Sezione Teatro Britannico a cura di Rodolfo di Giammarco
20 dicembre 2010 e 15-16-17 aprile (4 recite)
I Termini
FAR AWAY
di Caryl Churchill
traduzione di Massimiliano Farau
con Giandomenico Cupaiuolo, Barbara Ronchi, Eugenia Rofi
regia Andrea Baracco
dal 28 al 31 marzo 2011 (4 recite) dal 2 al 5 aprile 2011 (4 recite)
La Compagnia dei Borgia Gruppo Fibre Parallele
THE AUTHOR HAVE I NONE
di Tim Crouch di Edward Bond
Cast da definire – 4 attori con Licia Lanera e Riccardo Spagnulo e un attore da definire
regia Giampiero Borgia regia Licia Lanera e Riccardo Spagnulo
Accademia degli Artefatti Elsinor
TAKING CARE OF BABY ONE MINUTE
di Dennis Kelly di Simon Stephens
con Cristina Spina, Sandra Toffolatti, con 6 attori da definire Esther Elisha, Diego Ribon regia Fabrizio Arcuri regia Cristina Spina
dal 11 al 13 aprile 2011 (3 recite) dal 19 al 22 aprile 2011 (4 recite)
N.I.M. Neuroni in Movimento Diritto e Rovescio
ORPHANS MOONFLEECE
di Dennis Kelly di Philip Ridley
con Pier Luigi Pasino,Fiorenza Pieri, Vito Saccinto con 11 attori tra i 16 e i 22 anni da definire
regia Matteo Alfonso e Tommaso Benvenuti regia di Carlo Emilio Lerici
Il Progetto Speciale Teatri è realizzato con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale.
Sezione Teatro in lingua tedesca a cura di Antonio Salines e Adriana Martino
21 dicembre 2010 e dal 4 all'8 maggio 2011 (6 recite)
Ass. Cult. ArgotStudio
BRUTTO
di Marius von Mayenburg traduzione di Umberto Gandini
con Alfredo Angelici, Massimiliano Benvenuti, Simone Luglio, Elisa Gallucci regia di Tiziano Panici Dal 26 aprile al 1 maggio 2011 (6 recite) 2 maggio 2011 (1 recita)
L 'Albero Teatro Canzone Teatro Belli
BAMBILAND CAMMINARE SUL FUOCO
di Elfriede Jelinek di Ulrike Freising
traduzione di Claudio Groff traduzione di Alessandro Griffoni
con Valentina Martino Ghiglia e 6 attori da definire cast da definire
regia di Giuseppe Roselli regia Antonino Iuorio
dal 10 al 15 maggio 2011 (6 recite)
Teatro Libero Palermo
MANHATTAN MEDEA
di Dea Loher
traduzione di Adriana Martino
con Marcella Colaianni, Matteo Contino, Giuseppe Sciascia
regia di Beno Mazzone
Il Progetto Speciale Teatri è realizzato con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale.
TREND NUOVE FRONTIERE DELLA SCENA BRITANNICA ED EUROPEA
L'iniziativa battezzata "TREND. Nuove frontiere della scena britannica ed europea" (dove la parola TREND vuole significare "tendenza") tra le finalità principali che la mossero 10 anni fa quando fu pensata ed organizzata la prima edizione voleva proporsi come appuntamento di riferimento per il pubblico italiano e per gli operatori culturali.
Dopo i brillanti risultati conseguiti nelle precedenti edizioni, tenutesi sempre al Teatro Belli e realizzate tutte con il contributo dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale, si è voluto riproporre anche per il prossimo anno una rassegna-campionario delle scritture più significative del teatro contemporaneo europeo, che vuole essere, a giusto titolo, uno specchio dei temi preminenti e dei problemi sociali più diffusi nelle nuove generazioni di questo inizio secolo.
Considerato che la maggiore sensibilità per le rabbie, le incomprensioni, le trascuratezze, le disperazioni, i modelli distruttivi e le innocenze impotenti di molti giovani si riscontra oggi soprattutto nella drammaturgia britannica, cui non a caso fanno riferimento i più attivi e referenziati registi internazionali, abbiamo deciso di tenerla come momento centrale del programma dedicando ad essa la metà di ogni singola stagione. Ad essa sarà affiancata una analoga apertura su una drammaturgia europea ogni anno diversa, creando così una contrapposizione/ confronto che permetta di valutare più attentamente quale sia questa "tendenza" con cui abbiamo voluto denominare la rassegna.
Quest'anno, grazie anche alla proficua collaborazione con il Goethe Institut di Roma, si è scelta la drammaturgia di lingua tedesca. Una scelta non casuale, considerato che sono stati per primi proprio gli operatori teatrali di queste due regioni europee, che hanno dimostrato una particolare sensibilità e predisposizione verso la scrittura dell'altra lingua. Che vi sono comuni, o sarebbe meglio dire "punti di partenza", che muovono alla scrittura, come ad esempio le tematiche esistenziali con la medesima agonia autodistruttiva; ma con la peculiarità di appartenere sempre e comunque al grande filone romantico tedesco.
