Simona D'Angelo e Mario Scaletta
Tel. 06.3223634
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Lunedì 2 febbraio 2009, Teatro Galleria Toledo di Napoli
Max Manfredi in concerto
Fa tappa anche a Napoli il tour "Luna persa"dell'artista genovese, fra i musicisti ed autori italiani di maggior talento e personalità
Saranno gli spazi del prestigioso Teatro Galleria Toledo di Napoli ad ospitare, lunedì 2 febbraio 2009 alle ore 21.30, la tappa partenopea del tour di Max Manfredi, che prende il titolo dal suo ultimo lavoro discografico, Luna persa.
L'artista genovese sarà a Napoli già da domenica 1 febbraio, ospite, in anteprima, del live set di Giovanni Block e la sua band, che si esibirà al Kestè Napoli (Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, di fronte Istituto Orientale).
Il concerto di Max Manfredi inaugura un nuovo progetto che sancisce la nascita di Klab, (Kestè laboratories), laboratorio di produzione e formazione, artistica e culturale, che unisce, sotto un'unica sigla, le già attive cooperative Woodstock e Fatika, l'associazione Arteteka ed il Kestè.
Kestè a zonzo per la città è il titolo di quest'originale programma itinerante, che proporrà, in vari luoghi della città, concerti inediti ed eventi artistici, fuori dai canonici spazi del Kestè.
Max Manfredi è artista di grande personalità e dal culto sempre più ampio. La sua particolare sensibilità nel percepire e leggere la realtà lo porta a risultati espressivi che fanno di lui un autore del tutto originale. I testi, emozionanti ed ironici, spesso folgoranti; le musiche ora riflessive, ora trascinanti, suggestive sempre. Più dei numerosi – e prestigiosi – premi ricevuti (Premio Tenco e Premio Città di Recanati fra i più importanti; ultimi, in ordine di tempo: Premio Lunezia, Premio Lo Cascio e Premio M.E.I.), valgono a presentarlo le sue canzoni.
Fra i tanti estimatori, lo stesso De André (che lo definì "il più bravo" parlando di cantautori italiani), Roberto Vecchioni (che ne ha recentemente parlato come di "un capostipite, uno che non posso nemmeno limitare con il termine di cantautore: è un intellettuale"), Gianni Mura (che, su "Repubblica", lo ha inserito fra i cento personaggi italiani del 2008).
Il suo nuovo album, Luna persa (pubblicato da Ala Bianca Group e distribuito da Warner), è considerato dalla critica e da una fetta sempre più consistente di pubblico come uno dei più importanti dischi italiani dell'ultimo periodo. Come bonus track compare La fiera della Maddalena, cantata con Fabrizio De André, mentre il brano L'ora del dilettante è stato la sigla del Mei 2008 (Meeting etichette indipendenti) di Faenza.
Il disco, il tour ed i crescenti riscontri di pubblico confermano Max Manfredi come uno dei musicisti ed autori italiani di maggior valore e personalità.
Sul palco della Galleria Toledo, Max Manfredi (voce e chitarra) sarà accompagnato dalla Staffa: Fabrizio Ugas (chitarre), Matteo Nahum (chitarra, boukuky, glockenspiel), Federico Bagnasco (contrabbasso), Marco Spiccio (pianoforte).
In occasione della tappa partenopea Manfredi avrà due ospiti con cui condividerà alcuni momenti del concerto: il musicista Giovanni Block e la cantante Brunella Selo.
Max Manfredi in concerto
Napoli, Teatro Galleria Toledo – lunedì 2 febbraio 2009
Info e prevendite ai numeri 0815513984 (Kestè), 081425824, 081425037 (Galleria Toledo)
Inizio del concerto ore 21.30, ingresso euro 10
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Ufficio stampa
Raimondo Adamo
Tel 0815635821 mob 3487569222
PRINCESE
Diario di bordo. Memorie di teatro e carcere: sezione femminile
Una narrazione teatrale di Donatella Massimilla
Con Gilberta Crispino, Donatella Massimilla, Francesca Romana Nascè
Accompagnata dalle canzoni di Fabrizio De Andrè eseguite da Juri Aparo
Installazione video Fabio Giorgetti (Blowaz.net)
Una storia di Princese, di donne segnate dalla droga, donne immigrate, madri di famiglie mafiose...donne che attraverso il teatro si ri-conoscono, da Le Serve di Genet a Victoria Station di Harold Pinter, rivivendo sulla scena frammenti di vita, memorie di teatro, speranze di futuro...
