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Cinema e Teatro

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venerdì 28 febbraio 2020

MNEMOSINE di Doron Cochavi E Luigi Saravo a SPAZIO DIAMANTE

Spazio Diamante

4 | 5 marzo 2020

MNEMOSINE

Spettacolo vincitore del Premio del pubblico al Festival inDivenire
di Doron Cochavi, Luigi Saravo
con Cristian Giammarini, Daniele Santoro, Doron Cochavi, Claudia Vegliante, Chiara Felici, Beatrice Olga Valeri
regia Luigi Saravo

PRODUZIONE SAN CARLINO di Vitiello Cristina

Mercoledì ore 21:00 - Giovedi ore 21:30

 

Sarà in scena a Spazio Diamante mercoledì egiovedì 5 marzo, MNEMOSINE, spettacolo vincitore del Premio del pubblico al Festival inDiveniredi Doron Cochavi, Luigi Saravo. In scena: Cristian Giammarini, Daniele Santoro, Doron Cochavi, Claudia Vegliante, Chiara Felici, Beatrice Olga ValeriRegia di Luigi Saravo.

 

MNEMOSINE è uno spettacolo sul tema della perdita e del lutto che utilizza la Shoah come nucleo generativo.

Il lavoro è partito dall'incontro tra me, Luigi Saravo, regista italiano, e Doron Kochavi, attore e fotografo isrlaeliano.

Trovandoci a lavorare insieme su un progetto legato ai rifugiati chiamato Exodos, abbiamo cominciato a condividere idee e suggestioni sul tema della Shoah. Abbiamo indagato i ricordi della nonna di Doron, ebrea polacca, sopravvissuta ad Auschwitz tuttora viva e residente in Israele e alcune memorie infantili che mi riguardano attinenti al tema della perdita e del lutto.

Il nostro obiettivo è stato di costruire un percorso a partire dai meccanismi fisiologici della memoria mettendoli in relazione al concetto del lutto e alla sua elaborazione utilizzando come contesto narrativo la Shoah.

La storia su cui si centra la scrittura dello spettacolo riguarda una famiglia di quattro persone, padre, madre, figlio maggiore, figlia minore, nella quale il figlio maggiore scompare nel gorgo nazista.

Da qui la famiglia si trova a dover elaborare questa perdita all'interno di una dimensione di trauma che rende difficile comunicare alla sorella minore, al tempo della scomparsa ancora piccolissima, del fratello scomparso.

Nei nostri percorsi esplorativi ci è più volte capitato di imbatterci in racconti che fanno capo a un grande non detto all'interno delle famiglie ebraiche. Senza addentrarci nei complessi meccanismi sociologici e psicologici dell'elaborazione di una tragedia collettiva come la Shoah abbiamo voluto concentrarci su questi casi e su come abbiano risposto alle condizioni che si erano andate a creare.

Il linguaggio di cui lo spettacolo si compone è essenzialmente visivo e si snoda attraverso una serie di quadri collegati tra loro da nessi narrativi. Nel lavoro ci siamo chiesti quale taglio dare alla nostra narrazione. Se seguire un percorso narrativo lineare che potesse essenzialmente dar conto dei fatti o se dare forma al modo in cui i meccanismi della memoria funzionano. Abbiamo scelto di seguire questa seconda strada e ci siamo trovati in un contesto compositivo dove il passato e il presente dialogano costantemente tra loro, dove i sentimenti del momento modificano le sensazioni e le strutture d'immagini del passato e dove, quindi, la memoria si costituisce come un processo plastico, profondamente radicato nel linguaggio simbolico.

È a questo linguaggio che abbiamo dato forma, mirando, quindi, ad un coinvolgimento più intuitivo e associativo dello spettatore.

D'altronde l'utilizzo di immagini sceniche capaci di reclutare un approccio intuitivo ed empatico nel fruitore, lo spogliare i riferimenti del loro realismo storico, la costruzione di uno spazio rappresentativo astratto abitato da corpi, situazioni ed oggetti quotidiani, si sono rivelati elementi centrali nella nostra ricerca, già nel precedente progetto Exodos e quindi supponiamo che il nostro approccio nasca da un'attitudine a esplorare il reale a partire da una storia psichica anziché cronachistica.

