Uno studio sull’associazione
Sicuramente non il classico Shakespeare…
TEATRO DELL’OROLOGIO
SALA ORFEO
Presenta
dal 5 al 17 Maggio 2009
Being Hamlet
- La Genesi -
Di Leonardo Ferrari Carissimi e Fabio Morgan
Debutta al Teatro dell’Orologio Sala Orfeo uno dei più grandi successi del teatro elisabettiano di tutti i tempi, rivisitato in chiave moderna e guarnito di sfumature che fanno riflettere su tematiche assolutamente attuali.
Dall’intervista ai creatori:
«Lo spettacolo stabilisce una relazione tra Adamo padre dell’umanità e Amleto, eroe del teatro elisabettiano: il primo come archetipo umano della civiltà del tramonto, il secondo, in quanto maschera-simbolo del teatro borghese.
Come si può affrontare il tramonto? Come si può rispondere alla decadenza? Come si può sopravvivere all’ “essere Amleto”?
Il sipario si apre… il velo di Maya occulta il paesaggio edenico dove pian piano si illuminano gli elementi naturali, i paesaggi, gli animali e infine Adamo, che, cogliendo la mela dall’albero della conoscenza del bene e del male, si consegna alla storia come tentazione, alla nascita della civiltà occidentale. L’atto di cogliere la mela costituisce il simbolo della caduta umana nel mondo di morte e decadenza. La mela, tra le mani di Adamo, è il teschio di Amleto, simbolo del presagio funereo che sta all’origine della storia dell’uomo.
L’intera vicenda di Amleto e della sua corte si svolgeranno sullo schermo, occultando l’Eden iniziale.
Il cinema assume il significato di luogo dove l’illusione e il bisogno di altrove vengono realizzate, un altrove che mortifica il presente, che mortifica la vita. Useremo le immagini per farla finita con le immagini stesse e per restituire al teatro la preminenza di Arte del Presente, Arte della Vita.
Il nostro Adamo dopo l’esperienza mondana come principe di Danimarca deciderà di non essere più Amleto, feticcio teatrale della negatività, ma un uomo rinnovato che ripone la mela sull’albero della vita per donarsi l’eden come scena in cui abitare: profeta dell’affermazione, profeta del nostro teatro.
Ecce Nostradamus.»
Scritto da: Andrea Carvelli
Con: Anna Favella, Fabio Morgan e L.Ferrari Carissimi
Sound design: Marco Scattolini
Soprano: Genny Bramato
Costumi: Alessandra Muschella, Mariangela Vannini
Trucco: Katia Caselli
Scene: Alessandra Muschella
Dal Martedì al Venerdì ore 21.30, Sabato ore 18.00 e 21.30, Domenica ore 18.00
Costo del biglietto: 10,00 €
Nessun commento:
Posta un commento