Dopo essere stato presentato alle donne del carcere di San Vittore e alla rassegna Dieci Palchi per Fabrizio De Andrè a Osnago,"PRINCESE" arriva a Roma in una versione studiata ad hoc per il piccolo spazio dell'Accento Teatro, dal 5 all'8 febbraio.
Una versione da camera che racconta l'incontro tra il teatro e le donne recluse con la consapevolezza e l'onestà di chi ha lavorato in molte carceri italiane ed europee da San Vittore a Rebibbia, da Berlino a Barcellona.
La regista Donatella Massimilla, insieme alle attrici Gilberta Crispino e Francesca Romana Nascè, riscrive per la scena un "Diario di bordo" intenso e insolito, accompagnato alla chitarra dalle canzoni di Faber, eseguite da Juri Aparo, e dalle immagini di repertorio di anni di lavoro teatrale recluso.
Una narrazione che viaggia sul filo dei personaggi imperfetti di De Andrè, grazie a quei versi che più di altri sono ancora oggi in grado di raccontare solitudini, rifiuti, marginalità e "quell'amore per l'amore" (Dori Ghezzi) che vive nei grandi dolori e nelle grandi assenze.
Il Centro Europeo Teatro e Carcere sta realizzando il progetto europeo Movable Barres, che promuove la musica e la danza nelle carceri d'Europa. E proprio a Milano, durante il Lombardia Edge Festival 2008, con il Patrocinio della Fondazione De Andrè, insieme al gruppo della Trasgressione, Donatella Massimilla e Juri Aparo (psicologo del carcere di San Vittore e interprete raffinato del cantautore genovese) hanno iniziato, con i detenuti delle carceri milanesi, un nuovo percorso artistico all'insegna dell'autodrammaturgia e dei testi poetici di De Andrè come materia di nuova creazione musicale e teatrale che proseguirà in un viaggio a più tappe a Roma e in Europa.
Accento Teatro, Via Gustavo Bianchi 12/A (Testaccio) Roma
Dal 5 all' 8 febbraio h 21.00
Biglietto unico 10,00 euro
Per info e prenotazioni 06.57.28.98.12
Ufficio Stampa: Marta Volterra, 340.96.900.12, marta.volterra@gmail.com
dal 4 all' 8 febbraio 2009, ore 21.00
TEATRO FURIO CAMILLO
Via Camilla 44 Roma
L'ACCADEMIA NAZIONALE DI ARTE DRAMMATICA SILVIO D'AMICO
presenta
FARI NELLA NEBBIA
testo e regia di Vincenzo Manna
con gli attori dell'Accademia Nazionale
d'Arte Drammatica SILVIO D'AMICO
Gabriele Bajo, Silvia Benvenuto, Federico Brugnone, Dune Medros,
Daniele Parisi, Sofia Pulvirenti, Giorgio Regali, Barbara Ronchi, Andrea Vellotti
luci Camilla Piccioni
oggetti di scena Bruno Buonincontri
costumi Giulia Della Valle
foto Paolo Sasso
documentazione video Marco Giallonardi
grafica Francesco Chiacchio e Nexine
una produzione Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico
Nella nebbia si è liberi ma è la libertà di chi si trova nella nebbia. Possiamo vedere ad una decina di metri di distanza, possiamo guardare gli alberi sulla strada lungo cui camminiamo, o vedere i passanti e reagire alle loro mosse, evitare di urtare qualcuno, accorgerci in tempo di una buca, ma difficilmente possiamo vedere l'incrocio un po' più avanti, o l'auto che si trova ancora a un centinaio di metri e che si avvicina a tutta velocità. (Zygmunt Bauman)
Fausto e Margherita si incontrano nella nebbia nello spettacolo scritto e diretto dal trentenne Vincenzo Manna. Sono due "Fari nella nebbia" in un mondo che conserva solo foschia, polvere e gesso di un vissuto passato senza riuscire a lasciare importanti tracce, né un forte segno di memoria. In un contesto di degrado e di abbandono i due protagonisti brillano, usano un linguaggio lirico e risultano essere i personaggi più umani in un ambito di figure senza memoria e senza poesia. Solo ai due infatti è riservato un linguaggio poetico in un spettacolo che propone anche canzoni originali.
