Anticipato da un tam tam che negli ultimi giorni ha animato i social network grazie ai numerosissimi cultori presenti in tutta Italia, è stato presentato oggi a Matera "Matetango", il primo festival dedicato al genere musicale e fenomeno sociale di massa, nato in Argentina a fine '800. L'evento, organizzato da Matera Convention Bureau con la direzione artistica di Federico Ferrandina, rientra nel programma di iniziative pensate per favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici nella Città dei Sassi, e conta sul patrocinio del Comune di Matera.
"Riceviamo adesioni da tutta la penisola" - commenta Luca Prisco di Matera Convention Bureau - "e siamo felici che il programma elaborato da Federico Ferrandina, musicista e compositore materano, vanti la presenza dell'èlite mondiale del tango, in primis Miguel Angel Zotto, uno dei tangueri più famosi al mondo."
Tutte le informazioni relative al festival, inclusi il programma e le modalità di partecipazione, sono pubblicate sul sito internet
www.matetango.it.
Nei tre giorni materani, immersi nel panorama unico dei Sassi si svolgeranno lezioni per danzatori di vario livello, concerti, milongas ed esibizioni, che vedranno come protagonisti delle importanti personalità del mondo del Tango provenienti da Buenos Aires e Montevideo, ma anche dalle città italiane in cui da anni il Tango è radicato come importante orizzonte di significazione degli spazi urbani.
La prima edizione del Matetango Festival sarà dedicata ad un tema specifico, Il viaggio e la migrazione, fortissimo trait d'union tra l'esperienza del Tango e la Basilicata. Il Tango, come è noto, nacque come musica popolare nel rapido e tumultuoso sviluppo di Buenos Aires e della vicina Montevideo, che in breve passarono rispettivamente da 210.000 a 1.200.000 e da 48.000 a 2.000.000 abitanti. Le grandi migrazioni verso Buenos Aires e Montevideo alla fine del XIX secolo hanno offerto un contributo cruciale alla costruzione dell'identità culturale del Rio De La Plata, e i nuovi abitanti delle capitali argentina e uruguayana furono in gran parte emigranti italiani del Sud Italia, che portarono nel Nuovo Mondo le proprie tradizioni musicali e culturali contaminando quelle native dei criollos e quelle africane dei deportati ridotti in schiavitù dai governi coloniali. Ancora, il Rio De La Plata è stato per tutto il secolo scorso un crocevia di arrivi e partenze, di ricongiungimenti e fughe, come per gli esuli che lasciarono il continente sudamericano nella seconda metà del Novecento per sfuggire alle dittature militari, e che di fatto esportarono le proprie tradizioni culturali in Europa e nel mondo. Il Tango porta le tracce dei viaggi da cui è nato e dei viaggi con cui oggi continua a rinnovarsi, come il viaggio continuo dei danzatori, dei musicisti e dei musicalizadores che oggi diffondono questo messaggio artistico in tutto il mondo.
Il Matetango festival inaugurerà ufficialmente il 3 febbraio, con una lezione introduttiva per principianti e curiosi tenuta dai maestri Pietro Colella e Paolita Diaz. Seguiranno le lezioni dei maestri Fernando Jorge Alves Da Silva e Alexandra Baldaque (vincitori del Campionato Europeo di Tango del 2011). Nel corso della serata danzante in Milonga si terrà il concerto della affermata cantante Ana Karina Rossi (anche lei di origini lucane), accompagnata da Antonio e Nicola Ippolito, per proseguire con un fitto calendario di classi il 4 febbraio, nello splendido Palazzo Bernardini, dove il Maestro Miguel Zotto sarà l'insegnante d'eccezione per classi di danzatori avanzati e di livello intermedio. La sera del 4 febbraio, dopo le 22, Miguel Zotto si esibirà con la sua partner durante la milonga, insieme al secondo intervento di Ana Karina Rossi, stavolta accompagnata dall'argentino Javier Salnisky al bandoneon, dal chitarrista Federico Ferrandina e dal contrabbassista Alessandro Belli. Domenica 5 febbraio sarà dedicata ad una visita guidata alle bellezze nascoste di Matera.
Chiusura la sera del 5 febbraio con il concerto di Pilar, cantautrice romana in tour in tutta Italia per promuovere il suo nuovo album, "Sartoria Italiana Fuori Catalogo", un disco con forti accenti latini e bellissime milonghe mediterranee. Accompagnata da un ensemble di strumenti ad arco di Matera, Pilar aggiungerà ai nuovi brani del suo ultimo album qualche omaggio alla tradizione rioplatense.
Nei giorni del 4 e 5 febbraio, inoltre, si terrà un workshop fotografico sulla fotografia del Tango, della musica e della danza, site specific, tenuto dal fotografo Paolo Soriani, professionista specializzato in fotografia legata all'arte musicale, già fotografo ufficiale di Stefano Bollani, Ralph Towner, Uri Caine, Paolo Fresu, Enrico Rava, Jan Garbarek, Maria Pia de Vito.
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