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Cinema e Teatro

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lunedì 30 aprile 2018

La traviata in Palazzina Liberty. Sabato 5 maggio 2018

Milano Classica e Associazione Culturale Musicale Ettore Pozzoli

Milano Classica è una residenza di Palazzina Liberty in Musica, un progetto Comune di Milano | Cultura, Area Spettacolo

Sabato 5 maggio, ore 21.00

Amami, Alfredo!
da La Traviata di G. Verdi
per soli, coro, ensemble da camera e voce recitante

Soprano - Eunkyoung Kim
Tenore - Matteo Cammarata
Baritono - Guido Dazzini

Coro Lirico Ambrosiano

Direttore Roberto Ardigò

Ensemble da camera dell'Orchestra Filarmonica Ettore Pozzoli

Direttore Francesco Attardi

Palazzina Liberty Dario Fo e Franca Rame, Largo Marinai d'Italia 1 Milano


Sabato 5 maggio, alle ore 21.00, in Palazzina Liberty Dario Fo e Franca Rame, l'Associazione culturale musicale "Ettore Pozzoli" e Milano Classica propongono una delle opere più rappresentative di Giuseppe Verdi, La traviata, in una riduzione per soli, coro, ensemble da camera e voce recitante. 

Ospite d'onore della serata sarà il Maestro Francesco Attardi, direttore d'orchestra e musicologo di fama internazionale, che dirigerà l'Ensemble da camera dell'Orchestra Filarmonica Ettore Pozzoli e condurrà il pubblico attraverso le vicende teatrali dell'opera e il racconto dei vari aspetti della composizione, avvicinando in modo straordinario il pubblico a questo capolavoro.

La Traviata, in questa riduzione per ensemble da camera, soli e coro, diventa così occasione per entrare nei salotti della Parigi ottocentesca, in un dramma d'amore sviscerato in ogni sua sfaccettatura, scoprendo allo stesso tempo uno spaccato della vita dello stesso Giuseppe Verdi.

Il concerto è inserito nella stagione 2017/2018 di Palazzina Liberty in Musica, un progetto Comune di Milano | Cultura, Area Spettacolo

Francesco Attardi ha studiato Pianoforte, Composizione e Direzione d'Orchestra al Conservatorio "G. Verdi" di Milano, conseguendo la Laurea accademica in Direzione con il massimo dei voti. Ha inoltre conseguito la Laurea in musicologia presso l'Università di Bologna e si è perfezionato in Direzione d'orchestra con Pierre Dervaux all'Accadémie Internationale di Nice e con Leopold Hager al Mozarteum di Salisburgo. 
Ha diretto numerose orchestre effettuando tournées in Giappone con la Kyushu Symphony Orchestra, negli Stati Uniti con la Aspen Symphony Orchestra, in Messico con l'Orchestra Sinfonica di Guadalajara e la Sinfonica di Guanajato, in Francia (Orchestra Sinfonica di Nizza), nella Repubblica Cèca con la Bohemian Symphony Orchestra, il Coro di Radio Praga e l'Orchestra da Camera di Praga; in Spagna con l'Orchestra del Teatro del Liceu e in Italia con l'Orchestra Verdi di Milano, i Pomeriggi Musicali, il Teatro Massimo Bellini di Catania, l'Orchestra Sinfonica Siciliana, la Sinfonica di Sanremo. Nel 2010 ha diretto la Jaener Philarmonie e nel 2011 il Requiem di Verdi al Teatro Antico di Taormina. 
Nel 2011 - 2012 ha effettuato vari concerti per 'Palermo Classica' con pianisti del calibro di Bruno Canino, Huseyn Sermet, Paul Badura-Skoda, Valentina Lisitsa, Martina Filjak e Desirée Rancatore. Ha dedicato i suoi studi alla riscoperta del grande patrimonio sinfonico-strumentale italiano e in particolare, di Giovanni Sgambati, di cui ha ricostruito la Seconda Sinfonia in Mi bemolle che ha diretto con l'Orchestra Verdi di Milano e inciso in CD Amadeus. Il Progetto Sgambati continua nel 2017 con la pubblicazione della Terza Sinfonia per l'editore Suvini Zerboni.

