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Cinema e Teatro

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domenica 27 settembre 2020

Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli alla Whirlpool per le 4 Giornate di Napoli


Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli alla Whirlpool per le 4 Giornate di Napoli

Durante l'incontro verrà proiettato "Le quattro giornate di Napoli" di Nanni Loy (1962), un "monumento del cinema politico e sociale italiano".

Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli torna al fianco dei lavoratori della Whirlpool dopo quasi un anno dall'iniziativa che vide proprio la fabbrica, al centro di una delle vertenze più dure della storia del lavoro napoletana e italiana, ospitare alcuni degli appuntamenti della scorsa edizione della kermesse.

Domenica 27 settembre 2020 a partire dalle 9.30, invece, rappresentanti del Festival saranno a via Argine per partecipare alla rievocazione delle Quattro Giornate del 1943 che videro la città ribellarsi alla ferocia del nazifascismo e liberarsi prima dell'arrivo degli Alleati. L'evento si colloca nella programmazione di "Le Quattro Giornate di Napoli - La Resistenza e le Resistenze della libertà dal '43 ad oggi", ciclo di eventi organizzato e fortemente voluto dall'Assessorato alla Cultura di Napoli guidato da Eleonora De Majo.

"Sarà un momento emozionante - spiega il coordinatore del Festival Maurizio Del Bufalo - quello che vivremo insieme ai lavoratori, ai rappresentanti del Comune di Napoli e dell'ANPI. In un momento difficile e delicato come quello che stiamo vivendo, denso di incognite, speranze e minacce, la forza dei lavoratori napoletani che rivendicano la loro dignità è una luce nel tunnel che ci dà la forza di procedere verso i principi che hanno guidato la lotta di resistenza che ha portato alla nascita della nostra Costituzione".

Introdurrà l'incontro l'Assessore al Lavoro e alle Politiche sociali dell'amministrazione partenopea Monica Buonanno, da sempre in prima linea in questa battaglia. "La lotta di Whirlpool è la lotta della città di Napoli, una battaglia per il diritto al lavoro, una vertenza in cui gli operai e le operaie sono diventati simbolo della moderna resistenza. Fin dall primo giorno - spiega l'Assessore - è stato un nostro preciso dovere quello di sostenere vertenze come quella Whirlpool: in questa società di profitto, i diritti non possono essere un privilegio né tantomeno essere piegati a logiche di mercato. Gli uomini non sono attrezzi! Ed è per questo che sono particolarmente fiera di far parte di un'Amministrazione che ci ha messo la faccia dal primo minuto, non arretrando di un millimetro. Noi non abbassiamo la guardia, lotteremo per i diritti di ognuno".

Ad arricchire ulteriormente la mattinata, ci sarà la testimonianza in diretta del Presidente dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) on. Vincenzo Vita.

L'evento è anche una delle tappe di avvicinamento al prossimo Festival del Cinema dei Diritti Umani.

IL FESTIVAL 2020

Il titolo dell'edizione di quest'anno, "DIRITTI IN GINOCCHIO - Pandemia, sovranismi e nuove discriminazioni", è la conferma che la dodicesima edizione del Festival sarà dedicata alle conseguenze della pandemia da coronavirus sui Diritti Umani in ogni angolo del mondo. Le date in cui si terrà il Festival sono dal 17 al 28 novembre, mentre è ancora in fase di definizione come sarà organizzato.

Quattro le categorie in cui si articolerà il Festival: DOC, SHORT, YOUTH e CIAK MIGRACTION. Novità assoluta di questa edizione, CIAK MIGRACTION è destinata a opere realizzate da giovani autori migranti e a opere che contribuiscano a una narrazione positiva e reale delle migrazioni, delle seconde generazioni e delle condizioni di inclusione nel tessuto sociale dei Paesi europei.

Appuntamenti nelle carceri napoletane, riflessioni sui diritti costituzionali e sulle categorie sociali più fragili e due giornate memorabili sulle migrazioni con Mimmo Lucano e i promotori della nave umanitaria RESQ. Sono previsti collegamenti internazionali con paesi europei, asiatici e latino americani.
"Per mettere Napoli al centro del mondo, Capitale dei Diritti Umani".

