Era uno tra gli eventi più attesi della passata estate ma, l’incredibile crollo di una struttura del palcoscenico a poche ore dal debutto dello spettacolo del 18 agosto ad Alghero, aveva costretto gli organizzatori a dare forfait e cancellare per motivi di sicurezza anche la data in programma il giorno dopo all’Anfiteatro Romano di Cagliari. Per il pubblico sembrava definitivamente sfumata l’occasione di assistere al grande spettacolo però, la Compagnia Nausicaa lasciò la Sardegna con la promessa di tornare quanto prima e ora Manuel Frattini, Roberto Ciufoli, Valentina Spalletta e il regista Fabrizio Angelini mantenendo fede alla parola data e riportano con tre recite il musical nell’isola.
Il primo appuntamento con lo spettacolo prodotto da Nausicaa con le musiche dei Pooh (Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian), è in programma martedì 7 dicembre alle ore 21 al Teatro Auditorium del Conservatorio di Musica G.P. Da Palestrina in via Baccaredda a Cagliari. La commedia musicale diretta da Fabrizio Angelini e interpretata da Manuel Frattini, Roberto Ciufoli, Valentina Spalletta e un cast di attori-ballerini sarà di nuovo in scena mercoledì 8 dicembre sempre all’Auditorium di via Baccaredda, alle ore 16,30 con una pomeridiana per studenti e scolaresche, e ancora alle ore 21 con la terza recita in programma.
Tra gli spettatori sardi è ancora vivo il ricordo dell’emozionante Pinocchio, proposto la scorsa primavera sempre dall’Associazione La Via del Collegio e questa nuova prova dell’affiatato trio Stefano D’Orazio, Pooh e Manuel Frattini, solletica la curiosità degli appassionati del musical perchè promette un altro avvincente viaggio adatto al pubblico di tutte le età, tra sentimenti, regni della fantasia, il fascino delle notti arabe, la magia di tesori misteriosi, i profumi e i colori d' Oriente.
Prodotto con un allestimento pari ai più acclamati kolossal di Broadway, tra le scenografie sontuose di Aldo De Lorenzo, i costumi e maschere variopinte curate da Sabrina Chiocchio, le coreografie di Fabrizio Angelini in collaborazione con Gianfranco Vergoni, Giovanni Maria Lori alla direzione musicale, Aladin è come un’appassionante gioco custodito in una grande scatola magica. Da dove spuntano fuori i vicoli polverosi di una città araba, gli aromi delle spezie e venditori di tamarindo, i protagonisti che tra una scena e l’altra, volano su Baghdad a cavallo di un tappeto, esplorano la Caverna delle Meraviglie, forziere di inestimabili tesori oppure si aggirano tra le sale del palazzo del sultano.
Come nel racconto tratto dell’edizione francese di Antoine Galland del XVIII secolo, nella storia riscritta da Stefano D’Orazio, l’avventura ruota attorno alla figura di Aladin (Manuel Frattini), una sorta di scugnizzo scanzonato, generoso, con un gran senso dell’amicizia che con ostinazione vuole conquistare il cuore della Principessa di Baghdad, la bella Jasmine (Valentina Spalletta). Di sequenza in sequenza entrano in scena gli altri personaggi. C’è il fido Abù, (Alex Mastromarino) suo compagno di avventure, Shadia, (Silvia Di Stefano) la dama di compagnia della Principessa, che alimenta le idee “rivoluzionarie” della sua padroncina.
Il Sultano (Antonio Romano), padre di Jasmine, ligio al suo ruolo, accanto a lui il bizzarro e fido sventagliatore Andalù (Maurizio Semeraro), la veggente Lunatica (Claudia Campolongo) sempre alle prese con la “Palla di Vetro” e alla ricerca di inverosimili futuri. Poi c’è Jafar (Simone Sibillano), il Gran Visir di corte, personaggio infido e traditore impegnato a cospirare contro il Sultano per impadronirsi del Regno, il grottesco Jago (Andrea Spina), lacché del Gran Visir. In tutto questo irrompe il Genio della lampada (Roberto Ciufoli), logorroico, esagerato, spaccone, arguto ed ironico, ma fondamentalmente buono e consapevole di essere un Genio.
In questa girandola di situazioni allegre i personaggi svelano anche desideri e aspirazioni terrene perché in fondo tutti avrebbero voluto essere altro e magari essere altrove: Aladin per conquistare Jasmine finge di essere un principe, mentre la Principessa non ne vuol sapere più di nobili, a lei piacerebbe essere una ragazza normale. Il Sultano è tanto assuefatto dal suo potere e dalle ricchezze da non apprezzarle più, sogna di essere un padre qualunque. Jafar invece, insegue potere e ricchezza perchè crede siano i fondamenti della vita, il Genio è stanco dell’immortalità. Tra i sentimenti e le emozioni vissute dai personaggi fanno capolino i sette vizi capitali: Accidia e Gola appartengono al Sultano, Superbia e Avarizia sono di Jafar, Invidia e Ira di Jago, mentre in Aladin c’è qualcosa che lo mette al riparo da queste umane fragilità, la sua incosciente trasparenza e il rispetto per valori della vita.
Gli appuntamenti inseriti nel calendario della IV Edizione del Festival “La Musica che Gira Intorno 2010”, sono organizzati dall’Associazione Culturale “La via del Collegio” di Cagliari con la collaborazione del Conservatorio di Musica G.P. Da Palestrina, e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, la Provincia di Cagliari, gli Assessorati alla Pubblica Istruzione, Spettacolo e Turismo della Regione Autonoma Sardegna.
I prezzi dei biglietti: Platea intero 38 euro, ridotto 28; Galleria intero 25 euro, ridotto 22.
Info:
Cagliari: Box Office, Viale R. Margherita 43, tel. 070 657428;
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