Roberto Ardigò si è diplomato in pianoforte presso il conservatorio "G. Verdi" di Milano sotto la guida del M° Paolo Bordoni. Svolge attività concertistica in collaborazione con numerosi strumentisti e cantanti e ha lavorato come organista accompagnatore di cori. Nel 1995 ha fondato e diretto il Coro di Voci Bianche "Pastor Angelicus e il "Coro Nuova Polifonica" cominciando ad affiancare all'attività corale anche la direzione. 
Ha diretto il coro "Musica Laudantes" dapprima affiancando e poi sostituendo il M° Riccardo Doni. Nel 2001 succede al M° Alfonso Caiani nella direzione della Corale Lirica Ambrosiana divenendone Maestro del coro stabile e Direttore artistico.

Eunkyoung Kim ha conseguito la laurea in canto lirico all'Università di Musica di Anyang (Corea del Sud), la specializzazione in canto lirico operistico al Korean National University of Art a Seoul, il Diploma di secondo livello al Conservatorio "G. Verdi" di Milano ed è vincitrice di numerosi concorsi lirici.

Matteo Cammarata, si diploma in canto sotto la guida del M. Maurizio Comencini e collabora con l'Accademia del Teatro alla Scala cantando ne "Il barbiere di Siviglia" in un cast composto, tra gli altri, da Leo Nucci e Ruggero Raimondi. 
Nel 2016 si esibisce nei maggiori teatri d'opera italiani (Teatro Regio di Parma, Comunale di Bologna, Teatro degli Arcimboldi e altri). È stato solista nel Magnificat di Vivaldi diretto dal maestro Andrea Thomas Gambetti nella chiesa di S. Marco a Milano e della prima assoluta del Magnificat di Rusca, diretto dal M. Antonio Eros Negri.
Guido Dazzini studia presso il Conservatorio A. Boito di Parma sotto la guida di Lucia Rizzi. Ha cantato all'interno di importanti teatri quali La Scala, Carlo Felice di Genova, Teatro Puccini di Torre del Lago, Teatro Regio di Parma. Ha debuttato nel 2016 nel ruolo del Marchese ne "La locandiera" di Salieri presso il Teatro Consorziale di Budrio e nel 2017 in Umberto de "La serva padrona" di Pergolesi a Sion, in collaborazione con la Haute École de musique de Lausanne. 
Vincitore del 68° concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici emergenti, debutta nel ruolo di Marullo da "Rigoletto" nella stagione autunnale di OperaLombardia e a gennaio 2018 nel ruolo di Germont nella "Traviata" per Pocket Opera.

La Corale Lirica Ambrosiana in 50 anni di attività si è esibita in più di 800 spettacoli, nei più importanti teatri del nord d'italia, in Svizzera e Germania, protagonista di opere in costume, in forma di concerto e di concerti lirici. Il suo repertorio è vastissimo: oltre 25 opere complete oltre a brani classici tratti dalle più celebri opere liriche e sinfoniche.

L'Orchestra Filarmonica Ettore Pozzoli, nata nel 2017, è una formazione di prestigio nel settore musicale grazie all'alto profilo culturale e al suo forte radicamento sul territorio. Numerose le personalità artistiche e le realtà culturali con cui ha collaborato: Julian Kovachev, i solisti dell'Arena di Verona, Francesco Libetta, Claudio Scimone, Francesco Omassini, Ovidiu Balan, Roberto Balconi, il tenore Marco Berti, e numerosi altri artisti internazionali.


Biglietto unico € 5

Info:
T. 02 28510173


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mercoledì 25 aprile 2018

L'Illusionista con Alberto Giorgi al Teatro Vittoria di Roma, dal 24 al 29 aprile 2018



 Dal 24 al 29 aprile 2018 

Alberto Giorgi
L'illusionista 

con 

Alberto Giorgi e Laura Gemmi
direzione tecnica Paolo Jacobazzi
 produzione
Teatro Fantastico 
"L'Illusionista", in prima assoluta al Teatro Vittoria, è un viaggio emozionante nel mondo della magia. 