(photo courtesy of Valentina Ersilia Matrascia, 2019)




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venerdì 18 settembre 2020

I grandi Teatri Privati Italiani (ATIP) hanno incontrato il Ministro Franceschini


Atip, la sigla che riunisce i grandi teatri privati italiani, ha incontrato ieri il Ministro Franceschini per un confronto serio e collaborativo, alla luce della schiacciante crisi causata dall'emergenza sanitaria in corso. Nata nel maggio scorso, l'ATIP - Associazione Teatri Italiani Privati - vede come nucleo fondatore 18 grandi Teatri Privati sparsi lungo tutta la Penisola che - da soli - sviluppano 28.632 posti a sedere; 2300 giornate di spettacolo dal vivo in una stagione; 2.5 milioni di biglietti venduti; 55 milioni di euro di incasso; 5,5 milioni di IVA sui biglietti. Numeri che dimostrano quanto lo spettacolo dal vivo svolto dai privati sia un'industria vitale per l'economia nazionale - con un impiego di risorse ben più imponente del Teatro Pubblico.

L' ATIP –Associazione Teatri Privati Italiani- incontra il Ministro Dario Franceschini

 

A pochi mesi dalla propria costituzione, l'Associazione Teatri Privati Italiani (ATIP) - che annovera nel proprio Consiglio Direttivo 18 tra i più grandi Teatri italiani sparsi lungo tutta la Penisola per un totale di oltre 28.000 posti a sedere- si è già distinta come interlocutore concreto, operativo e propositivo delle Istituzioni.

Dopo i diversi interventi pubblici e svariati proficui confronti con parlamentari e Commissioni, in cui ATIP ha manifestato la propria missione, l'Associazione di categoria presieduta da Massimo Romeo Piparo, è stata ricevuta personalmente dal Ministro Dario Franceschini nel favoloso Salone di Via del Collegio Romano per un confronto serio e collaborativo alla luce della schiacciante crisi causata dall'emergenza sanitaria in corso.

Confermato l'apprezzamento per quanto fin qui messo in campo dal Ministro per sostenere la categoria dei lavoratori dello Spettacolo dal vivo, l'ATIP ha espresso la propria preoccupazione per il prossimo futuro reso molto fosco e nebuloso dal protrarsi della pandemia e dalla diffusa incertezza che questa genera rispetto ad una ipotetica ripartenza nel breve periodo.

"Il Teatro Privato è, e deve restare, una risorsa fondamentale dello Spettacolo dal Vivo- ha sostenuto il Presidente dell'ATIP- ed è giunto il momento di dare al comparto il giusto riconoscimento come settore paritario e complementare al Teatro Pubblico e alla Musica leggera, arrivando perfino a riconsiderare il meccanismo stesso del FUS (Fondo unico per lo Spettacolo) regolato da una legge del 1985. Sarà fondamentale per dare un impulso decisivo al settore Privato - ha sottolineato ancora Piparo- l'estensione della legge per il Tax Credit già in vigore per il Cinema e l'Audiovisivo, anche allo Spettacolo dal vivo a gestione Privata."

Il Ministro Franceschini ha recepito e ricevuto il "decalogo programmatico" presentatogli da ATIP (qui di seguito e in allegato) e si è dimostrato molto disponibile ad aprire da questo momento in poi un confronto con la realtà del Teatro Privato rappresentato da ATIP per la "gestione" del prossimo futuro, indirizzando ogni reciproca risorsa alla ripartenza concreta del settore, cercando di offrire strumenti fiscali e piani di rilancio per occupazione, produzione e gestione dei Teatri e delle Imprese di Produzione Privati.

Sul tavolo da parte dei Teatri e delle Imprese di Produzione aderenti ad ATIP la promessa, in cambio di un adeguato ristoro delle perdite attraverso premianti strumenti fiscali, di produrre nella stagione 2020/2021 un minimo di 1000 giornate lavorative ciascuno.

Tra i dieci punti del programma ATIP risalta anche la richiesta di istituire un "Bonus Teatro" come fatto già per altri settori dell'economia, e figura la richiesta di un abbattimento dell'Iva sullo spettacolo dal vivo.

Argomenti quest'ultimi che senz'altro necessitano della convergenza di altri Ministeri, primo tra tutti quello dell'Economia.