Abbiamo infine compreso che il rapporto con la memoria come esperienza umana fondamentale sia essenzialmente il rapporto con la perdita, con ciò che non è più o non si presenta più nella medesima forma. E che questo rapporto sia il nucleo essenziale della percezione del reale. Se, quindi, nel nostro cervello i ricordi possono essere modificati, perduti, resi opachi da nuove esperienze e costruzioni mentali e se allo stesso modo i luoghi fisici e la loro storia possono subire la medesima mutazione e, infine, se questa dinamica si riconnette costantemente con il momento presente, è possibile dire che la mutazione del reale, del suo senso e della sua interpretazione è costantemente in evoluzione.

Questa questione apre anche, però, la possibilità di manipolare la percezione del reale per creare nuovi collegamenti tra eventi storici e realtà interiore soggettiva sollevando scenari di grande complessità.

Supponiamo quindi che il nostro lavoro sia un inizio di percorso nell'indagine di questa complessità e nella ricerca di un linguaggio capace di darne conto in termini scenici.

 

 

 

#spaziodiamante #avampostoculturaledienergiacreativa #alessandrolongobardi

 

SPAZIO DIAMANTE
Via Prenestina 230B 


Orario Spettacoli

Giovedi ore 21:00 - Venerdì ore 21:00 - Sabato ore 21:00 - Domenica ore 17:00

Prezzo biglietti

PROSA Intero € 18,00Ridotto (Universitari, Under 30, Over 65, Residenti Municipio V) 15 euro

Orario spettacoli: dal giovedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.00

 

Di seguito gli orari del botteghino Sala Umberto e Brancaccio

Sala Umberto:

APERTURA AL PUBBLICOmartedì-venerdì h. 12:00/19:00 - sabato h 14:00/19:00 - domenica h 14:00/18:00

lunedì chiuso

La biglietteria, dopo le 19, resterà aperta fino ad inizio spettacolo per le operazioni riguardanti lo stesso 

Teatro Brancaccio:
Orari martedì - venerdì h. 11.00/13.00 – 14.00/19.00

sabato h. 14.00 – 19.00 / domenica h. 14.00 – 18.00

lunedì chiuso

CENTRALINO OPERATIVO PER INFO E PRENOTAZIONI

lunedì - venerdì h. 11.00/13.00 – 14.00/19.00

sabato h. 14.00 – 19.00 / domenica h. 14.00 – 18.00

 

Trasporto Pubblico

Con l'autobus 150F, N12 – Fermata Prenestina/Conti

Con il Tram 5 / 14 / 19 – Fermata Prenestina/Conti

Con l'automobile è possibile parcheggiare sulla via Prenestina e strade adiacenti.

Taxi Stazione taxi Largo Preneste



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mercoledì 26 febbraio 2020

Teatro Le Maschere dal 27 febbraio TERESA ZUM ZUM con Franca Abategiovanni, regia di Nadia Baldi

TEATRO LE MASCHERE 

Stagione teatrale serale 2020 

 

Stagione SERALE Teatro Le Maschere 2020

"PAROLE APPASSIONATE" - Rassegna di teatro al femminile 

dal 27 febbraio 2020 al 01 marzo 2020

Franca Abategiovanni in

TERESA ZUM ZUM

di Cesare Belsito

regia Nadia Baldi

produzione Teatro Segreto

 

 

La stagione serale del Teatro Le Maschere presenta quest'anno "Parole Appassionate", rassegna serale di teatro al femminile.

Dal 27 febbraio al 01 marzo sarà in scena TERESA ZUM ZUMdi Cesare Belsito, regia di Nadia Baldicon Franca Abategiovanni

 

Il tema portante è la Follia, racconta di una donna, appunto TERESA che decide di andare in cura da uno psicanalista per risolvere un suo problema capitale: la paura di fare sesso con gli uomini. Ha talmente paura di affrontare questa tematica che non riesce neanche a verbalizzare e di conseguenza quando ne parla usa un suono onomatopeico per l'appunto ZUM ZUM da qui il titolo. 