Il contesto è la periferia sperduta di una qualsiasi metropoli europea. Il protagonista è un uomo qualunque che cerca per anni una donna qualunque: a separarli, a perderli la nebbia e una notte che sembra non voler finire mai.
In scena nove attori in uno spazio vuoto sulle tracce di quel che rimane del mito di Faust; gli oggetti di scena sono costruiti con materiali di scarto (latta, cenere, legno, vernice, plastica) che evocano un mondo imbarbarito, ai margini della civiltà, una sorta di mondo alla fine del mondo dove uomini e cose sono ormai sullo stesso piano, avvicinati da un comune destino: quello di non lasciare più traccia, quello di apparire ormai inevitabilmente dimenticati. Da lontano, come una eco remota, la città. Dalla periferia la città lontana fa intuire la sua esistenza senza riuscire a tramandare alcuna memoria, senza riuscire a far arrivare niente e nessuno.
Vincenzo Manna formatosi presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" di Roma, unisce nella sua attività il lavoro di attore (Leo Bassi, Robert Pacitti, Bruce Myers) a quello di regista e drammaturgo: collabora dal 2005 con M. Zuhnin, videoartista russo, sodalizio suggellato da We are talking about music, apertura della 37ª Biennale di Venezia diretta da Romeo Castellucci e Spartacus, presentato nell'autunno 2008 al Centre on Stratsnoy di Mosca. Fonda nel 2007 la compagnia Cassepipe, caratterizzata da un lavoro incentrato sulla scrittura e sulla ricerca drammaturgica e sullo studio delle possibilità del linguaggio teatrale.
Cassepipe è una compagnia formatasi presso l' Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" di Roma e riunisce attori, registi e drammaturghi che iniziano la loro collaborazione in occasione della messa in scena di uno studio su Misura per Misura (2007) di W. Shakespeare.
E' una compagnia di recentissima formazione, ma che si è già impegnata in importanti messe in scena: oltre a Misura per Misura, Cassepipe ha presentato La storia di Ronaldo pagliaccio del Mc Donald's (2007) di R. Garcia, l'adattamento teatrale del Viaggio al termine della notte (2008) di V. Manna dall'omonimo romanzo di L. Ferdinand Céline, i Monologhi senza lieto fine. I. Il commesso (2008) di V. Manna, il primo di una serie di testi dedicati al genere del monologo e La porta (2008) di V. Manna, prima produzione ufficiale della compagnia, spettacolo vincitore dell'Area Festival 2008, selezione ufficiale al PlayArtArezzo 2008.
TEATRO FURIO CAMILLO Via Camilla 44 Roma
ingresso libero con prenotazione e obbligo di tessera associativa valida per tutto il 2009 (2 euro)
06.97616026 e 06.7804476
UFFICIO STAMPA 369gradi centro diffusione cultura contemporanea
Viale dei Quattro Venti 247 00152 Roma
Carla Romana Antolini mob. +39 3939929813
Benedetta Boggio mob. +39 3332062996
Sul palco del Teatro delle Balate, dal 4 all'8 febbraio 2009, le attrici Maria Rosaria Russo e Antonella Longhitano tornano a vestire i panni di madre e figlia, in una riflessione su come la società di oggi affronta il disagio mentale che risponde non solo all'esigenza di guardare in faccia una realtà molto cruda, che spesso nei contesti metropolitani mostra le espressioni più drammatiche, ma anche, soprattutto dopo la legge 180, alla necessità di verificare, a distanza di alcuni anni, quali sono gli effetti prodotti dalla riforma sanitaria nel settore della psichiatria e l'intervento di cura per alcune particolari categorie di persone con disagio psichico, i cosiddetti: "persi di vista".
Uno spettacolo non certo semplice, vista la complessità dell'opera che scende nel profondo dell'anima di una madre e di una figlia alle prese con rancori, rivendicazioni e atroci dubbi che dilaniano l'anima delle protagoniste. Un tema con uno sfondo sempre attuale, quello dello scontro generazionale, che ha già riscosso consenso dalla critica e dal pubblico nella prima nazionale andata in scena il 24 maggio 2008 presso il Teatro dell'Accademia di Catania.