 

Nata nel maggio scorso, l'ATIP - Associazione Teatri Italiani Privati vede come nucleo fondatore 18 grandi Teatri Privati sparsi lungo tutta la Penisola che - da soli - sviluppano 28.632 posti a sedere; 2300 giornate di spettacolo dal vivo in una stagione; 2.5 milioni di biglietti venduti; 55 milioni di euro di incasso; 5,5 milioni di IVA sui biglietti.

 

1. Ambra Jovinelli       Roma (800 posti)

2. Augusteo                  Napoli (1420 posti)

3. Celebrazioni                        Bologna (966)

4. Colosseo                 Torino (1503)

5. Creberg                    Bergamo (1526)

6. Degli Arcimboldi     Milano (2346)

7. Geox                          Padova (4500)

8. Europaditorium       Bologna (1348)

9. Lyrick                         Assisi (1000)

10. Manzoni                    Milano (850)

11. Metropolitan             Catania (1780)

12. Morato                       Brescia (1800)

13. Politeama                Genova (1054)

14. Quirino                      Roma (850)

15. Repower-Luna        Milano (1730)

16. Sistina                      Roma (1565)

17. Team                        Bari (2056)

18. Verdi/A. Pagliano    Firenze (1538)





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mercoledì 16 settembre 2020

Cinema, credito d'imposta e logo per produzioni di spot 100% made in Italy: ecco la proposta a sostegno del settore dell'Associazione Italiana Registi presto sul tavolo del Ministro Franceschini

Di seguito la proposta lanciata da Luca Lucini a nome dell'Associazione Italiana Registi su Genio & Impresa, il web magazine di Assolombarda, per tutelare il sofferente settore del cinema e degli audiovisivi: tax credit e logo di riconoscimento ad hoc per coloro che produrranno spot 100% made in italy in modo da valorizzare i talenti e il territorio del Bel Paese.

La proposta, che presto arriverà sul tavolo del Ministro Franceschini, per il regista significherebbe soprattutto "Avvalersi e valorizzare registi, attori, tecnici, musicisti e maestranze italiane che tutto il mondo ci invidia". 

 

CINEMA, CREDITO D'IMPOSTA E LOGO PER PRODUZIONI 100% MADE IN ITALY: SU GENIO & IMPRESA LA PROPOSTA A SOSTEGNO DEL SETTORE DEL REGISTA LUCINI (AIR 3)

 

Su "Genio & Impresa", il web magazine di Assolombarda, il regista Luca Lucini e il collega Nicolò Bravetta dell'Associazione Italiana Registi illustrano la loro iniziativa a favore della ripresa per il settore del cinema e dell'industria degli audiovisivi che presto arriverà sul tavolo del Ministro Franceschini. La parola d'ordine è Made in Italy: tax credit e logo di riconoscimento per coloro che produrranno direttamente in Italia in modo da valorizzare i talenti e il territorio del Bel Paese

 

"Per far ripartire il mondo della pubblicità e del cinema italiano dopo il Covid abbiamo pensato a un credito d'imposta per quelle aziende che sceglieranno di girare spot 100% italiani": è questa l'iniziativa pubblicata sul web magazine di Assolombarda Genio & Impresa (genioeimpresa .it) del regista Luca Lucini, autore di grandi successi cinematografici come "Tre metri sopra il cielo" e del film "L'impresa di servire l'Italia", realizzato in occasione dell'Assemblea Generale di Assolombarda 2019 con protagonisti gli attori Filippo Nigro e Giuseppe Cederna. Come spiega Lucini, sostenuto dal collega Nicolò Bravetta di AIR 3, l'Associazione Italiana Registi, produrre direttamente in Italia, oltre a valorizzare il talento degli attori, degli addetti e il territorio del Bel Paese, potrebbe rappresentare un punto fondamentale per la ripresa di un settore che, secondo i dati Nielsen, nel 2019 ha generato 7 miliardi di euro e che coinvolge 2mila imprese e 20mila addetti ai lavori costretti a fermarsi durante i tre mesi dell'emergenza sanitaria. Ma non è tutto. "L'idea è quella di creare una sorta di logo per poter premiare quei clienti pubblicitari e quelle produzioni che si avvarranno al 100% di tutta la filiera italiana per girare uno spot – spiegano i due registi – Al di là del logo di cui le aziende potranno fregiarsi e di un notevole ritorno di immagine per il sostegno all'Italia in questo momento così difficile vorremmo che ci fosse anche un beneficio fiscale, che fosse riconosciuto un tax credit come avviene nelle produzioni cinematografiche. Stiamo confrontandoci con la Confederazione Nazionale dell'Artigianato (CNA) e l'obiettivo è presentarla al Ministro Franceschini". "Con la fine delle restrizioni ci sono stati dei segnali di ripresa dal mondo del cinema – spiega Luca Lucini – Alcune delle produzioni bloccate sono ripartite con grandi danni economici, mentre i film che dovevano uscire nelle sale durante il periodo di lockdown andranno in coda alle nuove pellicole. Partendo dal presupposto che il 30% delle produzioni cinematografiche vanno all'estero a registrare perché risulta più economico e con meno burocrazia, un'inversione di tendenza vorrebbe dire avvalersi e valorizzare registi, attori, tecnici, musicisti e maestranze italiane che tutto il mondo ci invidia. Inoltre – concludono i due registi – L'iniziativa potrebbe rappresentare una grande possibilità di ripresa per il settore alberghiero e della ristorazione che sono stati tra i più colpiti dalla pandemia e una grande opportunità formativa per i giovani talenti costretti molto spesso ad andare all'estero per lavorare".