In un laboratorio alchemico segreto e sospeso nel tempo, tra specchi magici e incredibili macchinari, si scopre una realtà piena di fascino e mistero dove l'impossibile può accadere, la razionalità è sospesa e regnano solo stupore e meraviglia: gli oggetti si animano e si trasformano, la materia trasgredisce ogni legge naturale.

"L'Illusionista" trasporta gli spettatori in una dimensione spazio-temporale fantastica, un universo magico ispirato alle atmosfere letterarie e visionarie di Jules Verne, H.G. Wells e Tim Burton.
Alberto Giorgi, "L'Illusionista" è l'unico illusionista italiano chiamato recentemente a far parte del cast di The Illusionists, la più grande produzione del genere della storia, record assoluto di incassi a Broadway

Insieme a Laura Gemmi forma un connubio artistico unico nella storia dell'illusionismo per originalità dello stile e innovazione della tecnica e lo spettacolo rappresenta la massima sintesi del loro percorso artistico.   

Dal 24 al 29 aprile 2018 ore 21 (domenica ore 17.30 ; mercoledi 25 ore 17.30)
TEATRO VITTORIA / ATTORI&TECNICI _ Piazza S.Maria Liberatrice 10,  Roma (Testaccio)
Biglietti: intero platea 28, intero galleria 22 (compresi 3 euro di prevendita)
Ridotti in convenzione: platea 21 e galleria 18 (compresi i 3 euro di prevendita)
Promozione gruppi: 1 biglietto cortesia ogni 10 spettatori paganti (dal martedì al venerdì)
Botteghino: 06 5740170 ; 065740598 lunedì (ore 16-19), martedì - sabato (ore 11- 20), domenica (ore 11-13.30 e 16-18)
   
Come arrivare: Metro: Piramide; Bus: 170, 781, 83, 3
Chiara Crupi  t. +39. 3932969668 _ Ufficio Stampa
Valeria t. +39. 3930255428  lun.-ven. ore 10-18_ Ufficio Promozione



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lunedì 16 aprile 2018

Al via domani la rassegna STREGATI DALLA MUSICA, 8 giorni di spettacoli al Politeama di Lecce con "Tito - Il cantante piccoletto" e "L'elisir d'amore"





L'opera lirica a misura di bambino in Puglia è sold out


Dal 17 al 24 aprile al teatro Politeama di Lecce 
"STREGATI DALLA MUSICA"

La rassegna chiude l'omonimo programma di didattica e teatro musicale che negli ultimi due anni ha coinvolto oltre 36mila bambini e ragazzi delle scuole, attestatosi per questo come il più grande del Mezzogiorno.

 Otto giorni di rassegna, due spettacoli originali, 15 repliche complessive, 13 delle quali già "esaurite".

"L'elisir d'amore", rivisitazione pop del capolavoro di Donizetti, al debutto, con sorprese e colpi di scena

"Tito - Il cantante piccoletto"
dedicato al tenore leccese Schipa, che già lo scorso anno ha portato a teatro 16mila ragazzi


"Puntiamo ai bambini e alle famiglie, per formare un pubblico nuovo. L'Opera può tornare ad essere per tutti" dicono gli autori Francesco e Matteo Spedicato. Il 12 maggio il debutto a Roma.


Si parte domani, martedì 17 aprile, con un debutto, dell'accattivante rivisitazione del capolavoro di Donizetti, "L'elisir d'amore", con sorprese e colpi di scena. Poi, a grande richiesta, torna "Tito – Il cantante piccoletto", anche in una messinscena pomeridiana per le famiglie, domenica 22 aprile alle ore 18.30, per la prima volta a Lecce.

Complessivamente saranno otto giorni di rassegna, tutti al teatro Politeama Greco di Lecce, due spettacoli originali, sempre con il coinvolgimento del pubblico, tutti con orchestra dal vivo, per 15 repliche complessive, 13 delle quali già "esaurite".

Ed è così che l'opera lirica diventa pop e riempie i teatri. E' il risultato della "rivoluzione", partita dalla Puglia, dei fratelli musicisti leccesi Francesco e Matteo Spedicato, con l'associazione ORPHEO autori di "STREGATI DALLA MUSICA", il programma di didattica e teatro musicale che negli ultimi due anni ha coinvolto oltre 36mila bambini e ragazzi, attestatosi per questo come il più grande del Mezzogiorno.

