Ormai abituati alla sua deriva televisiva, il cabaret sembrava morto. Dimenticata lo humor dissacrante, la satira spesso cruda e violenta, il cabaret televisivo ci ha abituato a bombardamenti di tormentoni. La comicità è imposta con la ripetizione. Il cabaret televisivo è un ossimoro, una contraddizione in termini.
Con Satiriasi (prossimo appuntamento lunedì 18 febbraioalla Locada Atlantide di Roma in via dei Lucani 62) abbiamo invece riscoperto il vero cabaret, fatto di contatto stretto tra pubblico e attore. E l'attore, "nudo" su un palco rigorosamente nero e spoglio di qualsiasi arredo ha in mano solo il microfono, ci gioca disegna cerchi con il filo..
Ma soprattutto è a tu per tu con il pubblico. Interagisce, improvvisa, si diverte e fa divertire.
Viva Satiriasi, dunque e lunga strada per questi comici senza peli sulla lingua.
Nota di chiusura: alcuni testi sono davvero dìssacratori per usare un eufemismo. Lo spettacolo non è per tutti i palati.
ap
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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