 

 




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domenica 13 settembre 2020

Grande successo di pubblico per il Festival Mascagni lanciato dalla città di Livorno nell’anno del 130° anniversario della prima di Cavalleria Rusticana

Grande successo di pubblico per il Festival Mascagni lanciato dalla città di Livorno nell'anno del 130° anniversario della prima di Cavalleria Rusticana

Questa sera, al Gala sulla Terrazza Mascagni, il Maestro Beatrice Venezi, gli artisti lirici Amarilli Nizza, Sonia Ganassi e Angelo Villari. Special guest come voce narrante, Luca Zingaretti 

Livorno, 11 settembre 2020: grande successo e risultati oltre le aspettative per le iniziative di lancio del Festival Internazionale Pietro Mascagni, che giunge oggi alla serata clou. Organizzato dall'Amministrazione comunale insieme alla Fondazione Teatro Città di Livorno "Carlo Goldoni" nel 130° anniversario della prima rappresentazione di Cavalleria Rusticana, il Festival ha vinto la sua scommessa in un anno difficile, ottenendo una grande partecipazione del pubblico, che ha preso parte agli eventi organizzati nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid in vigore. Anche l'attenzione internazionale è testimoniata dalle richieste di connessione dai Festival musicali prestigiosi.

Il Festival si appresta a diventare così un appuntamento di livello nazionale e internazionale in un'ottica pluriennale, in grado di unire note musicali e performance teatrali. Anche le istituzioni stanno riconoscendo l'importanza dell'iniziativa: al Gala di questa sera sarà presente Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo

Grande la soddisfazione del Sindaco Salvetti, felice di questo successo in un anno complicato. Ancora una volta il grande pubblico si è infatti innamorato sia di Livorno che di un suo grande figlio, Mascagni, dalla musica sanguigna, delicata e appassionata al tempo stesso. Come per la mostra di Amedeo Modigliani, organizzata con successo lo scorso anno, i riscontri positivi sono numerosi, e si uniscono alla consapevolezza che anche le sfide più complesse possono essere superate.

Il numero zero del Festival ha voluto essere un'anteprima di quello che la manifestazione diventerà nei prossimi anni e anche per Simone Lenzi, Assessore alla Cultura del Comune di Livorno, l'impegno sarà volto a continuare a trasmettere l'incredibile ricchezza della città, che ha un carattere autentico ed è straordinariamente creativa, sempre attenta al contemporaneo e allo spirito che lo attraversa.

Da un punto di vista musicale, il direttore artistico Marco Voleri ha sottolineato: "La scelta di puntare su una rassegna di alta caratura artistica per valorizzare e diffondere la produzione di Mascagni, un compositore che ha fatto e continua a fare la storia della musica nel mondo, si è confermata vincente. Nonostante i vincoli imposti dalla pandemia, il pubblico ha aderito con entusiasmo alle iniziative che abbiamo proposto, tant'è che spesso gli eventi sono andati esauriti. Per il Gala lirico, in particolare, tutti gli artisti, dal direttore d'orchestra Beatrice Venezi al soprano Amarilli Nizza, hanno sposato il progetto con entusiasmo; la partecipazione di un attore del calibro di Luca Zingaretti ci ha consentito di creare un fil rouge tra poetica musicale e attoriale". 