Nei tre quadri che si avvicendano nello sviluppo dello spettacolo scopriremo che TERESA parla di un uomo che ha incontrato su internet e che di conseguenza non ha mai visto. Quest'uomo decide di volerla incontrare da qui il problema. Il suo incontro con lo psicanalista si muove però su un piano totalmente sedativo da parte sua senza preservare neanche gli uomini che incontra per strada di cui è convinta in maniera persecutoria che vogliano fare con lei ...ZUM ZUM. 

Il personaggio di TERESA è pari a un clown che con la sua tenerezza e il suo disorientamento riesce anche a far ridere a crepapelle lo spettatore. Una donna sola di fronte al mondo spietato che non accoglie ma emargina. Il finale è a sorpresa in sostanza, di fronte alle sue confessioni non c'è nessuno. 

 

"Donne che raccontano e che interpretano altre donne è questo il senso di Parole appassionate – raccontano Massimo Vulcano (Direttore Organizzativo Teatro le maschere) e Carla Marchini (Direttrice Artistica Teatro Le Maschere) la rassegna di teatro al femminile che fa delle donne - del loro sguardo ironico e acuto - le vere protagoniste. Parole Appassionate è un appuntamento teatrale dedicato alla leggerezza, ma con intelligenza, incentrato sull'interpretazione di attrici diverse tra loro, unite dalla voglia di raccontarsi a volte attraverso copioni nati per il teatro, altre volte con recital, altre volte con spettacoli che mescolando parole, poesia e musica. Una ulteriore occasione per "emozionarsi con il cuore e la mente", nel segno della qualità, della comicità, dell'intelligenza dei sentimenti e delle passioni, che inaugura la stagione serale 2019_2020 del Teatro Le Maschere".

 

I prossimi appuntamenti saranno: dal 19 al 22 marzo, CRESCENZA GUARNIERI che sarà la protagonista di TUTTI I MIEI CARI di Francesca Zanni, regia di Francesco Zecca, mentre dal 02 al 05 aprile sarà la volta di #INUTILMENTESFIGA, una stand-up comedy scritta e interpretata da ELDA ALVIGINI.

 

 

 

Orario spettacoli in settimana h. 21:00 – domenica ore 18:00. 

Prezzo biglietti intero 15,00 

 

Teatro Le Maschere

Via Aurelio Saliceti, 1/3, 00153 Roma RM



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Teatro della Cometa: dal 4 marzo IL TEST con Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli,Simone Colombari, Sarah Biacchi

Teatro Della Cometa

4 | 22 MARZO 2020

IL TEST 

di Jordi Vallejo 

traduzione Piero Pasqua 

con Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi 

regia Roberto Ciufoli 

 

Sarà in scena al Teatro della Cometa dal 4 al 22 marzo, lo spettacolo IL TEST di Jordi Vallejo, traduzione Piero Pasqua, protagoisti Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi. Regia di Roberto Ciufoli.

 

"Le domande sono semplici; le risposte meno" 

"Cosa preferisci: centomila euro subito o un milione fra dieci anni?". 

Ecco "il test" che dà vita a questa esilarante e graffiante commedia che continua a sbancare i botteghini spagnoli, da Barcellona a Madrid. 

 

Hèctor e Paula, una coppia con qualche problema economico, devono affrontare la scelta che gli propone il vecchio amico Toni, in attesa che li raggiunga per cena Berta, la giovane fidanzata psicologa di successo. Una decisione apparentemente semplice: accontentarsi di una piccola ma immediata fortuna o aspettare lunghi anni per decuplicarla? Il dilemma che inizia come un semplice e teorico test di personalità, in un clima di divertita amicizia, diventa sempre più causticamente feroce, e mette progressivamente a nudo i caratteri, i pensieri reconditi e i delicati segreti dei quattro commensali. Fra battute di spirito al vetriolo e sferzanti dialoghi, i protagonisti vengono spinti a prendere decisioni che nell'arco di una cena cambieranno radicalmente le loro vite, forse per sempre. Il gioco drammaturgico si fa ancora più avvincente con il diretto coinvolgimento del pubblico che viene chiamato, a inizio spettacolo, a decidere quale ruolo, fra Hèctor e Toni, assegnare replica per replica ai due interpreti maschili, Ciufoli e Colombari. 

