Wanted e Valmyn
Venerdì 22 Giugno H 20:00 E tu m |
Infoline: 06/57289551 - 06/5742872 - 06/5730544 |
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15 giugno 2018 - Prendersi cura è un istinto naturale. E cosa meglio del nido può rappresentare questa idea antica quanto il mondo?
Un grande nido iconico di 5 metri di diametro, alto quasi due, posizionato nel cortile delle OGR Officine Grandi Riparazioni, è il simbolo dell'evento spettacolo che il 21 giugno, alle 20:30, Intesa Sanpaolo dedica alla Città sul tema della protezione in ogni sua sfaccettatura. La serata è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito di grattacielointesapaolo, sezione news.
Gli ingredienti della serata realizzata in collaborazione con Filmmaster Events: un impianto scenico con una grande superficie di proiezione e un palco che ospiterà personaggi che arrivano da mondi diversi per raccontare, ognuno dal proprio punto di vista, cosa significa "prendersi cura" della bellezza, del futuro, di un gruppo vincente, del talento. Alessandro Cattelan condurrà la serata con la leggerezza che lo contraddistingue e l'obiettivo di mettere a proprio agio ospiti sul palco e pubblico in sala.
A dare il ritmo ci penseranno gli Street Clerks, band emersa dall'edizione 2013 di X Factor Italia, già al fianco di Cattelan nel suo show su SkyUno.
Una delle nuove promesse del panorama musicale, Valentina Parisse, punteggerà musicalmente il susseguirsi degli interventi con la sua voce avvolgente. L'italo-canadese proporrà una selezione di brani di cui è anche compositrice ed autrice.
Il format è pensato e costruito per avere il dinamismo dei programmi TV: contenuti diversi, sorprese e momenti di intrattenimento che 'tengono incollati' gli ospiti alla sedia per due ore di intrattenimento dal vivo.
Inizia Alessandro D'Avenia, che attraverso una "nuvola di parole" indagherà il senso più profondo del "prendersi cura", un atto di amore senza eguali. Da educatore offrirà il suo punto di vista rispetto alle dinamiche che caratterizzano le nuove generazioni.
Si prosegue con una donna di cultura, Serena Dandini, che traccerà un percorso al femminile attraverso le storie incredibili di donne che, con le loro azioni e con i loro pensieri, hanno "sparigliato le carte".
L'architetto Stefano Boeri tradurrà l'idea del nido in architettura, affinché abitare e benessere si incrocino nel modo di costruire e di ristrutturare.
Proteggere significa anche limitare il rischio. Lo racconterà uno sportivo che ogni giorno si prepara a valutarlo e ad affrontarlo nei minimi dettagli: il road bike freestyler Vittorio Brumotti, che presenterà al pubblico le sue ultime avventure da record sulle strade del mondo.
La capacità di proteggere ha molto a che vedere con il futuro delle nuove generazioni: Valeria Cagnina, classe 2001, ha costruito il primo robot a 11 anni. A 13 è stata la più giovane Digital Champion d'Italia. Oggi la giovane scienziata sogna di rivoluzionare l'insegnamento attraverso tecnologia e robotica.
Il mondo digitale ha introdotto un tema nuovo nella vita quotidiana, quello della protezione dei dati: la parola passa a Salvatore Aranzulla, che ha salvato milioni di persone dai dubbi più banali nell'utilizzo della tecnologia e dal senso di incapacità che ne può derivare.
Per chiudere, Max Gazzè e Alessandro Cattelan dialogheranno del talento, un dono che va ricercato, alimentato e infine protetto affinché possa generare bellezza ed energia condivisa. Gazzè, rappresentante di punta della canzone italiana d'autore, ripercorrerà il suo cammino artistico, fino all'attuale avventura musicale e personale con l'opera sinfonica Alchemaya. Nel finale l'artista, prossimo al nuovo tour, accompagnato dalla sua band, presenterà al pubblico le hit più rappresentative della sua carriera.
11 Giugno 2018 - Franco Trentalance, ex divo del cinema per adulti e volto noto al grande pubblico, arriva a giugno in libreria con il manuale "Seduzione Magnetica", pubblicato da edizioni Ultra.
Non si tratta di un decalogo di semplici consigli per flirtare, è un incoraggiante inno allo sviluppo personale: «In primis si rivolge agli uomini, che oggi hanno molto da perfezionare, in materia di seduzione. Ma anche le lettrici riusciranno a riconoscersi nelle pagine del manuale: spesso sorridendo, talvolta irritandosi» – anticipa l'attore bolognese – «il messaggio, rivolto a tutti gli uomini, è semplice e chiaro: impegnati, migliorati, piacerai e ti piacerai di più».
