare il testo "senza cura" "usandone liberamente". Ci dà il benvenuto nel mondo della fantasia in cui una scopa si trasforma in un cavallo, o dove una parola detta per ridere, può diventare il contrario del suo significato. Con il lasciapassare rodariano entriamo nel mondo del gioco, nelle coniugazioni fantastiche del "facciamo che io ero" che ci permettono di assumere tutte le identità possibili e condividerle con il pubblico.

Il lavoro della Piccola Compagnia è iniziato quindi prendendo alla lettera il consiglio di Gianni Rodari "Usarne liberamente!". Iprimi incontri sono avvenuti in compagnia dei bambini di tante scuole elementari romane a cui è stato domandato: "E dopo essere stati nel Paese delle paure e nel mercato delle parole, i nostri amici in che paese arrivavano"? Le improvvisazioni che ne sono scaturite hanno fatto nascere "Il paese di Internet" dove Arlecchino, Colombina, Pulcinella e Balanzone, si salvano da Pantalone che si è travestito da virus informatico.

"Spesso nel presentare gli spettacoli – afferma Roberto Gandini, coordinatore artistico del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli - abbiamo affermato che gli attori della Piccola Compagnia, con e senza disabilità, sono accomunati dalla passione per il teatro e fra di loro non ci sono differenze. Forse nel caso di questo spettacolo possiamo dire invece che le differenze ci sono, le abbiamo cercate e sono state messe a disposizione dei vari caratteri delle maschere della commedia dell'arte. Certo le maschere del teatro di Rodari non sono quelle dei canovacci rinascimentali, né quelle dei testi goldoniani o gozziani. Non hanno pulsioni sessuali, non intrallazzano in nessun intrigo, nascono surrealisticamente dalle uova e affrontano gli ostacoli della vita con ingenuità e acume, imparando da sole come ci si comporta nel mondo, come si sta con agli altri, come si affrontano le paure. Questo avviene utilizzando sia il registro comico, sia quello poetico, che permette ai nostri "attori sensibili" di condividere con il pubblico, la voglia di ridere delle difficoltà della vita. Spero che il giovane pubblico, che vedrà "La storia di tutte le storie" al Teatro India, si diverta quanto ci siamo divertiti noi nel prepararla, sono anche curioso di scoprire come reagirà a scene come quella de "la zattera" dove accade che Pantalone e Smeraldina respingano i naufraghi - Arlecchino e i suoi amici - che cercano di salvarsi dalle insidie del mare. Qualcuno potrebbe ipotizzare che Gianni Rodari avesse la palla di vetro, o che sia ancora vivo e scriva in incognito, oppure, ed è la più probabile, che le belle storie hanno sempre qualcosa da raccontare, a chi le vuole veramente, sentire".

Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, che vede al lavoro una compagnia di giovani composta da normodotati e diversamente abili, è un progetto che dalla sua nascita a oggi ha coinvolto 279.018 ragazzi di cui 84.347 con disabilità, 4.369docenti, 821 scuole, 812 teatranti, 196.670 spettatori. Il Laboratorio Gabrielli è una realtà che dal 1994 fa scuola sul tema dell'inclusione attraverso il teatro ed è stata fra le prime esperienze italiane nell'ambito del teatro sociale. Il rapporto creato con la scuola è tale che la maggioranza delle attività si svolgono all'interno degli orari curricolari, e in collaborazione con tutti i docenti. Il laboratorio è riuscito a mettere in pratica il principio di inclusione che da molti viene sbandierato come un vessillo, ma che spesso rimane tale.
Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli è un'attività promossa, finanziata e organizzata da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, dall'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e dal Teatro di Roma.

La Piccola Compagnia del Piero Gabrielli è formata da interpreti, con e senza disabilità, giovani attori che hanno acquisito esperienza teatrale all'interno dei progetti del Laboratorio e che hanno preso parte agli spettacoli Prodotti dal Teatro di Roma.


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MOTOTEMATICA 2019: da Usa e Italia i vincitori del festival cinematografico sul mondo delle moto


 
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I VINCITORI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEDICATO AL MONDO DELLA MOTOCICLETTA:

STATI UNITI E ITALIA IN POLE POSITION!

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Sì è svolta sul palco dell'Eternal City Motorcycle Custom Show, all'interno dell'ex deposito ATAC Ragusa Off, la premiazione dei vincitori in concorso alla seconda edizione del MotoTematica - Rome Motorcycle Film Festival, la rassegna cinematografica dedicato al mondo della motocicletta nel quale si presentano e proiettano opere creative internazionali a tema. Dopo una maratona di film provenienti da 17 nazioni diverse – tra corti, lungometraggi e documentari – che ha visto per due giorni alla Casa del Cinema affluire curiosi ed appassionati del mondo a due ruote, la giuria ed il pubblico hanno decretato i migliori lavori delle varie categorie in concorso. Ad aggiudicarsi il riconoscimento per il miglior documentario lungometraggio è stato Steven Maes con Caffeine & Gasoline: Evolution of the American Rocker; come miglior documentario cortometraggio ha vinto Motorcycle Man di Daniel Lovering, mentre l'italiano Eugenio Forconi (a cui è stato conferito anche il Premio del Pubblico) con Dove vai ha ottenuto il premio come migliore cortometraggio. Una menzione speciale, nella categoria documentario cortometraggio, è andata a I hate Ladies del trio di registe Sofia Wikelid, Vanja Lamm e Agnes Wentzel Blank.