Grazie alla regia di Francesco Mazzullo, lo spettacolo rientra a pieno nello stile grotowskiano.
dal 3 febbraio al 1° marzo 2009
Noctivagus Produzioni Teatrali - Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia presentano
in
I DUE GEMELLI VENEZIANI
di Carlo Goldoni
costumi Elena Mannini
scene Pier Paolo Bisleri
ideazione luci Sergio Rossi
regia Antonio Calenda
Massimo Dapporto interpreta il duplice ruolo di Tonino e Zanetto ne "I due gemelli veneziani" di Carlo Goldoni, diretto da Antonio Calenda. Capolavoro della comicità e della scrittura scenica, il testo offre al protagonista un banco di prova eccezionale, pari a pochi nella storia del teatro. Lo spettacolo – che fa omaggio al genio goldoniano nel trecentesimo della nascita – è la nuova produzione di Noctivagus e del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e ha debuttato al Politeama Rossetti di Trieste in prima nazionale il 16 novembre 2007.
"I due gemelli veneziani", vero capolavoro della scrittura comica, s'incentra sull'incanto del gioco teatrale dei simili e degli opposti, portato a livelli altissimi da un Goldoni ormai pienamente padrone delle tecniche della drammaturgia settecentesca e della sapienza scenica di chi il teatro lo scrive, ma sa anche "farlo", di chi impone agli attori una parte, ma solo dopo averla costruita sulle loro personali potenzialità e inclinazioni. Ne risulta una commedia che, dall'esordio nel 1747 ad oggi, non ha smesso di sorprendere e divertire e sembra immune al peso del tempo.
"I due gemelli veneziani" coniuga con sapienza ed equilibrio studio dei caratteri e virtuosismo comico, e contestualmente si lascia percorrere da insolite inquietudini grottesche (non sottovalutiamo l'innovazione della descrizione della morte in scena che Goldoni inserisce nell'ultima parte della commedia) e adombra, forse con qualche malinconia nella conclusione, l'imminente avvento del mondo borghese con i suoi livori e le sue concrete preoccupazioni a cui, purtroppo, il gioioso gioco di scambi e travestimenti è destinato a cedere il passo.
«I due libri su' quali ho più meditato, e di cui non mi pentirò mai di essermi servito, furono il Mondo e il Teatro» scrisse Carlo Goldoni: ne "I due gemelli veneziani" c'è tutto un mondo di sentimenti, inquietudini, emozioni e umanissime rivalità e tutto il "ludus" del teatro (fatto di equivoci, frenesie, mascheramenti, malintesi) che il grande autore veneziano usava con tanta destrezza. E sebbene il plot abbia radici lontane (nell'antica tradizione latina, nelle commedie plautine e terenziane quali i "Simillimi" o i "Maenechmi") il genio goldoniano riesce a donargli in un soffio l'universalità.
Su questo terreno si muove Antonio Calenda - concertatore di un allestimento in equilibrio tra realismo e fantasia – dirigendo un cast che saprà armonizzare sensibilità di analisi e virtuosismo interpretativo.
Di assoluta centralità il ruolo del titolo che Goldoni scrisse nell'intento di mettere in luce le doti del Pantalone Cesare d'Arbes: «Per meglio consolidare la sua fama – scrive infatti l'autore nei "Mémoires" – bisognava farlo brillare a viso scoperto; era quello il mio disegno, il mio principale scopo. [...] Io lavoravo per lui a una commedia intitolata "I due gemelli veneziani". Avevo avuto abbastanza tempo e modo per esaminare i vari caratteri personali dei miei attori. In D'Arbes avevo notato due movimenti opposti e soliti nel suo aspetto e nel suo giuoco. A volte era l'uomo di mondo più ridente, brillante e vivace; a volte assumeva l'aria, i tratti, i discorsi d'un sempliciotto, d'un balordo: e quei mutamenti accadevano in lui naturalmente, senza che ci pensasse. Tale scoperta mi suggerì l'idea di farlo comparire sotto quei due aspetti nello stesso lavoro».
E questo sarà il compito a cui è atteso uno degli attori più versatili e completi che oggi vanta la scena italiana, l'ottimo Massimo Dapporto. Maturo nell'espressività, darà vita al paradosso di Zanetto e Tonino, giostrandosi fra i loro opposti caratteri e sintetizzando in un unico corpo il ruolo di antagonista e protagonista, comico e spalla. Accanto a lui si muoverà un nutrito cast di attori di consolidata esperienza.