Dal 17 al 24 aprile 2018, per il secondo anno consecutivo, torna la rassegna di teatro musicale e d'Opera da loro firmata, dal titolo omonimo, nella quale, rivolgendosi soprattutto al pubblico delle scuole, portano in scena quest'anno la novità 2018, "L'elisir d'amore"easy rivisitazione della celebre opera donizettiana, e il successo dello scorso anno, "Tito - Il cantante piccoletto", che racconta con brio la vita e le opere del tenore leccese Tito Schipa, che, tra l'altro, si prepara a debuttare quest'anno anche a Roma, il 12 maggio, coinvolgendo circa 400 bambini e ragazzi dell'Istituto Filippo Smaldone della Capitale e le loro famiglie. 

Gli spettacoli del programma "Stregati dalla musica" si distinguono per il carattere "interattivo" con cui si propongono al pubblico, che diventa parte attiva della messinscena. Entrambi vedono la direzione musicale del M° Eliseo Castrignanò e la regia di Giovanni Guarino. Ad interpretare le opere sono professionisti d'esperienza e giovanissimi artisti selezionati in tutto il sud Italia. Indispensabile protagonista è anche l'Orpheo Ensemble, formazione giovanile interamente composta da musicisti talenti del territorio salentino scelti tramite bando e audizioni: nata per gli spettacoli di "Stregati dalla musica" è ormai richiesta come organico a sé in varie produzioni musicali pugliesi, collocandosi dunque come vera occasione di lavoro per i giovani strumentisti che la compongono.

Con "L'Elisir d'amore" gli Spedicato danno avvio ad una sorta di "collana" di rivisitazioni easy di opere liriche attorno alle quali si evolvono i vari progetti del programma di didattica portati nelle scuole: ogni anno ne sarà presentato uno nuovo dedicato ad un lavoro musicale famoso nel mondo. Il prossimo anno toccherà all'opera buffa capolavoro di Gioacchino Rossini, "Il barbiere di Siviglia". "Puntiamo a bambini e ragazzi, per formare un pubblico nuovo. La lirica deve tornare ad essere per tutti" dicono Francesco e Matteo Spedicato.

"L'ELISIR D'AMORE" (dal 17 al 21 aprile 2018, ore 9 e ore 11)
I fratelli Spedicato sono partiti dalla scrittura di una nuova versione, decisamente easy, del "libretto" operistico firmato da Felice Romani per le musiche di Gaetano Donizetti, facendolo diventare il punto di partenza per la costruzione dello spettacolo che debutterà a Lecce il prossimo martedì sul palco del Teatro Politeama Greco di Lecce, con repliche fino al 21 aprile. Sono loro, dunque, sia l'adattamento che la scrittura dell'opera, anche con l'introduzione di elementi nuovi, con il "tocco" che ormai li contraddistingue.

A firmare la regia è Giovanni Guarino, baritono pugliese, oggi titolare della cattedra di Arte Scenica presso Il Conservatorio "N. Rota" di Monopoli, regista lirico dalla grande esperienza e dalle numerose collaborazioni di prestigio in tutto il mondo. Ha contribuito a far funzionare al meglio la scrittura con interventi che strizzano l'occhio ai ragazzi e ai simboli più pop del contemporaneo. 

"E' una storia cucita su "L'Elisir" di Donizetti. Abbiamo scavato nei caratteri dei personaggi per farli arrivare facilmente al cuore dei più giovani. Non abbiamo voluto renderla una favola, perché non lo è, ma abbiamo spinto su quei valori che contiene come amore, amicizia, rispetto dell'altro. Ne viene fuori uno spettacolo molto carino, con ambientazione in una masseria del Salento, tra contadini, con i brillanti colori estivi del nostro territorio - dice Guarino, che ha voluto portare in scena anche un pezzo della tradizione di uno dei carnevali più celebri del sud Italia, quello di Putignano, attraverso la collaborazione con il maestro cartapestaio Deni Bianco che ha realizzato il carretto con cui fa irruzione sulla scena Dulcamara. Sarà un simpatico ciarlatano, che interpreterò io direttamente, che venderà un elisir diventato però in questo caso vino negroamaro".