Franco Trentalance, classe 1967, dopo 445 film, 27 premi e 20 anni di carriera nell'intrattenimento per adulti, ha tradotto le proprie esperienze e passioni in efficaci strumenti di lavoro: «Sul palco di un teatro, come in un set a luci rosse o in una competizione sportiva, è sempre la mente ad essere fondamentale» – sottolinea l'autore, che è anche istruttore di tiro con l'arco – «Saper usare la concentrazione e gestire lo stress, sono tecniche necessarie: sia per scoccare una freccia, che per sedurre potenziali partner». Franco Trentalance, oltre ad aver pubblicato il quarto libro in quattro anni, come relatore e coach insegna a sviluppare attitudini e potenzialità in corsi e seminari aziendali ed è anche impegnato nella produzione di vini biologici, come il Sangiovese Superiore DOP dall'emblematico nome "Il Peccatore".
Domenica 10 giugno a Milano è stato possibile ascoltare, in anteprima e alla presenza dell'autore, le tecniche mentali per incrementare il proprio fascino e renderlo magnetico.
L'occasione è stata l'incontro pubblico: "La seduzione è un arte?", organizzato dalla prima edizione di Paratissima Milano Art&Photo Fair, un dialogo tra due speciali invitati alla kermesse in corso nel capoluogo meneghino: l'ex pornodivo Franco Trentalance e il curatore, scrittore, giornalista e critico d'arte, Luca Beatrice.
Stagione teatrale 2017 | 2018
Teatro Tor Bella Monaca
martedì 12 e mercoledì 13 giugno ore 20.30
di William Shakespeare
Spettacolo del V Corso triennale 2015/ 2018 di Fondamenta La Scuola dell'Attore
(traduzione di Nadia Fusini)
con Gaetano Carbone, Francesca Carocci, Eleonora Cimafonte, Sabrina D'Alonzo, Andrea D'Amico, Pier Francesco Di Consolo, Giuliana Di Dio, Federica Ferraro, Maria Lomurno, Chiara Lutri, Mariano Matrone, Veronika Miotto, Teresa Nardi, Felice Sibilano, Tiziano Taliani, Serena Tassan, Rita Tersigni, Cristian Zandonella.
regia di Graziano Piazza
costumi di Daniela Catone
coreografia di Paola Maffioletti
allestimento tecnico Simone Caredda
assistenti alla regia Serena Tozzi, Federico Lucidi, Vincenzo Iantorno
Sarà in scena al Teatro Tor Bella Monaca martedì 12 e mercoledì 13 giugno alle ore 20.30, LA COMMEDIA DEGLI ERRORI di William Shakespeare, spettacolo del V Corso triennale 2015/ 2018 di Fondamenta La Scuola dell'Attore.
Protagonisti: Gaetano Carbone, Francesca Carocci, Eleonora Cimafonte, Sabrina D'Alonzo, Andrea D'Amico, Pier Francesco Di Consolo, Giuliana Di Dio, Federica Ferraro, Maria Lomurno, Chiara Lutri, Mariano Matrone, Veronika Miotto, Teresa Nardi, Felice Sibilano, Tiziano Taliani, Serena Tassan, Rita Tersigni, Cristian Zandonella. Regia di Graziano Piazza.
ADRIANA: Passato è il tempo che senza bisogno di pregarti, spontaneamente, mi giuravi di non conoscere musica più dolce al tuo orecchio, né oggetto più grato alla tua vista, né tocco più grato al tatto, né cibo più gustoso al tuo palato, di quel che potevi ascoltare, vedere, sentire, ricevere da me. E ora, cos'è accaduto, cos'è accaduto, sposo mio, che tanto ti sei straniato da te stesso? Te stesso, dico: tu non riconosci più una parte di te, la miglior parte della parte migliore di te, che sempre unita e indivisa al tuo corpo e alla tua anima, più di ogni altra ti deve essere cara. Ah, non strapparti da me, resta unito alla tua sposa. Se tu gettassi in mare una piccola goccia, sarà più facile ritrovarla e riprenderla intatta che dividere te da me e io da te.