Per informazioni e prenotazioni biglietteria del teatro tel. 06/6794585 (ore 10/19 - lunedì riposo)
inizio spettacoli serali ore 20.45
repliche pomeridiane ore 16.45: mercoledì 4/2; domenica 8/2; giovedì 12/2; domenica 15/2; giovedì 19/2; domenica 22/2; giovedì 26/2; domenica 1/3.
replica ore 19.00: mercoledì 11 febbraio; mercoledì 18/2; mercoledì 25 febbraio.
Ufficio stampa Compagnis SVS – Silvia Signorelli 338.9918303 Viola Sbragia 335.8369150
ETI Ufficio Stampa Silvia Taranta, Bianca Vellella 06/44013239.258
MASSIMILIANO PIRONTI
PROTAGONISTA DI
"PETER PAN IL MUSICAL"
GRAN TEATRO ROMA
DALL'11 AL 15 FEBBRAIO
Il musical italiano ha trovato il suo nuovo talento: è Massimiliano Pironti, il protagonista di PETER PAN.
Attore, ballerino, cantante, Pironti riempie la scena con la sua energia, coinvolgendo non solo i bambini (che lo guardano increduli mentre vola sul pubblico) ma anche gli adulti che – almeno in quelle due ore e mezza – dimenticano i problemi e si fanno trascinare dalla magia della storia!
Campione di incassi nelle passate edizioni, dal 13 novembre è in tour nei principali teatri italiani, dove sta registrando sempre il tutto esaurito.
Il pubblico entusiasta, i critici e gli addetti ai lavori hanno ormai dimenticato il precedente protagonista. Peter Pan è Massimiliano Pironti! Vestito di verde, con i capelli arruffati e accompagnato dalla fedele Trilly, Peter Pan ci porta sull'Isola che Non C'è dimostrandoci che esiste davvero e che è popolata di indiani "pericolosi", di bambini sperduti, di sogni, di fate e di pirati disposti a tutto pur di prendere il sopravvento.
A rendere tutto ancora più magico il ritmo delle musiche di cui è autore Edoardo Bennato. E allora diventa impossibile non cantare tutti insieme "Viva la Mamma", "L'Isola che non c'è", "Ogni favola è un gioco", "Sono solo canzonette", "Che paura che fa Capitan Unicno"…
Al fianco di Massimiliano (Peter Pan) ci sono Nicolas Tenerani (Capitan Uncino), Marta Rossi (Wendy), con la partecipazione straordinaria di Ugo Conti (Spugna).
Regia di Maurizio Colombi.
Supervisione musicale di Luca Jurman.
Musiche di Edoardo Bennato.
Dall'11 al 15 febbraio il musical sarà in scena al Gran Teatro di Roma.
Disponibili foto ed ulteriori informazioni
Ufficio Stampa
Angela Iantosca
http://www.massimilianopironti.com/
http://www.peterpanilmusical.com/
iantoscaangela@gmail.com
Cell 3381065420
Comunicato stampa
Alessandro Lendvai per Suite srl
in collaborazione con Associazione Culturale “Vale un Perù”
Presenta
L’occasione d’oro
di
Alan Bennett
Regia
Antonella Civale
Con
Antonella Civale
Dal 27 gennaio al 1 febbraio 2009
Ore 21 Domenica ore 19 –durata 55’
Prezzi: intero E 12, ridotto E 10, CRAL E 5
Teatro Argot Studio
Via Natale del Grande, 27 Roma
06 5898111
Info e prenotazioni Simone Nebbia 339 8886571
Sinossi
Lesley è in casa, sola, circa una settimana dopo aver terminato le riprese del film più importante della sua vita di attrice. Il regista le ha detto che diventerà “piuttosto famosa” e, dal momento che lei stessa si ritiene “una professionista fino alla punta dei capelli”, è chiaro che qualcuno la chiamerà da un momento all’altro. Ma il telefono non squilla. E, per non farsi divorare da questo silenzio insopportabile, Lesley sceglie di rifugiarsi nel ricordo della bella esperienza vissuta, fino a riviverla parola per parola, in una carrellata in cui le persone che hanno lavorato con lei prendono forma con le loro voci e posture: l’addetto alle luci Patata, il tuttofare Simon, il costumista Scott, l’aiuto-regista Nigel, il macchinista Terry, l’addetto agli animali Kenny, il suo collega (pessimo attore) e infine il regista Gunther. Disgraziatamente Il telefono continua a tacere e, quando la favola finisce, Lesley è costretta ad affrontare il presente vero, fatto di una spaventosa solitudine e di miseria, colmato solo da speranze improbabili e illusioni che si auto-alimentano.
