Avete mai voluto essere invisibili? Vi siete mai domandati di cosa muoiano gli animali selvatici? Avete mai pensato a come sarebbe andata la semifinale di coppa del mondo Italia-Polonia del 1982 se Boniek non si fosse fatto squalificare?
In scena un uomo col dono dell'invisibilità e un bambino che cerca di rimettere a posto i pezzi dell'ultima estate della sua infanzia. In un unico corpo si anima una storia così assurda che forse è proprio vera.
Siamo all'inizio degli anni 80 e dentro le dinamiche di una
strana famiglia. Ma siamo anche al di fuori del tempo e dello spazio,
nei luoghi dove solo l'uomo invisibile può addentrarsi.
Interprete Lino Guanciale
Nato nel 1979 ad Avezzano (L'Aquila), nel 2003 si diploma presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, dove ottiene il Premio Gassman come miglior allievo degli ultimi dieci anni. Subito dopo il diploma inizia a lavorare in teatro, prima con Gigi Proietti (Romeo e Giulietta, spettacolo inaugurale del Globe Theatre di Roma), poi con Claudio Longhi (Il Matrimonio di Figaro, La solitudine dei campi di cotone, Sallinger, Prendi un piccolo fatto vero) e Franco Branciaroli (tra gli altri spettacoli: La peste, Cos'è l'amore, Lo zio), collaborando con alcuni tra i più importanti nomi del palcoscenico italiano, da Luca Ronconi (Atti di guerra) a Walter Le Moli (Gli incostanti, Antigone), da Massimo Popolizio (Ploutos, o della ricchezza) a Michele Placido, che dopo averlo diretto in Fontamara gli affida il ruolo di Nunzio nel film Vallanzasca – Gli angeli del male.
Al lavoro in teatro affianca dal 2005 l'attività di insegnamento e divulgazione scientifico-teatrale negli istituti scolastici medi superiori e nelle Università (è nel corpo docenti dello IUAV di Venezia per il corso di Arti Visive).
Al cinema esordisce nel 2008, interpretando Wolfgang Amadeus Mozart in Io, Don Giovanni di Carlos Saura, cui segue La prima linea di Renato De Maria.
Nel 2011, oltre al citato Vallanzasca di Placido, è nel cast dei film Il gioiellino di Andrea Molaioli, Il sesso aggiunto di Francesco Antonio Castaldo, Il mio domani di Marina Spada, e della fiction Il segreto dell'acqua di Renato De Maria.
In teatro è tra i protagonisti di La resistibile ascesa di Arturo UI di Bertolt Brecht, regia di Claudio Longhi, Premio dell'Associazione Nazionale Critici Teatrali come Migliore spettacolo dell'anno e in tournée da novembre dopo il grande successo della scorsa stagione.
Prossimamente sarà al cinema con Il volto di un'altra di Pappi Corsicato, Nero Fiddled (ex The Bop Decameron) di Woody Allen e La scoperta dell'alba di Susanna Nicchiarelli; e in televisione nella fiction Una grande famiglia diretta da Riccardo Milani.
Regia e Testo Francesca Staasch
Diplomata in Art and Technique of Film-Making alla London Film School nel 1997 – studia con Robert McKee, Ken Dancyger, Stefano Benni, Abbas Kiarostami, è stata artista residente a La Cité Internationale Des Arts anno 2000/2001, ha partecipato alla prima edizione del Talent Campus della Berlinale nel 2003.
Ha al suo attivo 29 regie di spettacoli teatrali e performance, partecipando a rassegne tra cui Garofano Verde (2011) Todi Arte Festival (2004/2006), Quartieri dell'Arte (2004, 2006, 2007), Outis Trame d'Autore (2007), L.E.T. Liberi Esperimenti Teatrali(2004,2005,2011), Stalker Teatro-Nuove Sensazioni 2008.
Ha scritto e diretto 15 corti di fiction, qualche pilota televisivo e una decina di videoclip musicali. Con Skin Trade, di cui è socia fondatrice insieme a Sara Rosato, ha curato svariati progetti performativi contaminando teatro radio musica e video.
È in preparazione con la Blue Film del suo primo lungometraggio "Happy Days Motel" la cui sceneggiatura, scritta con Daniele Malavolta, ha ottenuto nel 2009 la menzione speciale al Sonar Script concorso nazionale di sceneggiature ed è arrivata finalista al RIFF Rome Independent Film Festival concorso sceneggiature di lungometraggi.
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