IL CABARET DELLE MERAVIGLIE
Recensione allo spettacolo di Moni Ovadia, Cabaret Yddishdi LAURA TUSSI
La coinvolgente ed esilarante musica che fa vibrare con le sue note lo spettacolo da camera Cabaret Yddish è il Klezmer derivante dall'ebraico con riferimento agli strumenti musicali del popolo ebraico dell'est europeo a partire all'incirca dal XVI secolo, in cui riecheggia, a tratti, in tutta la sua drammaticità la diaspora, la musica dell'esilio, della dispersione, dell'erranza straziante, come afferma Moni Ovadia, il sapiente regista e strabiliante attore, che alterna citazioni, aneddoti, storie, racconti, canti e brani musicali in cui l'Yddish è la lingua e il Klezmer la musica quale filo conduttore.
La cultura Yddish è un crogiuolo di differenti diversità, di identità complesse in un pluriverso di divergenti appartenenze, nella poliedrica miscela di ebraico, russo, polacco, tedesco, romeno e ucraino, dove l'ebreo errante si ritrova in una condizione inesorabile e polivalente di eterno, costante e costruttivo dialogo con le alterità, di confronto interetnico e di creativa risorsa interculturale, nella contemporanea vicinanza con il divino.
Cabaret Yddish diventa l'emblema significante di contenuti e valori legati da una ricerca di senso e significato, nella fusione e con-fusione umoristica della tradizione ebraica intrisa di grande sapienza, di anima popolare, in un insieme colto, ma semplice e polivalente di formule linguisticamente internazionali, in un sentire ampio e in un afflato universale, intrisi di sagace ironia Yddish.
LE MILLE…E UN CABARET
Recensione allo spettacolo di Moni Ovadia, Cabaret Yddish
di Laura Tussi
Il Klezmer è una musica che fa riferimento agli strumenti musicali del popolo ebraico dell'est europeo del XVI secolo, ed è quella stessa coinvolgente ed esilarante melodia che fa vibrare con le sue note lo spettacolo da camera Cabaret Yddish.
La diaspora del popolo zingaro, la musica dell'esilio, della dispersione e dell'erranza straziante percorrono lo svolgersi della storia in tutta la loro drammaticità sonora. Così afferma Moni Ovadia, il sapiente regista e strabiliante attore che alterna citazioni, aneddoti, racconti e brani musicali, dove l'Yddish è la lingua e il Klezmer è la musica che fa da filo conduttore dello spettacolo.
La cultura Yddish è un crogiolo di differenti diversità e identità complesse, un universo multiforme di appartenenze generate dal poliedrico miscuglio di ebraico, russo, polacco, tedesco, romeno e ucraino: l'ebreo errante si ritrova quindi in una condizione inesorabile di costante dialogo con il divino, di confronto tra etnie e di creatività interculturale.
Cabaret Yddish diventa il simbolo che dà significato a contenuti e valori di questo popolo, legati da un'eterna ricerca di senso e significato. Fusione e con-fusione umoristica della tradizione ebraica sono intrise di grande sapienza, di anima popolare, di colte ma semplici formule internazionali che fanno della sagace ironia Yddish un capisaldo di questa cultura.
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