Per due domeniche ed esattamente l'11 ed il 18 Aprile alle ore 21 andrà in scena, in ripresa, al Teatro Colosseo di Roma "Nothing is forever" divertente lavoro, liberamente tratto dal romanzo di Agota Kristof "Line, il tempo", tradotto in romano da Marco Maltauro che ne cura anche la semplice ma sapiente regia, ed interpretato con scanzonata professionalità dai bravi Massimiliano Vado e Noemi Parroni.
Liet motiv della pièce è appunto il tempo, che scorre troppo in fretta o troppo lentamente a seconda dei punti di vista, che divide o che riunisce.
Felice la scelta registica di una messa in scena Disco, che richiama le psichedeliche atmosfere degli anni '70 ed in seno alla quale anche l'apparente banalità dei dialoghi tra i protagonisti, l'immaturo Ste e la precoce Cri, assurgono ad una dignità di intenti giustificata dalla contestualizzazione.
Eccezionale l'espressione corporea di Vado il quale in alcuni passi, unitamente alla ostentata romanità, non fa rimpiangere il Gigi Proietti degli esordi.
Il tempo scorre inesorabile e dopo dieci anni Ste e Cri si ritrovano. Tutto è cambiato ma al contempo nulla è cambiato. La ragazzina precoce si è evoluta in una donna bella consapevole e sicura, mentre il ventenne immaturo è diventato soltanto un trentenne immaturo ed insicuro.
Geniale la terza parte dello spettacolo, scritta da Pierpaolo Fiorini il quale ha voluto dare con la rappresentazione della vecchiaia, un senso alla parabola della vita, per poi ritornare, sui saluti, ai colorati abiti dell'apertura, come per dire, senza voler scomodare i cicli vichiani, tutto si evolve e gira…niente è per sempre!
Uno spettacolo divertente, trasversale ed apparentemente scanzonato che si consiglia a tutte le generazioni di spettatori.
Regia e adattamento
Marco Maltauro
Personaggi e interpreti
Ste Massimiliano Vado
Cri Noemi Parroni
La terza parte dello spettacolo è scritta da Pierpaolo Fiorini
Gianpaolo Costantino
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