La serata, presentata da Mauro Caputi ("Lifestyle made in Italy magazine") e dalla direttrice artistica Benedetta Zaccherini, ha registrato anche la presenza di alcuni dei registi delle opere in concorso: oltre ai premiati Daniel Lovering e Dave Roper ed Eugenio Forconi, hanno partecipato al festival anche Jordi Gomez alias Leon Bocanegra (Northern Lights), Francis Wallis (Trackers), Roberto Serrini e Peter Boggia (Moto Borgotaro).

Soddisfatti della qualità dei lavori esaminati anche i rappresentanti della Giuria, Marie-Line Thioulouze, Roberto Brodolini e Mirko Frezza: quest'ultimo impegnato a Firenze per la "Giornata Nazionale Contro la Solitudine", ha inviato un videomessaggio ai presenti in sala.

I premi, realizzati a mano da Massimo Fuchs titolare del "Fuchs Workshop", officina ravennate di preparazione componenti fatti a mano e costruzione moto, sono stati progettati partendo da oggetti di recupero dell'officina ed assemblati con un tocco personale artistico del tutto inconfondibile.

In rappresentanza di Faster Sons (Yamaha Motor), partner dell'iniziativa, Alessandro Pagani ha consegnato in chiusura di serata, dei cadeau a tema dell'azienda.

Appuntamento alla prossima edizione: il bando 2020 sarà online già a partire dal mese di gennaio sul sito ufficiale.

MotoTematica is Powered by

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Con il supporto di

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In collaborazione con

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MotoTematica - Rome Motorcycle Film Festival è realizzato con il supporto di Faster Sons (Yamaha Motor) ed in collaborazione con la Casa del Cinema di Roma.

Partner: Extra Space

I VINCITORI

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Miglior Documentario lungometraggio

Caffeine & Gasoline: Evolution of the American Rocker di Steven Maes

 

durata: 01:12:00 - regia: Steven Maes - scrittore: Steven Maes - produttore: Rosario Provenza, Meghan Noce, Brian Carson, Tom Donnelly - cast: Thaison Garcia, Antoine Predock, Ernie "edub" Vigil, Jessica Hagget, Katee Sackhoff, Gary Kyle, Steven Carpenter - filmato in: Regno Unito, Stati Uniti - formato: HD, RED, Digitale - film color: Colori - filmmaker debuttante: Si.

 

Ogni rider ha una storia: dai "vecchi Rocker" che erano lì fin dall'inizio, ai costruttori che stanno producendo il futuro delle motociclette, alla prossima generazione di motociclisti al femminile e giovani che stanno portando avanti lo spirito e la passione della cultura cafe racer…

Tracciando le proprie radici dalla East London degli anni '60 e la leggendaria cultura motociclistica "59 club", la cultura dei Rockers e "Cafe Racer" ha attinto molto dalla musica e dalla moda americane, come anche dalla ribellione e controcultura britannica. CAFFEINE & GASOLINE: evolution of the American Rocker esplora questa storia antica e il crescente movimento classico moderno, mentre segue la sfaccettata comunità dei cafe racer, scoprendo un gruppo ampio e vario che è attratto dalla "sottocultura nella sottocultura" delle motociclette. Dai soldati alle celebrità: ascoltiamo le loro storie uniche e seguiamo gli uomini e le donne che sono collegati alla velocità e alla libertà delle loro macchine personalizzate.

Il pluripremiato direttore artistico e grafico dell'industria cinematografica, Steven "Fenix" Maes intraprende il suo primo documentario come regista e scrittore. Portandoci in un viaggio attraverso il paese per rispondere alla domanda: cosa significa essere un rocker americano?

 

Steven Maes è un pluripremiato art director, artista grafico e produttore audio. Dopo aver diretto video musicali e spot televisivi per diversi anni, ha rivolto la sua attenzione creativa alla produzione di film documentari. È un vincitore della Guild Award dell'Art Director e ha progettato immagini iconiche per produzioni vincitrici dell'Emmy Award tra cui Breaking Bad e il film nominato agli Oscar® In The Valley of Elah. Steven è membro dell'Art Director Guild Local 800 di Los Angeles e ha conseguito una laurea in Media Art e Comunicazione presso l'Università del New Mexico.

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Miglior Documentario Cortomeraggio

Motorcycle Man di Daniel Lovering

 

durata: 00:31:30 - regia e produzione: Daniel Lovering - montaggio: Chi-Ho Lee - cast: Dave Roper, Kevin Cameron, Rob Ianucci - filmato in: Canada, Stati Uniti - formato: Digitale - ratio: 16:9 - film color: Colori - filmmaker debuttante: No.