La parte musicale è invece stata affidata al M° Eliseo Castrignanò, direttore dell'Orpheo Ensemble che dirigerà pure nei giorni di messinscena. Pianista e direttore d'orchestra originario di Calimera (Le), versatile interprete delle maggiori produzioni musicali pugliesi degli ultimi anni, al fianco dei fratelli Spedicato fin dall'avvio del programma "Stregati dalla musica", di cui è parte integrante. Per "L'Elisir" ha riadattato ed orchestrato la parte musicale.

"Per rendere l'opera più a misura di bambini e ragazzi, è stata fatta una riduzione anche dal punto di vista musicale. Ho lavorato su alcune modifiche di accordi scritti da Donizetti, per far legare una sezione con un'altra - dice Castrignanò. Ho messo le mani anche sull'armonia in qualche caso ed ho sintetizzato tutto con parti completamente riscritte, attenendomi chiaramente sempre alla parte originale del compositore".

Adina sarà interpretata da Maria Merovich ed Angelica Mele, Nemorino da Maurizio Pellegrini e Luigi De Lorenzo, Belcore da Giorgio Schipa. Dulcamara sarà Giovanni Guarino.
Le scenografie animate sono firmate dai visual artist Piero Schirinzi e Andrea Raho.
"TITO - IL CANTANTE PICCOLETTO" 

dal 22 al 24 aprile 2018, ore 9 e ore 11, domenica 22 solo ore 18.30

Rimane il progetto di punta del programma. È uno spettacolo musicale scritto dai fratelli Francesco e Matteo Spedicato. Racconta con fantasia e brio la vita e i successi di Tito Schipa. 

Al grande tenore hanno dedicato gli ultimi due anni, da leccesi ma soprattutto da musicisti, autori e neo "scommettitori" culturali, scrivendo un libro/favola che ne narra la storia (il primo libro bilingue su di lui), portando nelle scuole un percorso didattico di approfondimento delle sue opere, organizzando in suo nome un concorso canoro per bambini i cui vincitori hanno partecipato all'incisione, con orchestra e coro, del disco "Canta con Tito".

Lo spettacolo è tratto dall'omonimo libro e lo scorso anno è stato visto da oltre 16mila spettatori. "Siamo partiti con l'obiettivo di riaccendere la memoria sull'Usignolo leccese, raccontandolo ai ragazzi. L'entusiasmo riscontrato, le file all'ingresso, i teatri straripanti, il pubblico acclamante e assolutamente partecipe, che canta Schipa come fosse il proprio beniamino, ci fa pensare con emozione che abbiamo colto nel segno" dicono gli autori. Sono loro sia i testi che le musiche, con arrangiamenti e orchestrazioni del M° Eliseo Castrignanò.

La regia, anche in questo caso, è di Giovanni Guarino. Ha contribuito a dare all'opera un'impronta di forte emozione e dinamismo. <<Abbiamo ripercorso la vita di un uomo magnifico che tanto ha dato a Lecce - e non Lecce a lui. Raccontiamo molto dello Schipa salentino con riferimenti ad infanzia e fanciullezza, in generale una vita di grandi emozioni - dice Guarino. Lo spettacolo, nato dalla grande creatività degli Spedicato, scandito dai bellissimi brani originali arrangiati da Castrignanò, parla ai ragazzi, che vengono, dopo aver letto il libro e imparato le canzoni, per cantare con noi e omaggiare così un grande personaggio non sempre ben celebrato. Noi ci emozioniamo quando in scena ascoltiamo la voce di Tito ne La Tosca al San Carlo di Napoli, sentiamo la sua emozione. Spero con la mia regia di essere riuscito a far passare tutto questo>>.

Lo spettacolo ha due protagonisti, Tito, interpretato dallo stesso Francesco Spedicato, ed Emilia, interpretata da Claudia Presicci, 17enne di Galatina (Le). Sul palco anche l'attore Luigi Giungato, a ricoprire vari ruoli nel corso dello spettacolo.

Narratore è Maurizio Pellegrini.
Le illustrazioni del libro "Tito - Il cantante piccoletto" sono diventate scenografie animate grazie ai visual artist Piero Schirinzi e Andrea Raho.

