In “Anestesia totale” il giornalista da sempre schierato apertamente su posizioni di destra ma nemico dichiarato di Berlusconi, prova ad immaginare e ad esorcizzare il futuro prossimo venturo dell’Italia post berlusconiana. Travaglio con il suo inconfondibile stile, precisione, acuminata ironia e una solida memoria sui fatti degli ultimi sconcertanti anni della democrazia italiana, descrive un futuro possibile, ancora in bilico tra presente e passato contrassegnato da tangenti, impunite collusioni con la mafia, ricatti incrociati della politica, corruzione, starlette e veline, scandali sessuali, leggi ad personam e ripetuti attacchi alla Costituzione.
“Anestesia totale” fotografa, come un’impietosa istantanea, il vizio degli italiani, compiacenti con i potenti, cerca di scuoterli dal loro torpore, urla al Paese che non è più possibile essere complici e abituati allo scempio. Travaglio espone, analizza, sviscera come il più impietoso dei chirurghi alla ricerca dell’infezione e dei suoi sintomi, lasciando allo spettatore-paziente il compito risvegliare la propria coscienza e scoprire l’antidoto.
Nello spettacolo diretto da Stefania De Santis con le musiche dal vivo di Valentino Corvino, al fianco del giornalista partecipa l’attrice Isabella Ferrari impegnata – tra l’altro - a leggere riflessioni di Indro Montanelli.
Finalmente è finita, B. non c’è più. E questa è la buona notizia. Il dopo però si presenta impregnato delle sue scorie radioattive, che hanno contaminato cittadini e plasmato l’informazione. Una misteriosa epidemia che ha cloroformizzato e lobotomizzato un intero paese riducendolo all’anestesia totale. E proprio dall’analisi di queste macerie, dove è la lezione senza tempo di Indro Montanelli ad illuminare e ad ammonire, che si cerca di trovare la cura per un Paese in cui cittadini hanno perso logica, memoria, verità e solidarietà. Il virus è un sistema che imbavaglia i cittadini, ma comodo al potere di ogni colore. Chi vince prende tutto. Non governa, comanda. Il controllato controlla tutto, anche i controllori. Perché mai chi viene dopo dovrebbe smantellarlo?
Marco Travaglio vice direttore e cofondatore de Il Fatto Quotidiano e da alcuni anni fedele collaboratore di Michele Santoro come ospite fisso di Annozero, all’attività giornalistica unisce quella di scrittore. Tra i principali libri scritti a più mani con alcuni giornalisti d’inchiesta, vanno citati “Mani sporche” (con Barbacetto e Gomez), “Se li conosci li eviti” (con Gomez), “Italia Annovero” (con Vauro e B. Borromeo), “Bavaglio e Papi” (con Gomez e Lillo), tutti editi da Chiarelettere. Ancora con Peter Gomez scrive “Regime”, apparso nel 2004 nella collana Bur Rizzoli. Con le edizioni Il Saggiatore esce nel 2006 “La scomparsa dei fatti” sulla situazione in cui versa l’informazione in Italia. Per Editori Riuniti ha pubblicato una nuova edizione de “L’odore dei soldi” (con E. Veltri). Nel 2007, su invito di Promo Music, ha deciso di portare in scena “Promemoria, 15 anni di storia d’Italia ai confini della realtà” dove ripercorre le vicende della seconda repubblica da Mani Pulite ad oggi.
Nell’attesa della serata del 26 agosto, la prevendita va avanti a gran ritmo e i biglietti si possono acquistare presso i circuiti nazionali e regionali www.ticketone.it – www.boxofficesardegna.it - www.greenticket.it - www.boxol.it
Cagliari: Box Office, Viale R. Margherita 43, Tel. 070 657428;
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