"Credo che l'istituzione di un Festival come questo sia un segnale importante per la città di Livorno e per il panorama musicale nazionale, oltre che un un'iniziativa coraggiosa considerando la contingenza", sottolinea Beatrice Venezi. "Sono molto felice di essere coinvolta nel battesimo di questa nuova realtà, da tempo auspicata per tributare i giusti onori ad un grande innovatore e sperimentatore come Mascagni".

Protagonisti del Concerto di Gala di questa sera saranno tre artisti lirici che calcano i principali palcoscenici del mondo: il soprano Amarilli Nizza, il mezzosoprano Sonia Ganassi e il tenore Angelo Villari. Sul podio Beatrice Venezi, direttore d'orchestra tra i più promettenti della sua generazione (scelta da Forbes come uno dei 100 giovani under 30 leader del futuro) che guiderà la prestigiosa Orchestra della Toscana. Accanto a loro l'attore Luca Zingaretti che sarà la voce narrante dell'evento, raccontando momenti ispirati ai personaggi delle opere mascagnane e dei suoi contemporanei su testi di Michele Santeramo.

 

La figura di Mascagni

Non solo Cavalleria rusticana. Pietro Mascagni (1863-1945) è un artista che ha segnato la storia della musica dalla fine dell'Ottocento alla seconda metà del Novecento. Un genio diventato celebre fin da giovane quando a 27 anni vinse il Concorso della casa editrice musicale Sonzogno trasformando in un'opera lirica la novella di Verga e scrivendo una pagina cruciale del verismo musicale italiano. Eppure Mascagni è per certi versi un genio "dimenticato", associato unicamente a Cavalleria rusticana (1890) che ancora entra a piene mani nei cartelloni lirici dei teatri di tutto il mondo. Il maestro di Livorno, dove nacque nel 1863 e dove ha iniziato la sua formazione musicale, è stato prolifico compositore, rinomato direttore d'orchestra, rappresentante dell'Italia in numerosi consessi musicali internazionali, sperimentatore di partiture per il cinema (per il quale scrisse la prima colonna sonora Rapsodia satanica, cosa di cui andò sempre particolarmente fiero). E poi amico di Puccini, intimo di D'Annunzio (un sodalizio da cui scaturì Parisina), legato da un rapporto personale con Papa Pio XII. È autore di 15 opere (fra cui L'Amico Fritz, Guglielmo Ratcliff, Iris, Lodoletta), l'operetta , partiture sinfoniche, numerosi lavori di musica sacra (fra cui la "Messa di Gloria"), e altre composizioni. Insomma, un artista da riscoprire.

  




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Al via l'anno accademico della STAP Brancaccio. Aperte le selezioni per il prossimo triennio dell'Accademia di recitazione diretta da Lorenzo Gioielli.

Aperte le selezioni per il prossimo triennio dell'Accademia di recitazione, drammaturgia e regia Stap Brancaccio diretta da Lorenzo Gioielli. Audizioni 15 settembre e 6 ottobre.

 

Sono aperte le selezioni per accedere al prossimo triennio dell'Accademia di recitazione, drammaturgia e regia Stap Brancaccio diretta da Lorenzo Gioielli. Le audizioni si terranno il 15 settembre e il 6 ottobre. L'Accademia, alla fine del triennio, rilascia l'attestato di qualifica professionale legalmente riconosciuto (ai sensi della L. R. 23/92 e L. 845/78).

Con l'intento di supportare la ripresa di un settore in grave difficoltà in quest'anno segnato dalla crisi economica indotta dal Covid-19, la STAP sente fortissima l'esigenza di ristabilire un contatto attraverso la cultura.

 