"Trend" si è attestato operativamente al Teatro Belli, cerca di farne una casa ospitale di storie, di lingue, di artisti tendenzialmente giovani. L'obiettivo forte resta quello di sensibilizzare e sintonizzare attori, registi, produttori e pubblico, promuovendo testi di scavo e di tensione, spettacoli quasi in simultanea con i corrispettivi allestimenti originari, titoli che figurano anche nei cartelloni di altre capitali o di altri spazi-guida teatrali internazionali. E la prospettiva di allenare spettatori europei a contatto con compagnie disposte a formulare in italiano testi britannici o tedeschi costituisce né più né meno che uno sdoganamento comunitario, un intervento aperto, ciclico e connettivo che attraverso la parola di popoli lontani migliaia di chilometri svela e tocca misteri umani della società che riguardano nell'intimo ognuno di noi. Come a dire che a Londra o a Berlino, c'è facilmente qualcuno che mette agli atti i malesseri contemporanei, e noi in tempo reale possiamo recepire quelle storie, quelle voci, quei contesti. "Trend" serve a questo, ad avvicinare le coscienze e gli ascolti. Infine, va detto, "Trend" è anche una palestra frequentata da artisti che aderiscono per un piacere culturale. Cosa notevole, per quest'epoca.
Quest'anno abbiamo deciso di creare una finestra di anteprima al progetto, che si terrà nei giorni 20 e 21 dicembre. Una due giorni di festa del teatro per celebrare i 10 anni di questa rassegna divenuta ormai un punto fermo della programmazione romana. Una due giorni per non perdere l'occasione di una ricorrenza così importante, ma soprattutto l'opportunità di presentare l'intero progetto al pubblico romano, che "assaggiando" due allestimenti, uno inglese e uno tedesco, avrà modo di acquistare un abbonamento speciale ed esclusivo per gli amici di TREND che permetterà loro di assistere a tutti gli spettacoli al prezzo complessivo di € 30,00 (meno di € 3,00 a spettacolo!)
Il Progetto Speciale Teatri è realizzato con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale.
TREND nuove frontiere della scena britannica
La decima edizione, quella del 2010/2011, della storica rassegna "Trend - Nuove frontiere della scena britannica" intende creare un ponte tra autori già potentemente affermati (ma sempre innovatori del linguaggio e dei temi teatrali) e scrittori gradualmente più giovani o comunque assurti più di recente alla grande soglia della comunicazione (tra gli eredi della fondamentale scuola della cultura inglese dello spettacolo dal vivo, che si diffonde su tutte le ribalte mondiali). Questa prospettiva è connotata dalla scelta, da un lato, di nomi già quotati da tempo come quelli di Edward Bond e Caryl Churchill, e, dall'altro, dal potenziamento di firme importanti come quelle di Philip Ridley, Dennis Kelly, Tim Crouch e Simon Stephens. Ma accanto a questo principio di adozione e metabolizzazione di formule espressive, di tematiche scomode, e di approfondimento di rapporti umani tesi al limite dal cosiddetto progresso civile, "Trend" attua anche stavolta un meccanismo di promiscuità di poetiche registico-attoriali, nel senso che stimola sempre un ricambio, un nuovo apporto di formulazione e di fruizione dei testi d'Oltremanica, coinvolgendo registi, gruppi e interpreti che rappresentano soglie avanzate di ricerca del teatro italiano odierno. Il presupposto è quindi non tanto quello di clonare i successi e i clamori di drammaturgie di radicale qualità provenienti da Londra o da Edimburgo, ma piuttosto (e meglio) è quello di stimolare ennesimi corti circuiti tra partiture scritte e energie di libera elaborazione attinenti alla messinscena dei copioni stessi. In modo da creare, per gli spettatori della rassegna, un luogo privilegiato di esperimenti e di fabbrica di nuove ennesime realtà sulla base di già verificate drammaturgie, già premiati debutti inglesi, già decisivi passi in avanti che il teatro ha fatto in Gran Bretagna. Ecco dunque al vaglio di nostre traduzioni, nostre regie e nostre prove d'attore "Far Away" di Caryl Churchill, "The Author" di Tim Crouch, "Have I None" di Edward Bond, "One Minute" di Simon Stephens, "Taking Care of Baby" di Dennis Kelly, "Orphans" ancora di Dennis Kelly, e "Moonfleece" di Philip Ridley.
Rodolfo di Giammarco
TREND – nuove frontiere della scena europea – Austria/Germania
Con la rassegna "TREND" abbiamo voluto dare visibilità ad alcuni scenari del nuovo teatro tedesco, tentando di cogliere alcune realtà di scrittura, certe tendenze tematiche, qualche fattore socio-artistico più problematico, più fastidioso, più allarmante, e qualche linguaggio più disilluso, più laconico, più alienato. Questo segmento, che segue la programmazione dedicata alla drammaturgia britannica, e realizzato in collaborazione con il Goethe Institut di Roma, nasce con gli stessi intenti del suo predecessore, offrendo, oltre ad una panoramica sulle nuove generazioni di autori britannici e di lingua tedesca, la possibilità di contrapporre e confrontare le tematiche, i punti di riferimento stilistici e di linguaggio, le differenze e, perchè no, le somiglianze tra queste drammaturgie "forti". Una scelta non casuale, considerato che sono stati per primi proprio gli operatori teatrali di queste due regioni europee, che hanno dimostrato una particolare sensibilità e predisposizione verso la scrittura dell'altra lingua.
