Innovare le visioni possibili della realtà, attraverso i contributi di artisti di primo piano del panorama nazionale, voci emergenti, compagnie affermate e giovani talenti: con questo spirito e con questo obiettivo torna, anche per l’edizione 2012-2013, la stagione del contemporaneo del Teatro Astra di Vicenza.
Un cartellone, come da tradizione, ancorato alla realtà, che non a caso si intitolerà FATTI DI VITA: perché nei quattordici spettacoli che animeranno le undici serate della stagione, dal 17 novembre al 20 aprile, gli artisti saranno chiamati a rispondere a un’esigenza di espressione e di confronto su temi che hanno l’urgenza del concreto e che chiedono una presa di coscienza. Artisti come Giuliana Musso e Babilonia Teatri, Marta Cuscunà e Anagoor presenteranno al pubblico di Vicenza le loro riflessioni su diversità, pari opportunità, confronto tra generazioni, attraverso quell’innovazione dei linguaggi che caratterizza la scena contemporanea.
Il progetto è curato da La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile di Innovazione per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Circuito Teatrale Arteven, Gruppo Aim, Fondazione Antonveneta e Askoll.
FATTI DI VITA prosegue anche quest’anno il percorso attraverso i diversi linguaggi: dal teatro di narrazione alla sperimentazione drammaturgica, dalla contaminazione con la performance e l’arte visiva al teatro d’indagine. Apre la stagione sabato 17 novembre Giuliana Musso con il suo nuovo lavoro “La fabbrica dei preti”, che affronta il tema della dimensione umana dei sacerdoti, seguita da ospiti già apprezzati dalla platea vicentina: da Titino Carrara (14 dicembre), che torna sulla scena con “Manuale d’attore”, una storia di vita e di teatro narrata attraverso i suoi occhi di figlio d’arte; ai Babilonia Teatri, che saliranno sul palco l’11 gennaio insieme agli attori della compagnia Gli Amici di Luca - costituita da persone con esiti di coma che hanno intrapreso da tempo un percorso terapeutico di cui fa parte, appunto, anche il teatro – per un “Pinocchio” particolarissimo. E proprio ai Babilonia La Piccionaia ha affidato la regia di “Special Price”, che andrà in scena per la prima volta al Teatro Astra il 6 aprile. Tornano a Vicenza anche gli Anagoor con “Lingua Imperii”, uno spettacolo sulla violenza – dalla caccia innominabile del mito a quella cruenta che ha segnato la storia d’Europa del XX secolo – (25 gennaio), e Marta Cuscunà, che in “La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazzi sul lusso d’esser donne” racconterà il tentativo di emancipazione operato già nel Cinquecento da alcune giovani monache di Udine. Tra i talenti emergenti ospitati in stagione ci sono poi Tindaro Granata (22 febbraio) con “Antropolaroid”, una storia familiare – ma in fondo universale – che parte dalla Sicilia; Matteo Latino (6 aprile), che con “Infactory” spettacolo vincitore del Premio Scenario 2011 esplora la condizione dei trentenni di oggi; e, grazie al sostegno dell’Associazione Curare a Casa, il duo Giuseppe Carullo / Cristiana Minasi (30 novembre) con “Due passi sono”, vincitore del Premio Scenario per Ustica 2011, uno spettacolo e che parte da una storia di vita per raccontare con ironia la lotta quotidiana dell’esistenza. Ironia come cifra espressiva anche per Accademia degli Artefatti (9 febbraio) con il loro “My Arm” tratto dall’opera prima del drammaturgo inglese Tim Crouch e a metà strada tra il racconto biografico e la critica culturale; e per la compagnia I Sacchi di Sabbia, a cui FATTI DI VITA dedica una giornata speciale: oltre ai due spettacoli in cartellone la sera del 23 marzo (“Ultracopri” e “Abram e Isaac”) nel pomeriggio e in uno spazio non teatrale andrà in scena “Il teatrino di San Ranieri”, evento speciale gratuito aperto alla cittadinanza. Stessa formula anche per la giornata conclusiva della stagione, il 20 aprile: la coreografa e performer Silvia Gribaudi sarà protagonista di un percorso dedicato al tema del corpo femminile e, dopo la performance pubblica “Toys? Move on!”, la danzatrice chiuderà la stagione all’Astra con due ulteriori lavori sul corpo e il movimento, “A corpo libero” e “Wait”.
Oltre alle due performances pubbliche di Sacchi di Sabbia e Silvia Gribaudi,
FATTI DI VITA prevede anche quest’anno una serie di
attività collaterali alla rassegna: sono in programma infatti incontri con gli artisti ed altri eventi attivatori di socialità, energie e idee.