La Stap Brancaccio Accademia di recitazione, drammaturgia e regia nasce nel 2014 da un'idea del Direttore Artistico del Teatro Brancaccio e della Sala Umberto, Alessandro Longobardi, da sempre convinto dell'importanza della formazione dei giovani attori. Lorenzo Gioielli, attore, drammaturgo e regista romano, a cui è affidata la direzione artistica dell'Accademia e Rossella Marchi, organizzatrice teatrale e direttrice organizzativa della scuola, accolgono la sfida perseguendo l'obiettivo di formare artisti completi in grado di recitare, scrivere e dirigere un testo teatrale. A questo scopo rilanciano ogni anno l'assetto interno dell'Accademia arricchendola di nuove collaborazioni e mettendo in relazione gli Allievi con il mondo del lavoro. Durante l'anno gli Allievi si confrontano continuamente con un pubblico durante le prove aperte ed incontrano artisti di rilievo per workshop di approfondimento. L'Accademia Professionale Stap Brancaccio accoglie diciotto allievi l'anno, ha una durata triennale ed è rivolta a ragazze e ragazzi dai 18 ai 26 anni e persegue lo scopo di formare artisti utilizzando gli insegnamenti delle tre arti fondamentali del teatro: recitazione, drammaturgia e regia in una fusione senza soluzione di continuità. L'allievo viene condotto a farsi strumento e autore dell'evento teatrale: dalla lettura di un testo, alla sua interpretazione attraverso le fondamentali tecniche di recitazione e regia, comprendendo e creando strutture drammaturgiche e testi originali.

 

Possono partecipare alla selezione le ragazze e i ragazzi maggiorenni dai 18 ai 26 anni in possesso di diploma di scuola secondaria superiore. Nel caso di cittadini stranieri è necessaria una perfetta padronanza dell'italiano scritto e parlato.

Le iscrizioni potranno essere inviate all'indirizzo mail stap@teatrobrancaccio.it. La direzione invierà mail di risposta con giorno ed ora di convocazione per l'audizione che si terrà presso la sede dell'Accademia a Roma in Via di Acqua Bullicante 133 come dal calendario che verrà pubblicato e aggiornato sul sito.

I candidati selezionati dovranno obbligatoriamente presentarsi nel giorno e nell'ora di convocazione. CALENDARIO AUDIZIONI 

Tutte le informazioni relative all'Accademia Stap Brancaccio possono essere reperite sul sito www.stapbrancaccio.com

Chi intendesse iscriversi alle prove di selezione dovrà inviare il modulo di iscrizione (All. 1) compilato a macchina o in stampatello, corredato da una fotografia e da una lettera motivazionale. L'allegato 1 può essere scaricato QUI.

Le selezioni prevedono due prove:

–   Monologo a memoria a scelta del candidato.

– Un dialogo a memoria a scelta del candidato. Il candidato dovrà presentarsi con un partner (non è obbligatorio che il partner abbia la memoria della propria parte che potrà portare anche solo in lettura).

Alle selezioni il candidato dovrà presentarsi con un abbigliamento comodo e adeguato al lavoro fisico. L'inizio delle lezioni è previsto per il 3 novembre 2020.

Scarica il bando di ammissione👇 https://stapbrancaccio.com/bando-di-ammissione/

 

Ogni attività, si terrà nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale in materia di prevenzione dal Covid19.

 



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mercoledì 9 settembre 2020

Una diva a luci rosse, tra le dive del tappeto rosso: la pornostar Malena domani a Venezia alla mostra fotografica di Andrea Pattaro

Una diva a luci rosse, tra le dive del tappeto rosso: la pornostar Malena domani a Venezia alla mostra fotografica di Andrea Pattaro


Venezia, 09 settembre 2020 - Una diva d'eccezione è attesa domani sera alla Taverna la Fenice a Venezia, dove è in svolgimento la mostra fotografica "Le Dive" di Andrea Pattaro, che è dedicata alle più affascinanti Star del cinema che hanno solcato il red carpet di Venezia. Negli spazi del locale e tra i 12 scatti, realizzati dal 2010 ad oggi al Lido dal giornalista e fotografo, si aggira domani sera un'attrice che è abituata al colore rosso e non solo del tappeto: Milena Mastromarino, in arte Malena, astro italiano e femminile della cinematografia per adulti, nonché volto noto al grande pubblico della TV. La conturbante attrice a luci rosse di Gioia del Colle (Ba), già membro dell'assemblea nazionale del PD e naufraga dei reality, è stata scoperta nel 2016 dal celebre attore, produttore e regista internazionale di lungometraggi per adulti, l'italiano Rocco Siffredi, di cui è diventata musa e interprete prediletta. Malena è in visita a Venezia in occasione della 77esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica ed è attesa domani sera, giovedì 10 settembre, alla Taverna La Fenice (Campiello la Fenice, 1939 Venezia) per un cocktail d'autore e un dj-set, dedicato alle colonne sonore delle più celebri pellicole del grande schermo.



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