 

'Motorcycle Man' è un breve documentario su un uomo che ha perseguito una sola passione nella vita: le corse in moto. Dave Roper corre ogni anno dal 1972, vincendo centinaia di gare in tutto il mondo e sviluppando la reputazione di eroe popolare di questo sport. Ma Roper non è certo un drogato di adrenalina. Adotta un approccio filosofico alla corsa, vedendolo come una prova di abilità mentali e fisiche. Mentre entra nei suoi anni del crepuscolo, Roper riflette sul percorso non convenzionale che ha seguito nella vita, sui pericoli che ha affrontato e sulle scelte che ha fatto. 'Motorcycle Man' segue Roper da un'officina di Brooklyn a casa sua a Long Island a una pista in Canada. Lungo la strada incontra ammiratori in cerca di autografi, vecchi amici e compagni di corsa desiderosi di mettere alla prova le loro abilità in pista. Approfondisce anche il passato di Roper, compresa la sua storica vittoria all'Isola di Man TT nel 1984, quando divenne il primo americano a vincere la corsa notoriamente pericolosa. 'Motorcycle Man' celebra la velocità, il sudore e il brivido delle corse motociclistiche, offrendo allo stesso tempo una meditazione su artigianato, ossessione e ciò che serve per perseguire i tuoi sogni.

 

Daniel Lovering è un regista e giornalista pluripremiato di documentari con sede a Boston, nel Massachusetts. Il suo primo documentario di lunga durata, "Through the Place", ha vinto il premio per il miglior film di architettura al New Urbanism Film Festival del 2016 a Los Angeles e il Premio del direttore del Festival al Queen City Film Festival del 2016 a Cumberland, Maryland. Giornalista esperto, Daniel ha riferito da più di una dozzina di paesi. Le sue opere sono apparse su The New York Times, The Economist and Foreign Policy, tra le altre pubblicazioni. Daniel ha lavorato per otto anni come scrittore di personale per The Associated Press in Asia e negli Stati Uniti, riferendo su argomenti che vanno dal mondo degli affari e della politica alla guerra e ai disastri naturali. Ha iniziato la sua carriera nella produzione cinematografica e televisiva, lavorando come stagista nella serie televisiva per bambini "Bill Nye, the Science Guy".

 


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Miglior Cortometraggio

Dove vai di Eugenio Forconi

 

durata: 18:54 - regia: Eugenio Forconi - scrittore: Eugenio Forconi - produzione: Eugenio Forconi - cast: Giancarlo Commare, Ludovica Resta, Maria Letizia Gorga, Sergio Pierattini, Andrea Brugnera - filmato in: Italia - format: Digitale - film color: colori - filmmaker debuttante: Si.

 

Avere un bambino è meraviglioso, ma sei sicuro di essere pronto? Come si fa a sapere di essere pronti? Qual è la direzione giusta da prendere? Ce n'è una? Una donna sa di essere mamma fin da quando sa di essere incinta. Un uomo, finché non tiene suo figlio in braccio, non si accorge di essere padre. Giulia e Claudio sono una coppia molto giovane che si trova di fronte ad una gravidanza inaspettata. Dietro un clima di gioia e di attesa si celano il dubbio e la paura, il disorientamento, l'angoscia per l'ignoto, soprattutto da parte di Claudio. Questo porterà i due futuri genitori ad avere forti contrasti.

Per esorcizzare il peso della responsabilità, il ragazzo compie lunghi viaggi in moto intorno alle splendide campagne toscane. Ogni viaggio è un percorso dentro se stesso dove il ragazzo incontrerà personaggi a metà tra la realtà e il sogno.

 

Il paesaggio è fortemente legato allo stato emotivo dei personaggi, laddove la campagna senese si mostra maestosa nella sua essenza, riesce a trasmetterci anche un grande senso di vuoto, di malinconia, di angoscia.

I personaggi si muovono in una realtà che si confonde con loro stessi e riprende la dimensione Freudiana di Uomo, Natura e Sogno.

 

Eugenio Forconi nasce a Siena nel 1992. Nel 2011 si diploma al Liceo Classico Enea Silvio Piccolomini e si trasferisce a Roma per studiare Cinema. Si diploma a Cinecittà nel 2013 e si iscrive al DAMS (Discipline delle arti, musica e spettacolo). Si laurea nel 2017 con una tesi dal titolo "Temi e generi degli esordi italiani al Cinema" ottenendo il massimo dei voti. Ha lavorato come aiuto regista in spot per Lufthansa e Mr Muscle. Lavora da anni nel settore audiovisivo come videomaker, ha diretto numerosi videoclip e            cortometraggi.     Nel     2017     fonda    insieme      ad    altri     professionisti       del settore Ricorda Pictures, produzione audiovisiva specializzata in videoclip, spot tv e co-ptoduction per progetti indipendenti. Ci sono numerosi progetti all'attivo tra cui la scrittura del suo primo film.

 




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Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

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