 

NOTE DI REGIA 

I test appassionano, la ricerca della giusta risposta per mostrare di essere intelligenti, acuti, pronti, à la page, ha mantenuto un fascino intramontabile. Cosa può mai nascondersi dietro l'innocuo "è meglio un uovo oggi o la gallina domani"? Rispondere "dipende dallo stato di salute della gallina" denota sagacia, cinismo o analisi pragmatica? Qualunque sia lo scopo di un test, il risultato finale sarà sempre una scoperta o la conferma di un comportamento che addirittura può sconvolgere chi viene "testato". È il nostro caso. I protagonisti della nostra storia vengono letteralmente travolti dagli esiti di quello che all'apparenza è solo un inoffensivo test comportamentale: preferisci la voracità del morso qui e ora o la pazienza dell'attesa di un futuro piatto più sostanzioso? Coerenti e fedeli alla forza stimolante di un test, proponiamo una scelta anche al pubblico prima dell'inizio dello spettacolo: chi volete che interpreti chi? Due attori e due personaggi maschili molto diversi tra loro, a voi la scelta. Sarà stata quella giusta? IL TEST va in scena, potete accontentarvi del morso di una sera o tornare e testare la ricchezza del piatto. 

Roberto Ciufoli 

 

Durata 90 minuti senza intervallo

 

Mettetvi comodi e seguite la Cometa, vi aspettiamo nella nostra casa, nel Salotto Buono di Roma. #seguilacometa #teatrocometa #ilsalottobuonodiroma #nonditechenonveloavevodetto #mettetevicomodi

 

Teatro della Cometa  - Via del Teatro Marcello, 4 – 00186
Orario prenotazioni, vendita biglietti e info per apericena: dal martedì al sabato, ore 10:00 -19:00 (lunedì riposto), domenica 14:30 – 17:00 - Telefono: 06.6784380

Orari spettacolo: dal martedì al venerdì ore 21.00. Sabato doppia replica ore 17,00 e ore 21,00. Domenica ore 17.00. Costo biglietti: platea 25 euro, prima galleria 20 euro, seconda galleria 18 euro.

Riduzioni per lettori di MEDIA&SIPARIO, CULTURAMENTE, SALTINARIA, QUARTA PARETE, IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO



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Iervolino Entertainment: firmato nuovo accordo di distribuzione con Paradox Studios per il film "Eddie&Sunny"


IERVOLINO ENTERTAINMENT: FIRMATO ACCORDO DI

DISTRIBUZIONE PER IL FILM EDDIE&SUNNY

Il contratto prevede per IE ricavi per almeno 4,6 milioni di dollari

Roma, 25 febbraio 2020

Iervolino Entertainment - società specializzata nella produzione di contenuti cinematografici, televisivi, web series e short content, quotata sul mercato AIM Italia - comunica di aver firmato un accordo con Paradox Studios LLC per la cessione dei diritti worldwide di distribuzione del film Eddie&Sunny.

 

Il contratto prevede ricavi per almeno 4,6 milioni di dollari a favore di IE, oltre a quote di partecipazioni ai proventi worldwide del film. I diritti di sfruttamento in Italia rimangono, invece, di proprietà di IE. Tale contratto si inserisce nell'ambito dell'accordo quadro siglato con Paradox Studios relativo alle produzioni di cinque opere filmiche.

 

In dettaglio, il contratto prevede che Iervolino Entertainment si occupi della produzione di ciascun film, mentre Paradox Studios acquisisce i diritti di distribuzione a livello globale e i diritti di sfruttamento delle singole opere (per maggiori dettagli si rimanda al comunicato stampa del 30/09/2019).

 

Eddie&Sunny è un film del regista e sceneggiatore inglese Desmond Devenish, tratto dal romanzo di Stacey Cochran pubblicato negli USA con successo di critica. La storia parla di una coppia di senzatetto impulsiva che, a difesa del figlio adolescente, commette l'omicidio di un affiliato al cartello della droga ed è costretta alla latitanza per sfuggire alla loro vendetta.

 

Eddie&Sunny, come ogni film oggetto dell'accordo con Paradox, è qualificato come film di nazionalità italiana ed è pertanto soggetto alla normativa sul "Tax Credit" e alle regole sulle quote europee. La consegna del film è attualmente prevista entro il 2020.



