Invito alla Stampa
LETTERE DA LONTANO
Testo e regia di Lorenzo Costa
Lunedì, 27 luglio 2009 - ore 21,30
Giardino del Palazzo dei Priori - Viterbo
(Roma - 25/08/09) - Il festival "Spazi e Memoria – Il teatro e la danza tra il 1920 e il 1940" – prosegue con la seconda rappresentazione viterbese "Lettere da Lontano" - testo e regia di Lorenzo Costa - in scena lunedì 27 luglio 2009 alle ore 21,30 presso il Giardino del Palazzo dei Priori.
Il festival - promosso dall'Associazione Mythos - intende rivisitare ed approfondire quel segmento di cultura italiana dal 1920 al 1940 assai ricco di fermenti, di novità e di sperimentazione: un periodo di elevato spessore soprattutto per la forza di attrazione che autori, scrittori e drammaturghi ebbero sulle arti in generale.
Lorenzo Costa - autore, regista e attore – porta in scena uno spettacolo che stimola il pubblico ad una riflessione attenta ed equilibrata su un fenomeno che, psicologicamente e socialmente, va ben oltre i dati economici e cronachistici: il distacco dalla terra natale e l'accoglienza nel nuovo ambiente. Seguendo la traccia dei materiali raccolti con un appello lanciato mesi or sono dal sito del Teatro Garage e dalle pagine del maggiore quotidiano genovese, il teatrante ha messo assieme una scorribanda che parte dalla metà dell'ottocento e arriva sino ai giorni nostri, seguendo flussi che mutano direzione: gli italiani che vanno verso le Americhe diventano gli ospiti di coloro che oggi arrivano dalle terre povere o, più semplicemente, trovano nel nostro paese ragioni di lavoro od affetto.
Il tutto ritmato - con grande equilibrio - da monologhi, dello stesso Costa con Federica Ruggero, e musica. Quest' ultima affidata ad un trio composto da Alberto De Benedetti (voce), Davide Serini (chitarra), Filippo Gambetta (organetto diatonico) che spazia dalla canzone popolare al jazz, al soul, dai Beatles a Paolo Conte. Il palcoscenico è colmo di vecchie valige e fotografie d'epoca, racchiuso da una tenda a velo che consente di ampliarne le dimensioni dividendolo in due zone in cui collocare momenti diversi dello spettacolo. Si tratta di uno spettacolo che mescola armoniosamente riferimenti sociali e notazioni psicologiche. Fra queste spiccano i ricordi dello stesso autore – attore che giunse dal Meridione a Genova bambino col corredo della classica valigia di cartone e dovette subito subire il trauma della diffidenza, della superbia di un'insegnate sciocca e razzista.
Prezzo del biglietto al pubblico da acquistare direttamente al botteghino: €8,00.
Ufficio Stampa
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