La "rivoluzione" e il metodo
Un vero e proprio nuovo METODO con cui affrontare in versione pop il melodramma, il bel canto, l'opera lirica, di cui l'Italia custodisce grande tradizione, quello messo appunto e già sperimentato negli ultimi due anni, con la partecipazione di oltre 36mila studenti, da Francesco Matteo Spedicato. STREGATI DALLA MUSICA è il programma di didattica e teatro musicale da loro firmato, realizzato per l'associazione ORPHEO per l'alba di domani

Ad oggi si attesta come il più grande del sud Italia per numero di partecipanti già dal suo secondo anno di vita (a.s. 2017/18), anche grazie all'omonima neonata rete ministeriale (MIUR) che riunisce scuole, biblioteche e istituzioni aderenti. Mira ad avvicinare i bambini e i ragazzi in età scolare alla conoscenza della musica e soprattutto della tradizione belcantisica italiana. 

Questo avviene attraverso contenuti originali pensati e realizzati per i più giovani, materiali audio-video accattivanti, produzioni teatrali di forte impatto che prevedono il coinvolgimento diretto degli spettatori e, più in generale, attraverso un linguaggio semplice ma al contempo rigoroso e attento ai dettagli che hanno reso unici i capolavori della storia della musica internazionale.

La "collana" di Stregati dalla musica
Progetto di punta è "TITO - IL CANTANTE PICCOLETTO", con cui lo scorso anno STREGATI DALLA MUSICA, con la direzione musicale del M° Eliseo Castrignanò, ha debuttato nelle scuole, riaccendendo la memoria e l'entusiasmo dell'intero Salento (territorio di origine e sperimentazione del PROGRAMMA) sulla figura dell'usignolo leccese Tito Schipa, con un libro, materiali didattici ed uno spettacolo musicale che ha portato a teatro, tra marzo ed aprile dello scorso anno, oltre 16mila bambini e ragazzi salentini. 

"TITO - IL CANTANTE PICCOLETTO", che lo scorso 25 febbraio è andato in scena anche al teatro "Giordano" di Foggia, debutta quest'anno anche in una scuola di ROMA, dove il programma "Stregati dalla musica" è partito lo scorso ottobre coinvolgendo circa 400 bambini e ragazzi dell'Istituto Filippo Smaldone della Capitale, che insieme alle loro famiglie assisteranno alle due messinscena previste.

Con l'edizione 2017/2018 il programma "Stregati dalla musica" si è arricchito di un nuovo progetto a firma dei maestri leccesi, un'accattivante rivisitazione della celebre opera "L'Elisir d'amore", con cui si da avvio ad una sorta di "collana" di rivisitazioni easy di opere liriche: ogni anno sarà presentato un nuovo progetto dedicato ad un lavoro musicale famoso nel mondo. Il prossimo anno toccherà all'opera buffa capolavoro di Gioacchino Rossini, "Il barbiere di Siviglia".

Partecipazione, innovazione tecnologica e inclusione sociale
Il programma STREGATI DALLA MUSICA è un vero e proprio METODO di didattica musicale che consente agli studenti un accesso consapevole a teatro

Si offrono loro nozioni di base e strumenti di studio perché possano partecipare in modo attivo ed interattivo, come pubblico, allo spettacolo finale, previsto sempre a fine progetto. 

Gli obiettivi si perseguono anche attraverso:
      •           Innovazione tecnologica, con la realizzazione di supporti audio e video originali, tra cui video-tutorial adattabili alla strumentazione già presente nelle scuole (come LIM, PC, ecc.)
      •           Azioni di inclusione sociale, a favore, per esempio, degli studenti diversamente abili, con la realizzazione di traduzioni nella lingua dei segni (gli spettacoli saranno sottotitolati LIS già dalla prossima primavera) e attività sensoriali.

Per la realizzazione di questi obiettivi l'associazione ORPHEO è stata selezionata tra i vincitori di FUNDER 35, bando a sostegno delle imprese culturali giovanili, promosso da 18 fondazioni (17 di origine bancaria e la Fondazione CON IL SUD) aderenti ad Acri.