Sul fronte degli abbonamenti, FATTI DI VITA 2012-2013 propone quest’anno tre diverse tipologie di acquisto.
A partire dal 16 ottobre sarà possibile tesserarsi all’intera rassegna al costo di 120 euro (110 ridotto); oppure si potrà scegliere la formula di abbonamento a nove serate al costo di 100 euro (90 ridotto) per assistere ai lavori di Giuliana Musso, Carullo/Minasi, Titino Carrara, Babilonia Teatri, Anagoor, Tindaro Granata, Accademia degli Artefatti, Marta Cuscunà e una serata a scelta tra Silvia Gribaudi, La Piccionaia/Matteo Latino, Sacchi di Sabbia; a partire dal 13 novembre sarà invece possibile acquistare un carnet di quattro appuntamenti a scelta libera al costo di 48 euro (42 ridotto).
“Anche quest’anno siamo lieti di intraprendere un percorso comune con La Piccionaia – I Carrara Teatro Stabile di Innovazione, a sostegno di una stagione teatrale ricca e originale, che mescola generi diversi, che dedica attenzione e spazio ai temi del sociale, come recita anche lo slogan che accompagna l’edizione 2012 - FATTI DI VITA -, a sottolineare l’interesse a riflettere sul reale – spiega l’Assessore alla cultura del Comune di Vicenza Francesca Lazzari -. Ecco che la nuova stagione del Teatro Astra intende proporre parole, gesti, memorie, visioni, che allarghino la mente, aprano lo sguardo, facendosi luogo di scambio di esperienze, uno spazio partecipato per “andare a vedere”, “andare a capire”, e proprio per questo strumento di formazione permanente per l’intera comunità”.
“Attraverso FATTI DI VITA cerchiamo chiavi di lettura e prospettive inedite per esplorare il significato del nostro essere nel mondo – conclude il curatore artistico della rassegna Sergio Meggiolan -, in un’epoca in cui le possibilità spalancate sono maggiori che in qualsiasi altra fase storica e, altrettanto, sono massime le contraddizioni, le sfide, e la responsabilità del nostro esistere. Il progetto coinvolge i soggetti attivi nel territorio nell’ambito culturale e sociale, perché la nostra volontà è quella di proporre non solo un cartellone di spettacoli, ma un programma articolato su più livelli, da cui si dirameranno progetti speciali come i confronti “faccia a faccia” tra artisti, o altri ideati specificamente per la valorizzazione del territorio in ottica di rete”.
Gli abbonamenti sono in vendita presso l’ufficio del Teatro Astra (Stradella Barche 5, Vicenza) con i seguenti orari: dal martedì, al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, e fino al 10 novembre, anche il mercoledì pomeriggio fino alle 19 e il sabato mattina dalle 10 alle 13.
IL PROGRAMMA
Inaugura FATTI DI VITA 2012-2013, sabato 17 novembre, Giuliana Musso con “LA FABBRICA DEI PRETI”. Spiega l’autrice: “La dimensione umana dei sacerdoti è un piccolo tabù della nostra società sul quale vale la pena di alzare il velo, non per alimentare morbose curiosità ma per rimettere l’essere umano e i suoi bisogni al centro o, meglio, al di sopra di ogni norma e ogni dottrina. I seminari di qualche decennio fa hanno operato per dissociare invece il mondo affettivo dei piccoli futuri preti dalla loro dimensione spirituale e devozionale”.
Venerdì 30 novembre Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi portano in scena “DUE PASSI SONO”, lo spettacolo vincitore del Premio Scenario Ustica 2011: due piccoli giganti combattono una dolce e buffa battaglia per imparare a non fuggire dalla vita, usando le armi della poesia e dell’autoironia. Ma la struggente consapevolezza del limite, anziché spegnere desideri e speranze, diventa per loro il grimaldello con cui forzare la porta del futuro.
Venerdì 14 dicembre protagonista sul palcoscenico dell’Astra sarà Titino Carrara con “MANUALE D’ATTORE”: dopo “Strada Carrara”, una nuova storia di vita e teatro, attraverso gli occhi di un figlio d’arte, nato nel carro dei comici e vissuto nelle grandi trasformazioni del secondo dopoguerra. Nella seconda puntata del suo affresco, Titino Carrara porta in scena il tema dell’apprendistato: come diventare adulti e insieme attori, come conquistarsi un’identità e un ruolo riconosciuti dalla famiglia d’arte e dagli spettatori.
La programmazione del 2013 apre venerdì 11 gennaio con “PINOCCHIO – IL PAESE DEI BALOCCHI”, che nasce dall’incontro di Babilonia Teatri con Gli Amici di Luca, compagnia teatrale costituita da persone con esiti di coma che hanno intrapreso da tempo un percorso terapeutico. “Per loro il teatro è un mezzo e un luogo in cui tornare a far parte di quella società che li ha respinti, accantonati, isolati – scrivono i Babilonia -. Per noi creare uno spettacolo con loro ha un senso profondo. Corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario”.