Scritto alla fine degli anni ‘80 per la televisione, il monologo “L’occasione d’oro” è una testimonianza della bravura tragicomica di Alan Bennett, un autore che si è sempre dimostrato molto sensibile alla necessità che spesso abbiamo di costruirci una realtà parallela in cui sopravvivere. Molti dei suoi personaggi non riescono – perché non possono? perché non vogliono?- a vedere la realtà per quella che è, eppure è difficile biasimarli perché conservano una loro logica, una loro integrità, una specie di candore interno. Anche Lesley si chiude in questo circolo vizioso che finisce per essere la sua linfa vitale, al punto che non sembra possibile una via di fuga.
Domani ricomincerà inesorabilmente uguale a ieri.
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Teatro Agorà - Roma
dal 27 gennaio all'8 febbraio 2009
Compagnia dei terrazzi di Ada
MOLTO RUMORE PER NULLA
Di William Shakespeare
Regia di Anna Rita Luongo
con
Rocco Ditella, Anna Rita Luongo, Ermanno Manzetti, Massimiliano Oliva, Claudia Giovannercole, Filippo Dini, Toni Brundu, Pina Burelli, Beatrice De Angelis, Tiziano Perrotta, Federico Melchionna, Marco Lentini, Rosaria D'Amato
aiuto regia Eleonora Muggiano, Chiara Di Ianni
Dal 27 gennaio all'8 febbraio 2009 al Teatro Agorà di Roma la Compagnia dei Terrazzi di Ada porta in scena "Molto rumore per nulla" di William Shakespeare, regia di Anna Rita Luongo.
Lo spettacolo ha il patrocinio della Provincia di Roma, dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e dell'Assessorato alla cultura, sport e spettacolo della Regione Lazio
Dopo il successo ottenuto nelle quattro precedenti stagioni teatrali con la quadrilogia degli elementi ("Tutte le cose sono acqua", "Angeli carezze d'aria", "Terra... Madre", "Prometeo ai fuochi di Beltane") la Compagnia dei Terrazzi di Ada, quest'anno porta in scena "Molto Rumore per Nulla" di William Shakespeare ambientata non all'epoca elisabettiana, ma nella Messina dell'800 "ciò - spiega la regista Anna Rita Luongo - per dimostrare che le opere di quest'autore sono attuali e funzionano sempre anche se inserite in periodi storici differenti da quello di origine" . L'ambientazione ottocentesca per la Luongo è anche un omaggio a Kennet Brannagh e alla sua trasposizione cinematografica del 1993 della quale ha ammirato le "capacità di rendere cinematografica un'opera teatrale senza farle perdere il gusto e l'emozione del palcoscenico".
La storia raccontata da Shakespeare è quella di due coppie di innamorati: Ero ed il Conte Claudio, Beatrice e Benedetto che prima di veder trionfare il loro amore devono vedersela con intrighi e inganni. Ill risultato è una commedia divertente nella quale, spiega la Luongo "nulla è come sembra e nulla è definitivo e tutto rimanda all'altro. Né la vita, né la morte stessa sono condizioni irrimediabili, non lo sono i giuramenti e neppure i legami di sangue poiché tutto può essere fatto e disfatto mille volte e ciò nella festa, nella maschera e nei dialoghi arguti". Dov'è la verità? In ciò che è, in ciò che si deve o in ciò che appare? La risposta non è semplice perché – conclude la regista "il confine tra verità e apparenza è mobile quanto le passioni umane e questo è il tema che con Molto rumore per nulla metteremo in scena".
Sinossi
Il principe Pedro d'Aragona al ritorno dalla battaglia si ferma a Messina dal suo amico Leonato e sua moglie Elisabetta (personaggio non presente nel testo originale ma creato in sostituzione di Leonato per avere più ruoli femminili in scena).