STREGATI DALLA MUSICA si avvale della collaborazione dei Comuni di LecceCavallino e Carmiano, e del patrocinio della Provincia di Lecce e degli Assessorati all'Istruzione, Formazione e Lavoro e all'Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia.

Francesco e Matteo Spedicato
Sono musicisti, autori ed imprenditori. Sono laureati, Francesco Spedicato, classe '85, al conservatorio "N. Rota" di Monopoli in canto lirico, il fratello Matteo, del 1989, al "N. Piccinni" di Bari in strumenti a percussione, perfezionatisi all'estero. 

Sono soprattutto due creativi la cui espressione si rivela non solo nell'attività interpretativa e di composizione musicale. Insieme hanno scritto i libri "Tito - Il cantante piccoletto" e "L'Elisir d'amore", fulcri degli omonimi progetti del programma di didattica e teatro musicale "Stregati dalla musica". 

La sfida professionale che li vede impegnati da circa tre anni con l'associazione Orpheo punta a stimolare azioni per la rinascita dell'impresa culturale e musicale al sud, per creare nuove reali occasioni di lavoro per i giovani musicisti, spesso inattivi, ribaltando l'idea che solo un finanziamento pubblico possa dare linfa ad un progetto. 

"Le buone idee possono ancora rendere sostenibile l'impresa culturale, riportando a teatro anche chi non ci va più - dicono i fratelli Spedicato. Combattiamo la disaffezione all'arte ripartendo da bambini e ragazzi, per formare un pubblico nuovo. La lirica in particolare può tornare ad essere per tutti, esattamente pop come un tempo". 

16 aprile 2018

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domenica 15 aprile 2018

AMOR MIO. Il nuovo spettacolo di Simone Sibillano. Altro Spazio dal 27 al 29 aprile

AMOR MIO

scritto da Simone Sibillano

con
Simone Sibillano
Brunella Platania
Chiara Di Bari
con la partecipazione straordinaria della voce di Teo Achille Caprio

costume make up e consulenza drag K.B. Project 
regia di Simone Sibillano


27/28/29 aprile
Altro Spazio Via Tiburno 33 Roma


Info e prenotazioni:
Line Up 3939075005

Orari:
venerdì e sabato ore 21:30
domenica ore 18:30

Prezzo.
€15 + 2 euro (tessera soci)


Dopo "Antonietta e Gabriele", storia di una esclusione di due anime diverse eppure tanto simili nella Roma degli anni '30, dalla penna di Simone Sibillano nasce "Amor mio"
Siamo negli anni '70 e l'accettazione della diversità è ancora difficile.

Sul palco accanto alla grintosa coppia costituita dai ben noti cantattori Simone Sibillano e Brunella Platania si unisce la talentuosa performer Chiara Di Bari.

I brani dello spettacolo segnano l'epoca in cui si svolge la storia:da Patty Pravo, Lucio Battisti a Mina, Charles Aznavour e brani spagnoli come "Gracias a la vida" e "Historia de un amor".

Amor mio
E'la storia di un en travestì che sta per avere il suo debutto che vi racconteremo.
Un camerino, un palco, un pubblico in febbrile attesa: tra poco "il travestito" di cui tutta la città parla si esibirà. Un momento di divertimento per un pubblico eterogeneo che, nonostante il vento di libertà che spira in quegli anni '70, si diverte al doppiogiochismo dell'ambiguità.

Del resto tutto è ambiguo nell'Italia anni '70, in pieno fermento multiculturale, intriso di spirito di libertà, di trasgressione, di lotte politiche, libertà nei costumi, nei colori, nelle mode.
E non è tutto le donne diventano protagoniste complice il movimento di liberazione delle donne.

Un vento di novità che soffia attraverso la musica non solo made in USA ma anche quella che accompagna lo scorrere di chi è giovane in quel crocevia della storia: Battisti, Mina, Aznavour…

Mentre il mondo cambia, lui "il travestito" continua a vivere il doloroso dramma dell'esclusione, lui il marginale della storia e della vita. Quel palco, l'apertura di quel sipario appaiono come la sua possibilità. L'unica, forse l'ultima. 