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lunedì 24 febbraio 2020

Al Teatro de' Servi si va "in metro"... direzione Laurentina

Una commedia in cui riderete... fino alle lacrime. 

TEATRO DE' SERVI 
Stagione Campioni 

 
dal 21 febbraio all'8 marzo  
DIREZIONE LAURENTINA  
 scritto da Veronica Liberale
diretto da Pietro de Silva
Con Fatima Ali, Emanuele Cecconi, Antonia di Francesco, 
Simone Giacinti, Veronica Liberale, Francesca Pausilli, Francesca Piersante 
Un viaggio tutto speciale, ironico e nel contempo amaro, sulla linea A della metropolitana, per una volta senza preoccuparsi delle scale mobili. Lo offre il Teatro de' Servi con la nuova commedia, "Direzione Laurentina", che andrà in scena, per la Stagione Campioni, dal 21 febbraio all'8 marzo. Il testo scritto ed interpretato da Veronica Liberale per la regia di Pietro de Silva propone con intelligenza, attraverso le vicende e i pensieri di un eterogeneo gruppetto di "utenti" dei sempre imprevedibili trasporti pubblici della capitale, uno dei problemi più seri del nostro tempo: la paura del diverso e la difficoltà di rapportarsi con gli altri. 

"Nella metropolitana di una grande città milioni di persone si sfiorano senza mai incontrarsi, ognuno con le proprie differenze e diffidenze, ognuno nella propria direzione come dei robot attratti dalla calamita dell'urgenza quotidiana.  - Spiega l'autrice in una nota - . Il testo è un viaggio metaforico che porterà i protagonisti a una sorta di riscatto con l'ingresso di un sesto personaggio, nascosto nell'ombra e con un colpo di scena finale!"

SINOSSI
In una serata d'inizio autunno una guardia giurata, un giovane venditore ambulante afghano, un'elegante signora borghese, una ragazza incinta e sua madre si ritrovano sulla banchina di una stazione della metropolitana di Roma. La giovane futura mamma ha un leggero malore, niente di serio, ma gli altri per soccorrerla perdono l'ultimo treno e nel momento in cui risalgono le scale per uscire scoprono di essere rimasti chiusi dentro. Come se non bastasse, sopraggiunge un brutto nubifragio, i telefonini non hanno copertura di rete e alle linee di emergenza nessuno risponde. A tutto questo si aggiunge anche la notizia che il giorno dopo è stato indetto uno sciopero dei mezzi pubblici di ventiquattr'ore. I malcapitati si vedono così costretti a passare la notte e il giorno seguente all'interno della stazione, ma il destino ha in serbo per loro ben altre sorprese.



Teatro de' Servi
info: 06 6795130



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giovedì 20 febbraio 2020

Teatro della Cometa : dal 19 febbraio al 1 marzo "Neanche il tempo di crescere" con Marco Falaguasta

Nicola Canonico per la Good Mood 

NEANCHE IL TEMPO DI PIACERSI

di Marco FalaguastaAlessandro Mancini e Tiziana Foschi

con Marco Falaguasta

regia Tiziana Foschi

"Neanche il tempo di piacersi" è il nuovo spettacolo interpretato da Marco Falaguasta e scritto da Tiziana Foschi, da Alessandro Mancini e dallo stesso Falaguasta, per la regia di Tiziana Foschi, che debutterà a Roma mercoledì 19 febbraio 2020 alle ore 21 al teatro della Cometa, dopo aver riscosso un incredibile successo di pubblico e di critica in altre città italiane, prodotto da Nicola Canonico per la Good Mood.

Un monologo, una stand-up comedy, interpretato da Marco Falaguastaattore romano di cinema e teatro, protagonista di molte serie tv di successo Rai e Mediaset come "Il restauratore 1 e 2", «Distretto di polizia», fino all'ultima «L'amore strappato», e di soap tv come «Incantesimo» e «CentoVetrine», ma anche regista, scrittore. Si cimenta oggi con le modalità dello storytelling in una satira divertente ed impietosa della nostra società, dei nostri costumi e dei rinnovati linguaggi, dai quali noi "adulti" siamo sempre più spesso tagliati fuori. Ne esce un racconto divertente e arguto che diventa cronaca dei nostri tempi, nel quale ognuno di noi si riconosce.

