Calatafimi Segesta Festival Dionisiache
29 luglio (ore 19.15)
Teatro Antico
ULISSE L'EMIGRANTE
Concerto Spettacolo
Con FRANCESCO MONTANARI e ALFIO ANTICO
Drammaturgia e regia DAVIDE SACCO
Produzione Tradizione Teatro e Attori & Tecnici
Francesco Montanari - uno degli attori più interessanti e popolari di questi ultimi anni - accompagnato dal grande percussionista Alfio Antico, sarà ULISSE nel nuovo spettacolo scritto e diretto da Davide Sacco. Una produzione Tradizione Teatro e Attori & Tecnici.
La ricchezza di Itaca non è nell'approdo, ma nel viaggio, afferma Konstantin Kavafis nella famosa poesia, e sembrava averlo chiaro in mente quell'Ulisse "multiforme" dell'Odissea, che non esita a ricercare l'avventura "per seguire virtute e canoscenza", per dirla con Dante.
Il concerto-spettacolo proposto vuole raccontare la mitologica figura di Ulisse non solo nella sua sete di avventura, ma anche nelle relazioni strette con i personaggi che, durante il viaggio, lo hanno accolto. Infatti, l'ospitalità per i Greci era sacra, e su questo il testo pone l'accento: i porti sempre aperti, la volontà di accoglienza, la necessità di conoscere l'altro, anche se diverso. Una lezione di civiltà oggi più che mai necessaria, che parte da Omero e attraversa la letteratura occidentale, per mostrarsi ai nostri occhi incredibilmente viva e attuale.
Le parole recitate da Francesco Montanari si fondono con la musica antica di Alfio Antico, che sembra provenire dal centro del mondo, in un risultato poetico ed emozionante, che non può lasciare indifferenti.
Francesco Montanari (Roma, 1984) ha frequentato l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, sebbene abbia iniziato a recitare sin da giovanissimo a teatro, frequentando dal 1997 il laboratorio teatrale di Maurizio Lops e recitando con la compagnia I Naufraghi. Il suo esordio, al di fuori del teatro, avviene sul piccolo schermo con Aldo Moro - Il presidente(2008), miniserie con protagonista Michele Placido. Nello stesso anno entra a far parte della serie Romanzo Criminale (2008) come Il Libanese, ruolo che lo porterà subito al successo e con cui verrà nel corso della sua carriera. Nel 2009 debutta al cinema con Oggi sposi di Luca Lucini, commedia con Luca Argentero e Carolina Crescentini, ma gli anni che seguono lo vedono poco impegnato nel cinema e ancor di meno in TV. Torna sul grande schermo nel 2011 con due pellicole: una commedia diretta da Matteo Cerami, Tutti al mare, lo vede accanto a Marco Giallini, Gigi Proietti e altri interpreti italiani; un thriller per la regia di Carlo Vanzina, Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata, incentrato sulla morte di una modella su cui Montanari nei panni dell'ispettore Malerba dovrà indagare. Notato dalla critica, gli viene conferito alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il Premio Gugliemo Biraghi come attore emergente. Nello stesso anno prende parte insieme a Riccardo De Filippis anche alla webserie Super G (2011) sui supereroi Super Cane e Super Cicala, mentre in TV tornerà più in là con la quinta stagione di Squadra antimafia - Palermo Oggi (2013) nel ruolo del perfido Achille Ferro, ossessionato e desideroso di potere. Indossati appariscenti abiti luccicanti e un pesante makeup, è la drag queen Alba Paillettes in Come non detto (2012), mentre nel 2014 affianca Lillo e Greg nella commedia natalizia Un Natale stupefacente. Come agli albori della sua carriera si ritrova a recitare con Placido e la figlia Violante nella serie TV Questo è il mio paese (2015), che proseguirà con la seconda stagione. Il 2017, invece, si presenta ricco di impegni per l'attore, che al cinema inizia l'anno con la commedia calcistica Ovunque tu sarai, dov'è uno dei personaggi principali insieme a Ricky Memphis, Primo Reggiani e Francesco Apolloni, prosegue come protagonista del thriller Le verità e termina con il ruolo secondario nel drammatico Solo Cuore Amore; nel frattempo partecipa alle riprese de Il cacciatore (2018), serie TV incentrata sulle vicende del PM Saverio Barone, personaggio interpretato dallo stesso Montanari.
Alfio Antico è ormai una leggenda vivente. La sua storia artistica è intrinsecamente legata alla sua storia personale; in lui non esiste alcuna scissione tra il suo vissuto e il suo essere artista. Le sue liriche, la sua voce, la sua mano sul tamburo formano uno strumento musicale unico. Non esistono in lui virtuosismi fini a se stessi; la sua esibizione è la rappresentazione fedele di se stesso e del suo mondo ancestrale, mai passato. Alfio Antico va sempre all'essenza del suono, senza rincorrere arrangiamenti sofisticati; i suoi racconti sono protagonisti, il suono del suo tamburo è l'alfabeto con cui costruisce la sua narrazione. Possiede più di 200 tamburi, tutti rigorosamente costruiti e intarsiati da lui, a mano. Ogni tamburo rappresenta un momento della sua vita e ogni tamburo è presente in scena con la sua personalità e il suo suono unico.
Davide Sacco (Torre del Greco 1990). Fin da piccolo studia pianoforte e tamburi. Si diploma all'I.C.R.A. Project di Michele Monetta come Mimo / Attore (lirico-concertistico) e si laurea in Arti e storie dello spettacolo all'Università La Sapienza di Roma. Dopo essere stato l'aiuto regista di importanti registi come Massimo Popolizio, Geppy Gleijeses, Tato Russo, Lello Arena, Livio Galassi, Vincenzo Cerami, Gigi Savoia, Luciano Melchionna, Maurizio Battista, Luigi Russo e altri, affronta lui stesso il ruolo di regista sia nelle teatralizzazioni Ritorno al Medioevo, sia nel festival da lui stesso creato Le stanze dell'arte, sia in altri spettacoli di cui è anche autore: I fiori del male, Piccolo e squallido carillon metropolitano, Condannato a morte – the punk version. Quest'ultimo, patrocinato da Amnesty International e dal Giffoni Film Festival, ha ottenuto anche il prestigioso riconoscimento Costiera d'Amalfi – Naples in the world. Ha diretto anche altri spettacoli di drammaturgia classica e contemporanea. Cura, per il Teatro Parioli di Roma, il progetto: Grammatiche teatrali – percorsi sull'educazione dello spettatore.Realizza ed espone in tutta Italia maschere della commedia dell'arte in cuoio e cartapesta.
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