Della figlia di Leonato ed Elisabetta, Ero, si innamora il conte Claudio, uno dei favoriti del principe. Il matrimonio sembra deciso, grazie anche all'approvazione della madre, ma i due innamorati devono fare i conti con la perfidia di don Juan, fratello del principe ,che cerca di mettere zizzania
Nel frattempo si assiste ad un divertente battibecco tra Beatrice, nipote di Leonato, e il signor Benedetto da Padova, entrambi convinti di essere immuni all'amore. Una determinazione che dovrà fare i conti con il complotto ordito dal principe Pedro, che mira a far cadere l'uno nelle braccia dell'altro.
Ero, per colpa di Don Juan e dei suoi sgherri, viene screditata agli occhi di Claudio, che al momento delle nozze la ripudia, accusandola di lussuria. Ero cade a terra priva di sensi e viene creduta morta in attesa che la verità trionfi e che lei sia riabilitata grazie all'aiuto di due figure molto particolari e caratteristiche, il Carruba e il Sorba.
Lo spettacolo andrà in scena dal 27 gennaio all'8 febbraio 2009 al Teatro Agorà di Roma, via della Penitenza 33 dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 18, lunedì riposo. Biglietti: intero 13 €, ridotto 10€ (più tessera Teatro Agorà 2€)
Ufficio stampa: Simonetta Clucher 3490690047 – s.clucher@terrazzidiada.it
III SAGRA DELLA CANZONACCIA
Comunicato Stampa
Remondi & Caporossi
PRIMA NAZIONALE
DOLORE PERFETTO
Operaio del teatro per la drammaturgia Claudio Remondi
Operaio del teatro per la scena, costumi e regia Riccardo Caporossi
Con Giuseppe Leonardo Bonifati, Alessandra Guazzini
Vincenzo Preziosa, Armando Sanna, Pasquale Scalzi, Alessia Spinelli
Musiche Sandra Ugolini e Sergio Quarta
Luci Nuccio Marino
Direttore di scena Ettore Melani
Collaborazione video Lorenzo Letizia
Amministrazione Gloria Caporossi
"Dolore perfetto" è uno spettacolo fatto di piccole e grandi storie in cui la fantasia disegna situazioni, casi e conflitti dove i personaggi si impongono con forza in una visione drammatica e umoristica. Sono personaggi condannati ad una solitudine senza riscatto e destinati a soccombere al codice squallido e inquieto di una società priva di ideali. I loro desideri si scontrano con la realtà mutabile della vita che li annulla e li svuota. I personaggi parlano lentamente, a frammenti, staccando le parole da un ammasso di pensieri esageratamente più grande delle loro possibilità di espressione; è il loro ritmo interiore che vuole essere messo in evidenza. E' un teatro classico nel senso di primordiale e viscerale, intriso di religiosità per quello che vale la pena di intenderla, cioè intriso di violenza e vita, passione e morte.
Il tema della follia dovuta alle cose che "nessuno sa". E' una storia di emarginati, diseredati indipendentemente dall'appartenenza ad una classe sociale, per il fatto che per sfuggire alla loro condizione esistenziale si ritrovano, per caso, in un luogo che appare una discarica: uno dei tanti nascondigli metropolitani che accumulano testimonianze di sofferenza, angosce, dolore, dove lo Sconosciuto afferra e porta via, ridendo delle vite modeste, delle colpe e delle illusioni degli uomini.
TEATRO INDIA DOLORE PERFETTO dal 3 all'8 febbraio 2009
Teatro India, Lungotevere dei Papareschi 1, Roma
Ufficio Stampa Compagnia: Alberta Spezzaferro 334.1010171 alberta.spezzaferro@gmail.com-www.rem-cap.it
Biglietteria Teatro Argentina: tel. 06.684.000.311 (ore 10-14; 15-19 lunedì riposo) - Apertura botteghino un'ora prima dell'inizio degli spettacoli. -Biglietto: € 15 e ridotto € 12-
Ufficio promozione Teatro di Roma: tel. 06.684.000.346 - fax 06.684.000.360 ww.teatrodiroma.net Durata 1h e 30 m
Ufficio Stampa Teatro di Roma: Antonia Ammirati (Capo ufficio stampa) tel. 06.684.000.308 – mobile 339.2721431 – ufficiostampa@teatrodiroma.net – Catia Fauci tel. 06.684.000.3
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