Con lui una giovane donna, una francese che è la sua forza e un'ombra la madre con un carico di insopportabile dolore.

Un travestito, un essere umano in perenne apprendimento esistenziale, disperato equilibrismo di cuore e sentimenti, sempre in bilico tra il rifiuto e la precaria accettazione, una ricerca disperata di radici, in un continuo doloroso chiedersi il senso di quella vita che pure deve vivere, giorno dopo giorno, testa alta e cera nelle orecchie come Ulisse. 

Ma le Sirene che lo circondano non cantano amore e non intrecciano trame di reti nelle quali sarebbe dolce perdersi e addormentarsi come in un grembo di madre. 

Quelle Sirene non vivono il gioco di una sessualità negata, ma gridano e sputano veleno, deturpando nel profondo chi la sua vita in tacchi a spillo e abiti scintillanti vorrebbe solo viverla, sulla scena e in disparte. 

Una intima, profonda, incorrotta innocenza violata dal fango di chi si arroga la normalità: il solito vecchio scandalo della storia che si ripete da diecimila anni.

Uno scandalo che il travestito, conosce, indifeso: l'abbandono e il tradimento, il peggiore, quello che sua madre scrive sulla sua pelle bambina con la punta di un pennino che intinge nell'inchiostro nero e denso del rifiuto. 

Con quell'inchiostro al veleno lui scrive un doloroso amore: in un intreccio fra gioco, travestimento e ricerca di affettività. Il rifiuto di una donna troverà, forse,compensazione nella accettazione piena e incondizionata dell'altra donna.
Maria Laura Platania



AMOR MIO
scritto da Simone Sibillano
con
Simone Sibillano
Brunella Platania
Chiara Di Bari
con la partecipazione straordinaria della voce di Teo Achille Caprio

costume make up e consulenza drag K.B. Project 
regia di Simone Sibillano


27/28/29 aprile
Altro Spazio Via Tiburno 33 Roma

Info e prenotazioni:
Line Up 3939075005



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Hedda Gabler al Teatro Stanze Segrete. Roma. dal 24 al 29 Aprile

MotusArti presenta:
HEDDA GABLER 
di Henrik Ibsen

Diretto da Alessia Tona

Dal 24 al 29 Aprile 2018 al Teatro Stanze Segrete, Roma

Quali meccanismi si instaurano nella mente di una donna, quando la società intesa come nucleo familiare, trova i suoi bisogni irrilevanti e mette al primo posto i propri personali obbiettivi? 

Un riadattamento dell'opera Ibseniana trasportata negli anni 50, dove la figura femminile è posta al centro di un massacro psicologico. 

Nemmeno la passione sarà in grado di salvarla dalla solitudine che crea la mancanza dell'amore.

La storia. Hedda Gabler, figlia del generale Gabler, sposa per motivi puramente economici Jørgen Tesman, uomo insipido la cui massima ambizione è una cattedra universitaria. 

Al ritorno dal viaggio di nozze, Ejlert Løvborg storico rivale di Jørgen irrompe nelle loro vite dichiarando di aver finalmente scritto un opera che gli permetterà di diventare professore all'università, e vincere davanti l'opinione pubblica Tesman.  

Ubriaco, Løvborg smarrisce il manoscritto che viene ritrovato dal marito di Hedda; quest'ultima che vuole a tutti costi tenere in pugno la vita di Løvborg, lo incoraggia in modo subdolo a porre fine ai suoi giorni donandogli una delle sue pistole. 

I tentativi dello scrittore,  di ricostruire il contenuto dell'opera sono vani, e Løvborg muore in casa di una prostituta, probabilmente per un incidente e non per suicidio. 

Il giudice Brack riconosciuta l'arma, ricatta Hedda minacciandola di divulgare la notizia se non accetterà le sue avances. Per evitare lo scandalo e non subire il ricatto del giudice, Hedda sceglierà di suicidarsi.

Diretto da 
Alessia Tona

Pianoforte 
Gabriele Ripa

Con:
Antonio Bandiera
Maurizio Canforini
Paola Cultrera
Marco Masiello
Valentina Rosaroni
Alessia Tona

Luci e Grafica
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Teatro Stanze Segrete
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