Atto II, seconda scena
Cade l'oliva, non cade la foglia
Alla stagione della cicala tutte le scuole -nel sollievo generale- chiudono. Fondamenta, che somiglia molto vagamente ad una scuola, vuole restare aperta. Compie dieci anni. Feste, no. Riflessioni, sì. Ci stanno, ci devono essere. La domanda radicale, scomoda, pericolosa è: la materialità del corpo-mente dell'Attore, la sua presenza, la sua relazione scenica con gli spettatori, la spontaneità rielaborata, la seconda natura si possono insegnare, si possono apprendere? Come? In quanto tempo? Una favola bella ha creato l'illusione che il percorso di apprendimento di un attore consista nell'incamerare orizzontalmente tutto quello che un gruppo di insegnanti specializzati si propongono di impartire secondo un metodo ed un programma prestabilito (materie, corsi, esami, diplomi). Tutti paradigmi, strutture formali e modi di pensare del positivistico ordinamento scolastico. Una scuola che si propone un insegnamento uguale per tutti sarà una scuola impersonale. La scuola d'arte è un tempo -approssimativo ma ragionevole- per maturare sotto il vetro della serra. Un ambiente organico non aggregato meccanicamente in vista solo dello spettacolo. E allora? Andare oltre la codificazione, oltre le forme che non ci appartengono più, verso un sapere individuale, informale e segreto. Associazioni e rituali personali che alimentino il dialogo muto che ognuno intrattiene con il sé che vive in esilio. Le forme non più imposte divengano esperienza del proprio esserci. La scuola come guru collettivo, un habitatdove non circolino indulgenze e grate parole, dove nessuno sembri aver voglia di insegnare qualcosa, dove la sprezzatura del maestro inviti a rubare. Di nascosto. Una didattica senza programma ma con un progetto: dialogare anche con il maestro che non c'è. Con il passato, con la Storia. Acquisire l'abilità stocastica di pesare ad occhio, discernere quello che può servire, dalla zavorra che andrà in chiglia, spigolando (spigolamento: reato penale ai sensi C.R art.626, n° 3) tra i precetti, le regole, i suggerimenti, le indicazioni, gli equivoci, le oscurità, le frizioni, gli scontri in un luogo che vive in un contesto temporale. Accanirsi soprattutto su ciò che si fa fatica a capire. Dove finisce la riva, dove comincia il mare? C'è di mezzo il vento, la marea, e magari la luna. Trasfigurarsi, mutare, maturare. Non c'è scuola al mondo che possa creare un attore, che crede di esserlo, ma non vuole diventarlo. I maestri non devono piacere: devono servire. Non sono compagni. Sono dei passeurs. Sono bagnini che sanno nuotare bene ma intanto insegnano a non affogare. In quale mare? Nel mar morto dell'ignoranza, della sciatteria, della presunzione, del narcisismo, della credenza -non popolare, ma borghese- che l'Arte sia materia per sensitivi tormentati, sentimentali ispirati, cuori incompresi. Quando invece l'Arte è dei puri, dei sinceri, degli osservatori, dei ragionevoli, dei volitivi, dei creatori. Ecco: in una dimensione non scolastica, quando la conoscenza verrà assorbita e adattata in profondità, la tecnica si incarnerà, cesserà di essere un problema, e verrà a galla, come un sughero, la domanda essenziale: che fare di questa tecnica, dove indirizzarla, che senso darle. Verrà il tempo della transizione, il tempo in cui allontanarsi dalla scuola -anche rinnegandola, tradendola- per ricordarne il savoir faire, i dettagli còlti e non capiti, le ombre, i teoremi oscuri che da rompicapo diverranno scioglilingua. Quello che il setaccio avrà conservato si chiamerà ethos. La chiave sarà nel sole, alla finestra (Ginsberg).
Una scuola per amica (Mogol/Battisti) che poche volte impara e troppo insegna? 0 -meglio- che qualche volta impara e a volte insegna?
Sono sicuro che le allieve e gli allievi che stasera incontrano Shakespeare e la sua Commedia degli errori sanno tutto questo: infatti hanno da tempo la valigia sotto il letto.
Ma le scarpe? Perché -si sa- dal primo passo dipende l'ultimo.
Giancarlo Sammartano
Lo spettacolo è una produzione di Fondamenta Teatro e Teatri di Francesco del Monaco e Cristiano Piscitelli, con la Direzione artistica di Giancarlo Sammartano e la Direzione organizzativa di Fulvio Ardone.
Fondamenta Teatro e Teatri è il progetto di Fondamenta La Scuola dell'Attore che favorisce il naturale passaggio dalla formazione alla professione.
Fondamenta Teatro e Teatri
e-mail: fondamentateatroeteatri@gmail.com
numero verde 800600828
Teatro Tor Bella Monaca - via Bruno Cirino | 00133, Roma
all'angolo di viale Duilio Cambellotti con via di Tor Bella Monaca - BIGLIETTI
intero 10,00 Euro - ridotto 8,00 Euro - giovani 7,00 Euro - prezzo speciale GIFT CARD 7,50 Euro
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