«Tutto è nato dalla mia esperienza di genitore — racconta Falaguasta—. Pur vivendo e lavorando su parole e relazioni, mi sono scoperto jurassico e anacronistico nella relazione con i miei figli e il loro mondo. E sempre più spesso, invece di provare a comprendere i loro codici, mi scopro a giudicare i ragazzi e ad attribuire a loro la colpa delle nostre difficoltà d'interazione."

Noi che siamo stati ragazzi spensierati e felici negli anni '80, gli anni del boom economico del quale respiravamo l'ottimismo e la positività, siamo diventati genitori in questi tempi pieni di incertezze, instabilità ma anche di progresso e connettività. Cosa ci portiamo dietro di quegli anni, quanto è rimasto in noi di quello sguardo positivo con il quale aspettavamo il futuro? Come le nuove tecnologie e procedure che i nostri figli utilizzano con disinvoltura, si sono inserite e hanno condizionato le nostre abitudini e il nostro modo di vivere la quotidianità? Quante volte ci siamo scoperti a pensare che eravamo meglio noi, con le nostre telefonate dal fisso o dalla cabina telefonica, le feste il sabato pomeriggio a casa con i genitori che controllavano. Noi che per comprare parlavamo con il commesso e non con il corriere. Però, magari, un secondo dopo, ci scopriamo a usare le appper noleggiare la macchinetta del car sharing. Noi che, tutto sommato, siamo un po' permalosi quando ci sentiamo dire dai ragazzi che non siamo abbastanza "social" perché pubblichiamo male, troppo, troppo poco, con hashtag sbagliati. Noi che cominciamo a diventare sbagliati. Si, proprio così. È complicato ammettere che le nostre abitudini, soprattutto di pensiero, stanno diventando vecchie. È complicato accettare che dobbiamo essere noi ad avanzare verso loro e non pretendere che siano loro a tornare indietro verso noi. 

Noi, i ragazzi degli anni '80, con quel sorriso sempre stampato sul viso, noi non ci saremmo dovuti cadere! Noi, no. E invece eccoci qui a commentare, a lamentarci, a fare pensieri da cinquantenni. Ma com'è possibile, che proprio noi ...siamo diventati cinquantenni? Eppure, se facciamo i conti, tutto torna. Allora tanto vale ridere di noi, così, forse, si rimane un po' più giovani.

 

"Marco approda senza più indugiare nella stand-up comedy. – afferma la regista Tiziana Foschi -L'attore è per l'appunto in piedi sul palco e parla direttamente al pubblico abbattendo la consacrata quarta parete. In "neanche il tempo di piacersi" abbiamo voluto dare un'ambientazione e un tappeto narrativo tra le riflessioni e la satira sociale. 

C'è, in questo spettacolo, ancora un gusto per la teatralità e l'effetto scenico. Chi l'ha detto poi che la commedia si fa solo in un modo e la stand-up comedy solo in un altro? Marco non rinuncia alla sua formazione e affronta in modo del tutto personale lo stare sul palco. Si ride molto se posso tranquillizzare gli amanti del puro divago, e ci sono momenti teneri dove Marco mette a nudo tutta la sua fragilità e un sentirsi spesso inadeguato. Sono cinque anni che lavoro con questo artista: paziente e creativo, che mette con grande fiducia nelle mie mani l'immagine del suo modo di comunicare, dimostrando una grande sensibilità tutta al femminile, direi inaspettata."

 

Il titolo "Neanche il tempo di piacersi", allude a come ci si approccia con facilità sui social, senza corteggiamento, e alle incomprensioni che scaturiscono tra genitori e figli, tanto da non avere il tempo di piacersi.

 

Lo spettacolo sarà in scena al teatro della Cometa di Roma fino al primo marzo, per proseguire la tournée in tutta Italia. 

NEANCHE IL TEMPO DI PIACERSI 

al teatro della Cometa di Roma -via del Teatro Marcello, 4 – Roma 

da mercoledì 19 febbraio ore 21,00 fino al 1° marzo 

(da martedì a venerdì ore 21,00 – sabato ore 17,00 e ore 21,00 – domenica ore 17,00)



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