Venerdì 25 gennaio, con Anagoor e il loro “L.i.- LINGUA IMPERII”. Scrive la compagnia: “LINGUA IMPERII è la lingua dell’impero inteso come dominio coercitivo. È la lingua povera, bruta ed ingannevole delle propagande fasciste. Sono gli alfabeti e le lingue insegnate a forza. Ma è anche il bavaglio o l’assenza di voce imposti come un dono violento dai dominatori. Infine è il linguaggio stesso della violenza”.
Sabato 9 febbraio è la volta di Accademia degli Artefatti in “MY ARM”, tratto dall’omonima opera prima di Tim Crouch. È la storia di un trentenne che un giorno, da bambino, ha portato un braccio sopra la testa per verificare quanto a lungo sarebbe riuscito a tenercelo. Per sfidare se stesso, le proprie possibilità, la propria noia e quella universale; vent’anni il suo braccio reso inattivo rimane l’unico superstite al resto del corpo.
Venerdì 22 febbraio arriva sul palcoscenico del Teatro Astra “ANTROPOLAROID”, lo spettacolo vincitore del Premio della Critica 2011 e firmato da Tindaro Granata. Che scrive: “Un racconto grezzo e popolare abitato da storie che i miei nonni, non consapevoli di utilizzare una tecnica antica, mi hanno tramandato. Io le ho istintivamente memorizzate nel mio letto, come si memorizzano le favole della buonanotte. Allontanandomi dal modello originario di tradizione orale del “Cunto”, riscrivo e reinterpreto il passato della mia famiglia intrecciandolo ad episodi di cronaca avvenuti nel mio paese di nascita, nella mia Sicilia”.
Venerdì 8 marzo è la volta di Marta Cuscunà, che presenta “LA SEMPLICITÀ INGANNATA”. Se con “È bello vivere liberi” la giovane attrice e autrice giuliana aveva segnato la prima tappa di un percorso che ha come filo conduttore il tema delle Resistenze femminili, con questo nuovo lavoro Cuscunà vuole “dare voce alle testimonianze di alcune giovani donne che, già nel Cinquecento, lottarono contro le convenzioni sociali, rivendicando libertà di pensiero e di critica nei confronti dei dogmi della cultura maschile”.
Sabato 23 marzo giornata speciale tutta dedicata alla compagnia I Sacchi di Sabbia. Dopo la performance pubblica “IL TEATRINO DI SAN RANIERI” - che racconta del Santo patrono di Pisa, un anti-Francesco che secondo una leggenda apocrifa guidò migliaia di crociati toscani nel tentativo di attraversare il mare, atroce ponte di guerra per la terra santa – il gruppo porta in scena “GLI ULTRACORPI”, una rilettura teatrale ispirata al classico della fantascienza firmato da Jack Finney, che viene ora declinata con modi che attingono al teatro di Eduardo De Filippo; e infine “ABRAM E ISAAC”, una sacra rappresentazione in cartoon, un racconto in pop-up del sacrificio cui Abramo è chiamato, che diventa occasione per una riflessione sull’enigma della comunicazione tra Abramo e Dio, condotta con ironia.
Sabato 6 aprile un doppio appuntamento. Aprono la serata La Piccionaia e I Babilonia Teatri, che presentano “SPECIAL PRICE”; lo spettacolo, che indaga il tema del cibo, nasce da uno studio realizzato da Carlo Presotto su testo e regia di Babilonia Teatri nell’ambito di Parole per la Terra, un progetto sul rapporto tra l’uomo e la Terra frutto della collaborazione tra il Napoli Teatro Festival 2009 e il Festival della Scienza di Genova. A seguire, Matteo Latino - premio Scenario 2011 – presenta “INFACTORY”: la condizione dei trentenni è esplorata attraverso la simbologia di due vitelli a stabulazione fissa prossimi al macello; l’illusione di una ipotetica libertà evita in loro qualsiasi forma di ribellione.
L’ultimo appuntamento di FATTI DI VITA 2012-2013, sabato 20 aprile, sarà dedicato al movimento e vedrà protagonista Silvia Gribaudi e la sua esplorazione delle tematiche del corpo e dell’espressività femminile. Dopo la performance pubblica “TOYS? MOVE ON!”, firmato insieme a Anna Piratti, la Stagione si conclude con altri due lavori della coreografa e danzatrice: “A CORPO LIBERO”, che fece vincere a Silvia Gribaudi il Premio GDA Veneto nel 2009; e “WAIT”, insieme a Carla Marazzato ed Elisa Dal Corso.
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