E' subito evidente, fra i giovani drammaturghi tedeschi, che vi sono alcuni argomenti comuni ai britannici, o sarebbe meglio dire "punti di partenza", che muovono alla scrittura, come ad esempio le tematiche esistenziali con la medesima agonia autodistruttiva; ma con la peculiarità di appartenere sempre e comunque al grande filone romantico tedesco.
In "Brutto" di von Mayenburg, uno dei più celebrati autori della nuova generazione tedesca, quattro personaggi interpretano se stessi da giovani e da vecchi, in pieno stile teatro dell'assurdo.
In "Bambiland", del Premio Nobel Elfriede Jelinek, si parla dell'intervento americano in Irak, si parla di come giunge a noi veicolato dai mezzi di comunicazione, si parla, infine e soprattutto, dei meccanismi con cui il conflitto, tutti i conflitti, agiscono nelle nostre teste. In "Camminare sul fuoco" Ulrike Freising, 31enne berlinese anch'essa pluripremiata, racconta di una seduta di psicoanalisi cominciata con un tentativo di seduzione ed interrotta da una terza incomoda. In "Manhattan Medea" la 45enne Dea Loher riscrive il mito di Medea in una metropoli moderna, protagonisti tre giovani.
Un panorama che crediamo possa fornire non poche indicazioni su quanto accade nell'Europa centrale di questo primo decennio del secolo.
Antonio Salines e Adriana Martino
Il Progetto Speciale Teatri è realizzato con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale.
20 dicembre 2010 e 15-16-17 aprile (4 recite)
I Termini
FAR AWAY
di Caryl Churchill
traduzione di Massimiliano Farau
con Giandomenico Cupaiuolo, Barbara Ronchi, Eugenia Rofi
regia Andrea Baracco
In Far Away (Lontano lontano) ogni cosa presente in natura è in guerra, una guerra dai tratti assoluti e ridicoli, una guerra che coinvolge tanto gli uomini quanto le api, i coccodrilli e gli alberi, i bambini e le sorgenti d'acqua, e che crea delle strane, inaspettate alleanze, delle simmetrie sorprendenti . I gatti che entrano in guerra al fianco dei francesi, gli elefanti con gli olandesi e così via. Come in una specie di "Guernica", la violenza non tocca esclusivamente chi la produce ma si sparge, come fosse una sorta di macchia d'olio inarrestabile e contaminatrice, e va ad insinuarsi in ogni più remoto angolo dell'esistente. Nessuno è escluso, nulla rimante incontaminato.
Caryl Churchill ci consegna un testo sull'assurdità dei totalitarismi e la paradossalità della guerra che non ha vittime ma solo carnefici, che non contempla innocenti ma soltanto colpevoli.
Un ragazzo ed una ragazza fabbricano eccentrici cappelli per condannati a morte che in una lenta, clownesca processione sfilano verso il proprio destino. E loro, i ragazzi fabbricatori, lì ad interrogarsi su quale sia il colore più bello da accostare al blu. Una zia, decrepita e stanca, giustifica il proprio uomo che bastona bambini e anziani e ne occulta i corpi. Ed in un ultimo bagliore di lucidità, quando ormai la soglia della decenza sembra definitivamente abbattuta, quando ogni principio morale rantola tra le macerie, non si può che ammettere "Non sapevo con chi stesse il fiume, avrebbe potuto aiutarmi a nuotare oppure farmi annegare. Quando hai fatto solo un passo non puoi sapere che cosa accadrà. L'acqua ti avvolge le caviglie comunque".
21 dicembre 2010 e dal 4 all'8 maggio 2011 (6 recite)
Ass. Cult. ArgotStudio
BRUTTO
di Marius von Mayenburg traduzione di Umberto Gandini
con Alfredo Angelici, Massimiliano Benvenuti, Simone Luglio, Elisa Gallucci regia di Tiziano Panici Mr Lette, un ingegnere ed inventore che lavora sulle connessioni elettriche, fa una scoperta orribile: scopre di essere mostruosamente brutto. Perchè nessuno glielo ha detto prima?
Da questo pretesto prende il via il nuovo copione del celebre Marius von Mayenburg.
I ruoli doppi e tripli stabiliti dall'autore danno una sorprendente struttura drammatica a questa satira sociale in perfetto stile "teatro dell'assurdo"
Orario spettacoli: ore 21,00 - Prezzi: Posto Unico € 5,00
Il Progetto Speciale Teatri è realizzato con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale.