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Cinema e Teatro

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mercoledì 31 dicembre 2014

ANDREA RIVERA & PETER PAN 1° dell'anno: 1-3-4-6 gennaio Teatro Vascello Roma


TANTI AUGURI DAL TEATRO VASCELLO DI ROMA

BUON INIZIO!

ULTIME REPLICHE! 1°-2-3-4 GENNAIO 2015! VI ASPETTIAMO!

ino al 4 gennaio dal martedì al sabato h 21 – domenica h 18 | SALA GIANCARLO NANNI
Prezzo 15 euro posto unico
Ridotto 10,00 euro solo per gruppi di almeno 10 persone

info e prenotazioni: promozione@teatrovascello.it065881021 - 065898031

La Fabbrica dell'Attore – Teatro Vascello

HO RISORTO!

di e con Andrea Rivera
alle chitarre Matteo D'Incà
disegno luci Hossein Taheri
foto Manolo Bernardo
costumi Mathieu

Un debutto nazionale, un nuovo spettacolo che unisce teatro, canto, video, improvvisazione, satira, ed un altro grande protagonista: il pubblico partecipante.
Andrea Rivera  torna ad interpretare  le dinamiche sociali con il suo tipico sguardo attento ed irriverente e con ironia sferzante, sperimentando una  comunicazione  in grado di stimolare la riflessione sulla quotidianità. 
Rivera imbraccerà una chitarra e darà voce ai suoi testi da moderno cantastorie e stornellatore, affiancato dal musicista Matteo D'Incà (chitarra elettrica, acustica e mandolino), in un particolarissimo esempio di teatro canzone-video in evoluzione continua. Un ritmo serrato fra giochi di parole esilaranti e l'arte di una satira completamente improvvisata, che esprime al massimo la creatività, l' energia propositiva e la sua capacità di coinvolgere, in un  turbinio di denunce al limite dell' invettiva. 
Ho Risorto! è uno spettacolo che descrive e deride i meccanismi di manipolazione,  le verità preconfezionate dai media e dalla politica. Un lavoro che decostruisce la mente del pubblico, stupisce, attrae ed indispone perché interpreta le pulsioni sociali, investigando su temi attuali, dal razzismo dilagante e l'intolleranza che vivono le periferie, all' amore. 
Un atto di denuncia che si interroga sulle vicende più controverse della cronaca italiana.

"Do più rilievo all' improvvisazione ed alla satira al limite della pazzia mia e del pubblico,  della seppur importante lezione del così detto teatro civile. Voglio proporre uno spettacolo che cambi ogni sera, per non timbrare il cartellino come quando lavoravo in fabbrica, voglio innescare una catena di smontaggio del pensiero del pubblico. Non voglio insegnare. Sono attratto dalla ricerca dei processi creativi sia artistici che sociali, che incitano alla rivoluzione quotidiana del sistema costituito." 

Attraverso giochi linguistici raffinati ed un uso particolare di accenti e rime, conia significati inediti al lessico comune, sperimenta e rinnova la sintassi pur utilizzando il tipico e familiare linguaggio romanesco. Conserva infatti intatte le sue origini, Roma e la strada, la comunicazione con i passanti, l'ironia estemporanea. Poeta della semiotica, esploratore di sostantivi inediti, la sua arte è quella della pura improvvisazione, basata sulla capacità di comunicare in maniera diretta con i suoi interlocutori, trovando nel paradosso la chiave per una comunione che ormai la società non esprime più.

I video, parte integrante dello spettacolo, sono lavori inediti girati per i quartieri capitolini, interviste con le persone che camminano, conversazioni al citofono, con le quali Rivera abbatte le infrastrutture dell' atto  teatrale, creando dialoghi inaspettati da domande semplici. Proprio nella immediatezza e nella schiettezza tipica, l' intervistato si immedesima, riconoscendosi e diventando complice, quasi come in un confessionale. 
Una modalità tipica della società romana, che riporta alle chiacchiere dal "pizzicarolo", di una comunicazione fatta di presa in giro, di parole inventate ed urlate, di toni accesi.

Il nuovo Pasquino del teatro italiano, capace di innescare una nuova forma di arte teatrale d' avanguardia, in grado di rappresenta la realtà, sintonizzarsi con le emozioni della popolazione, con la rabbia sociale in uno  spettacolo unico, che riporta in scena le dinamiche sociali più attuali e le commenta in verso ironico, irriverente ma anche autentico.

FINO all'11 gennaio 2015
sabato h 17 - domenica h 15
matineé giovedì 8 gennaio h 10.30

Speciale 1 dell'anno: giovedì 1 gennaio 2015 h 17
Speciale befana martedì 6 gennaio 2015 h 17

PREZZI 10 euro adulti- 8 euro bambini

TSI La Fabbrica dell'Attore

PETER PAN
da James Matthew Barrie

Con Valentina Bonci, Isabella Carle, Matteo Di Girolamo, Marco Ferrari, Chiara Mancuso, Valerio Russo, Pierfrancesco Scannavino, Maya Vassallo
Canzoni: Claudio Corona
Regia: Maurizio Lombardi
Scene e costumi: Clelia Catalano

Si organizzano feste di compleanno presso il teatro abbinate agli spettacoli per i bambini, info ai numeri del Teatro Vascello

... il bambino che non voleva crescere...
La storia del ragazzo che non voleva crescere e del suo autore curiosamente anch'egli considerato - per la sua poetica visionaria e disincantata e per la sua capacità di saper giocare anche in età adulta - una persona incapace di crescere, ha fatto il giro del mondo in questo secolo appena passato. E questo grande successo si deve al fatto che questa favola trova nel suo autore un alleato dei bambini, un adulto dall'animo eternamente giovane e quindi in grado di comunicare senza sovrastrutture con i più piccoli. Entrando nel loro mondo ha svelato, quindi, anche agli adulti una realtà parallela che viaggia attraverso il sogno arrivando fino a noi nel mondo reale di oggi. Ed è proprio  in questa condizione di grazia e di magia che si sviluppa questa favola di successo e proprio per questo nota a tutti.

La Compagnia dei giovani del Teatro Vascello saprà sicuramente svelarci ancora con incanto quel mondo.
Riportandoci di nuovo sull'Isola che non c'è a bordo dell'amato Vascello, teatro che sempre più attira pubblico di ogni età incarnando e ispirando sempre di più l'idea di Teatro per le Famiglie.

Età: DAI 3 ANNI AI 99 ANNI e scuola primaria e scuola secondaria 
Genere: teatro ragazzi / per tutta la famiglia
Tecnica: attori, canto e canzoni originali

 

E AL TEATRO VASCELLO DA GENNAIO 2015:::

DYNAMIS

ISOLA DEL MAI/ Gioco laboratorio per bambini

da gennaio ad aprile
mercoledì 17:00/18:30

Dynamis propone un laboratorio teatrale in cui esplorare "L'isola del Mai", un luogo dove ogni bambino può giocare a sperimentare e creare personaggi storie e mondi nuovi, mai visti e pensati.  "L'isola del mai", archetipo del mondo fantastico per tutti i bambini, diventa pretesto per esplorare e indagare la propria fantasia. 
L'ultima tappa del percorso è uno spettacolo concepito come momento di verifica, in cui i bambini raccontano, attraverso i diversi strumenti espressivi scoperti durante il laboratorio, la loro "Isola del Mai".
"L'isola del Mai" è un laboratorio aperto su creatività, espressività e gioco collettivo.

 

REGOLE DEL GIOCO
Scopo del gioco 
Esplorare l'isola del Mai, la città e la fantasia di ogni giocatore

Chi può giocare 
Da 1 a 100 giocatori organizzati in squadre esplorative

Spirito del gioco 
occorre avere un spirito avventuroso e una spiccata apertura al fantastico per esplorare l'isola del mai

Svolgimento
Ogni squadra di esploratori si muove lungo il percorso. Supera le prove si mette in gioco, esplora, gioca con la fantasia compie nuovi incontri, si diverte, viaggia, abita nuovi spazi, si confronta, disegna, salta, fa capriole etc etc etc...

Conclusione 
Sarebbe brutto pensarla

 

CONTATTI: 
Infanzia@dynamisteatro.it 
Francesco:3476562035 
Marta:3334119040

Vi Aspettiamo

TEATRO VASCELLO ROMA

 

SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO

UNO SPAZIO DI LIBERTA' DOVE L'IMMAGINAZIONE DIVENTA REALTA'

 

Prosa#Spettacoli per Bambini#Danza#DrammaturgiaContemporanea#Eventi#Festiva#Rassegne#Concerti

 

TEATRO VASCELLO

via Giacinto Carini n.78- info: 065881021 -065898031 www.teatrovascello.it

Come raggiungerci: Il Teatro Vascello si trova in Via Giacinto Carini 78 a Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo.

Con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma tel 06 5815157

Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello




Due concerti imperdibili nel Palazzo della Cultura



2 GENNAIO 2015, ore 20.30

CHRISTMAS IN JAZZ

a cura di

 

 

Giacarlo Del Vitto, chitarra
Stefano Rielli, contrabbasso 
Riccardo Coratelli, pianoforte

 

 

4 GENNAIO 2015, ore 20.30

ROMANTIC & JAZZY

Il pianoforte di Chopin e Gershwin

Valeria Vetruccio in recital

 

 

Ingresso libero.

 

 

 

 

Info

Ufficio Cultura Comune di Poggiardo

0836.909812 – 329.3173865

 


martedì 30 dicembre 2014

A Capodanno si ride con Claudio Gnomus al Teatro dei Satiri

É d'obbligo ridere. Recitava così il comunicato stampa che abbiamo ricevuto. E la promessa è stata mantenuta.

Dal 27 dicembre all'11 gennaio al Teatro dei Satiri, Claudio Gnomus è il protagonista maschile di Sette piani di ruvidezza e di risate. Uno testo che strizza l'occhio all'avanspettacolo e che garantisce oltre un'ora di divertimento.

In scena con l'autore e il regista due bravi attrici, Donatella Barbagallo e Mirella Martinelli.
Sul palco della sala Augias, che per la prima ha registrato il tutto esaurito, le storie di diversi personaggi che in comune tra loro non hanno nulla se non il condominio in cui vivono.

Ad aprire il sipario sono due personaggi alquanto bizzarri: una portiera e uno spazzino, e man mano che lo spettacolo va avanti si sale di piano e si assiste alle vicende di tutti i condomini. Non solo le gelosie del marito tradito del terzo piano, ma anche i pazienti aerofagici dello studio medico del quinto piano o ancora i clienti dell'ufficio postale al piano terra o i camerieri inesperti del ristorante del terzo piano. 

Le loro nevrosi, le loro paure, ansie, le loro inadeguatezze rispecchiano, a tratti, quelli della socità odierna, in chiave fortemente ironica. Bravo Claudio Gnomus nello scrivere un testo frizzante con il giusto ritmo, brava anche Mirella Martinelli nelle vesti dell'impiegata postale, della moglie fedifraga, nella cameriera e anche nei panni dell'angelo. 

Si perchè ai piani altri l'incontro è con personaggi surreali ma sempre comici. Ottima, invece, l'interpretazione dell'altra attrice, Donatella Barbagallo. La sua mimica e la sua capacità di entrare nei personaggi assegnatigli da Claudio Gnomus regalano allo spettacolo una marcia in più.

Se volete passare una serata in allegria il posto giusto potrebbe essere il Teatro dei Satiri, anche a Capodanno, infatti, Sette piani di ruvidezza sarà lo spettacolo con il quale il teatro saluterà il nuovo anno 

mena zarrelli 

Lando-Fiorini Arrivederci-Roma -Riz .mpg

CONCERTI DI CAPODANNO IN OMAGGIO AL MAESTRO RIZ ORTOLANI 1° GENNAIO 2015 PESARO E FANO



Orchestra Sinfonica G.Rossini
Conservatorio Statale di Musica G. Rossini
Sandro Querci – voce solista
Daniele Agiman - Direttore



Le città di PESARO e di FANO dedicano l'intera giornata del 1° gennaio 2015 al grande Maestro pesarese RIZ ORTOLANI, che tante soddisfazioni ed onori ha dato alla città di Pesaro, al suo amato Conservatorio, ed ai "suoi" pesaresi, con le sue bellissime composizioni e  colonne sonore celebri in tutto il mondo. Il concerto di Capodanno verrà eseguito alle h. 20,30 al TEATRO ROSSINI di PESARO, che già ospitò nel febbraio 2001 la prima sinfonia di Riz Ortolani "SINFONIA DELLA MEMORIA", e al TEATRO DELLA FORTUNA di FANO nella pomeridiana delle h. 17,00.
Il programma prevede un breve video per ricordare anche la sua immagine di prestigioso Direttore d'Orchestra, personalità unica, come uomo e grande musicista!
L'Orchestra Sinfonica G. Rossini è un' affettuosa conoscenza del Maestro, da molti anni, dal suo "primo e storico concerto a Pesaro", la sua città, 22 febbraio 1996: il successo fu talmente eclatante, che a furor di popolo e non con pochi disagi, dovette essere replicato la sera successiva, con il pubblico che per acquistare il biglietto era in fila al teatro  dalle sei del mattino.

Oltre ad alcuni brani tratti dalle sue colonne sonore come "Oh My Love", "Il Sorpasso", "More", Fratello Sole Sorella Luna", verrà eseguito integralmente ed in prima assoluta la sua ultima opera:  "TRITTICO ROSSINIANO op. 373", brillante creazione di tre Poemetti Sinfonici da G.Rossini:  Peches De Viellesse: Petit Train De Plaisir – Petite Valse; l'Huile d'Olive – Un Reveil En Soursaut 


Teatro Ambra Jovinelli: BIAGIO IZZO diretto da Vincenzo Salemme in 'L'amico del cuore'


8 18 gennaio 2015

B&B PRODUCTION srl presenta
Biagio Izzo
in
L'AMICO DEL CUORE
una commedia di Vincenzo Salemme

con
Mario Porfito
Francesco Procopio
Yuliya Mayarchuck
Luana Pantaleo
e con
Antonella Cioli

Scene Alessandro Chiti             Musiche Antonio Boccia
Luci Vittorio Grotta                        Costumi Francesca Romana Scudieri
Regia di Vincenzo Salemme

Prima Nazionale
L'amico del cuore è una commedia del 1991.
Quando l'ho rappresentata la prima volta, nella stesso anno, era un atto unico e si intitolava "L'ultimo desiderio".
Negli anni successivi sentivo che la commedia aveva una potenzialità maggiore e decisi quindi di scrivere "L'amico del cuore", ampliandola e separandola in due atti.

La prima volta che la rappresentai in questa forma era il 1995. Fu subito accolta con molto calore. Adesso mi si presenta la possibilità di metterla in scena come regista. Dalle prime letture mi sono reso conto che la commedia, dentro la trama comica, ha una vena di profonda cattiveria.
In questa edizione mi piacerebbe portare in superficie la crudeltà dei rapporti umani.   
In questa edizione mi piacerebbe che Michelino Seta (Biagio Izzo) diventasse vittima di se stesso, di tutto ciò in cui ha finto di credere, di tutto il suo provincialismo culturale, di tutta la sua mentalità aperta ma solo a parole. E quindi mi piacerebbe che Roberto Cordova diventasse un uomo che coglie nella propria malattia (Deve subire un trapianto cardiaco con poche probabilità di sopravvivenza) un occasione di rivalsa nei riguardi dell'amico più fortunato, quell'amico del cuore, Michelino, che ai suoi occhi appare un uomo di successo per di più sposato con una donna bellissima.
I due sono amici dall'infanzia e probabilmente, Roberto, da sempre pensa che l'amico abbia avuto una vita più facile, più fortunata. Quale occasione migliore quindi per vendicarsi di quell'amico che si dice uomo aperto e democratico, quell'uomo che giudica la gelosia un sentimento barbarico, quale occasione migliore per dimostrare che le sue sono soltanto chiacchiere.
Quindi in definitiva mi piacerebbe che questa edizione fosse proprio un duello, in cui l'arma scelta dai contendenti non è la spada ma l'ipocrisia. Il tutto nella tessitura classica della commedia degli equivoci, dove ognuno dei personaggi si veste di un ruolo per nascondere la propria natura più profonda: un prete ambiguo che non ha deciso se essere "uomo o ministro di Dio"; un ragazzo di quattordici anni (malato del morbo di Matusalemme) che ne dimostra quaranta e crede di essere la reincarnazione di un merlo; la mamma di questo ragazzo legata ancora al ricordo del marito defunto, ma che alla prima occasione cede alle lusinghe di un tassista invadente e aggressivo.
E su tutti spicca Frida, IL SOGNO. Frida, la bellissima moglie di Michelino, Frida la bionda svedese, Frida ricordo di una Svezia del progresso, la Svezia della libertà, la Svezia senza tabù e senza peccato, Frida innocente e Frida che adesso...aspetta un bambino. E ad imbrogliare ancora di più la matassa interviene chi quella matassa la dovrebbe sbrogliare: la ginecologa, che dirà …
Infine, come mi capita di fare da qualche anno, mi piacerebbe anche in questo caso, aprire in qualche modo la commedia al pubblico, alla partecipazione del pubblico. Mi farebbe piacere cioè che questa commedia, per il pubblico in sala diventasse quasi un racconto, un aneddoto sul quale ognuno potrebbe essere chiamato ad esprimere la propria opinione. Mi piacerebbe cioè che ognuno degli spettatori maschi si domandasse: ma se il mio amico del cuore, in punto di morte, mi venisse a chiedere, come ultimo desiderio, di andare a letto con mia moglie, cosa farei? E mi farebbe anche piacere sapere cosa ne pensa la moglie.
Vincenzo Salemme

TEATRO AMBRA JOVINELLI
818 gennaio 2015
Via Guglielmo Pepe, 43 /47 Roma 00185
Spettacoli ore 21.00 – domenica ore 17.00 - lunedì riposo
Biglietti (compresa prevendita): da € 32,00 a € 17,00
Info 06 83082620 – 06 83082884




Paolo Hendel al Teatro Binario 7 di Monza | 10-11 gennaio


 

PAOLO HENDEL in CARCARLO PRAVETTONI

COME TRUFFARE IL PROSSIMO E VIVERE FELICI

Sabato 10 e domenica 11 gennaio al Teatro Binario 7 di Monza,

primo appuntamento del 2015 all'insegna della comicità

 

 

Monza, 30 dicembre 2014. Imperdibile appuntamento con la comicità sabato 10 e domenica 11 gennaio. Il Teatro Binario 7 apre il nuovo anno con il nuovo spettacolo di Paolo Hendel, un monologo a due facce: il comico fiorentino si presenta sul palco insieme al suo personaggio più famoso, il cinico uomo d'affari Carcarlo Pravettoni, che nel frattempo ha scritto un libro Come truffare il prossimo e vivere felici.

 

Dopo anni di impegno come giornalista televisivo, Carcarlo Pravettoni, l'industriale cinico e baro, non poteva farsi mancare il teatro. Ed eccolo quindi prendere la parola dai palcoscenici italiani per dispensare le sue ricette anti-crisi, elargire pillole di saggezza e insegnare al prossimo tutti i trucchi del mestiere per vivere bene e in pace con se stessi.

 

Come truffare il prossimo e vivere felici è la guida indispensabile per uscire dalla recessione e affrontare le sfide della società globalizzata, per trovare preziose indicazioni su come arredare l'ufficio, scegliere la segretaria, educare i figli, legittimi e no, e licenziare i propri dipendenti.

 

Più "culturalmente impegnato" di quando, anni fa, fece il suo esordio a Mai dire gol, Pravettoni terrà anche lezioni di letteratura e di alta finanza, a modo suo. Insieme a lui essere disonesti non è mai stato così divertente!

 

A controbilanciare gli eccessi di Pravettoni, tornato alla ribalta con la trasmissione di Gianluigi Paragone su La7, ci pensa Paolo Hendel, "invitato speciale" di questo nuovo spettacolo, che, prendendo le distanze dalla sua creatura ormai fuori controllo, reinterpreta i classici in chiave contemporanea, prende in giro il mondo della pubblicità e ci fa partecipi di un suo personalissimo coming out, che lo porta ad una assai vivace riflessione su omosessualità e eterosessualità.

 

Insomma, uno spettacolo per tutti i gusti, tutti i luoghi e tutte le posizioni, non solo politiche, anche le più audaci, come direbbe Carcarlo Pravettoni, il vate della nuova imprenditoria.

 

Non potrete non divertirvi: parola di Carcarlo Pravettoni e di Paolo Hendel, una volta tanto d'accordo!


 

 

PAOLO HENDEL

 

Espressione della più pungente satira della realtà sociale e politica del nostro paese, Paolo Hendel nasce a Firenze, dove si laurea in lettere. Inizia a scrivere monologhi comici per il teatro, come Via Antonio Pigafetta, navigatore, che lo fanno conoscere al pubblico. Da fine anni '80 è ospite di molte trasmissioni televisive, tra cui I Martedì di Paolo Hendel, Banane; ospite fisso dal 1996 al 1998 e nel 2001 di Mai dire gol della Gialappa's Band, dove nasce il personaggio Carcarlo Pravettoni. Partecipa poi ai programmi Comici e Rido e conduce la trasmissione Second Italy di Comedy Central. Nel 2009 è protagonista della fiction tv All Stars, a fianco di Diego Abatantuono, Bebo Storti, Fabio De Luigi, Gigio Alberti, Antonio Cornacchione, Ambra Angiolini. Il 2012 segna il ritorno in TV di Carcarlo Pravettoni: è ospite fisso della trasmissione L'ultima parola, condotta da Gianluigi Paragone e poi della trasmissione La gabbia, sempre al fianco di Gianluigi Paragone. Apprezzato per il suo talento surreale e travolgente, si fa conoscere anche nel mondo del cinema. Prende parte a pellicole importanti, quali La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani, Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli, Paura e Amore di Margaret Von Trotta, Cavalli si nasce di Sergio Staino, Il Ciclone e Il pesce innamorato di Leonardo Pieraccioni. Nel 2010, all'impegno teatrale si aggiunge quello cinematografico sul set di Amici miei... Come tutto ebbe inizio, il prequel del celebre film del 1975, accanto a Christian De Sica, Massimo Ghini, Giorgio Panariello, per la regia di Neri Parenti. Particolarmente intensa è la sua attività teatrale: scrive e interpreta monologhi quali Caduta Libera, Alla deriva, Nebbia in Val Padana, Il meglio di Paolo Hendel, Occhio alla penna, W l'Italia!, Non ho parole!. Collabora con Piero Metelli per Il bipede barcollante e Il tempo delle susine verdi. Per la stagione 2011-2012 ha portato in scena lo spettacolo teatrale Molière a sua insaputa, di cui è autore con Leo Muscato. Nel 2014 lo spettacolo Come truffare il prossimo e vivere felici, tratto dal suo omonimo libro, segna il ritorno sulla scena di Carcarlo Pravettoni.

Paolo Hendel è autore di due libri: Ma culo è una parolaccia?, scritto con Piero Metelli nel 1998 per Zelig Editore e il libro di Carcarlo Pravettoni Come truffare il prossimo e vivere felici scritto a quattro mani con Francesco Borgonovo uscito a maggio 2014 per Mondadori.


 

 

TEATRO BINARIO 7

PAOLO HENDEL in

Carcarlo Pravettoni

COME TRUFARE IL PROSSIMO E VIVERE FELICI

 

scritto da

Paolo Hendel

Francesco Borgonovo

Marco Vicari

 

con

Paolo Hendel

Carcarlo Pravettoni

 

musiche eseguite dal vivo

Ranieri Sessa, chitarra

 

produzione

Agidi

 

 

Date spettacolo:

sabato 10 gennaio, ore 21.00 | domenica 11 gennaio, ore 16.00 e ore 21.00

 

Biglietti:

intero € 18| ridotto € 15 (Carta Più Feltrinelli)| under25, over65, abbonati e convenzionati € 12| allievi La Scuola Delle Arti € 10| under18 € 6

fuori abbonamento

 

 

Per info e prenotazioni:

Teatro Binario 7 | via Filippo Turati 8, Monza

tel. 039 2027002 | biglietteria@tetrobinario7.it

www.teatrobinario7.it


Lando Fiorini - Roma Nun Fa' La Stupida Stasera

Konsequenz e 'San Francesco storia e leggenda': il concerto 4 gennaio 2015


Domenica 4 gennaio 'Nel cavo delle mani aperte un canto per l'infinito: San Francesco storia e leggenda', con Luigi e Girolamo De Simone, chiude la rassegna 'Il sacro e le armonie - Natale alla Pietrasanta' 
San Francesco e la musica di frontiera: 20 anni di Konsequenz per aprire il 2015


Domenica 4 gennaio 2015
ore 18.00
Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta 
Via dei Tribunali 16
Napoli

Nel cavo delle mani aperte un canto per l'infinito: 
San Francesco storia e leggenda

Testo, regia, performance: Luigi De Simone
Musiche e pianoforte live: Girolamo De Simone
Immagini: Salvatore Giordano
Voce fuori campo: Dora Celeste Amato
Quadri plastici: Giocondi
Coreografie: Rossella Lo Sapio

ingresso euro 10

Domenica 4 gennaio 2015, nel prestigioso cartellone della rassegna Il sacro e le armonie con la direzione artistica di Enzo Amato, in programma alla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, la chiusura sarà affidata all'opera per voce e pianoforte Nel cavo delle mani aperte un canto per l'infinito: San Francesco storia e leggenda. Dopo l'apertura con la presenza straordinaria di Bruno Canino, la rassegna nella prima chiesa mariana della città termina con un'opera toccante: testo, regia e performance di Luigi De Simone, musiche composte espressamente per l'opera da Girolamo De Simone, che le esegue dal vivo al pianoforte. L'incipit si avvale di un brano omonimo che De Simone ha registrato sull'organo della Verna.

Il 2014 è stato l'anno del ventennale di Konsequenz, la factory culturale che Girolamo De Simone ha fondato nel 1994 con musicisti della statura di Daniele Lombardi, Giancarlo Cardini e Giuseppe Chiari. Per l'occasione De Simone ha curato la pubblicazione di Jommelli Granular (De Simone), Iren. Improvvisazioni Vesuviane(Antonello Neri) e Sacre (Pietro Grossi), alla quale ha affiancato la composizione delle musiche per San Francesco Storia e leggenda. Non stupisce che la vita del Santo di Assisi si presenti ancora nuova nei suoi risvolti e nelle sue molteplici sfumature: all'uomo moderno, disorientato e confuso, perennemente in lotta con sé stesso e straniero sulla terra, il messaggio del Poverello, struggente e nostalgico, risuona quale futura e certa promessa. Sono queste le premesse da cui nasce una delicata e quasi mistica "lettura" del Santo, che si snoda sottile inseguendo armonie e suggestioni musicali dalle quali è accompagnata ma più spesso rincorsa. Un connubio felice tra musiche e parole, fonemi e note che, pur ispirate a tempi remoti, hanno il pregio di rivestirsi di nuova e moderna significazione, quasi a sottolineare il desiderio di attualizzare di una testimonianza unica, databile ma eterna.

Dedita fin dalla fondazione alla musica di frontiera, Konsequenz è stata un'eccezionale macchina da guerra per la divulgazione e l'affermazione delle nuove estetiche della contaminazione, in anni in cui l'assunto dei plurali in musica non era affatto scontato. In vent'anni di attività Konsequenz ha pubblicato un centinaio di volumi monografici (presenti nelle biblioteche di tutto il mondo), ha realizzato decine di concerti e rassegne musicali, dischi, mostre ed eventi trasversali, tanto da essere riconosciuta come imprescindibile archivio del contemporaneo e anima delle sue memorie, altrimenti inconciliate. Il 2015 di Konsequenz e De Simone rivelerà presto significative novità. 

Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, Via dei Tribunali n. 16
Ingresso €. 10.00 
Informazioni: 
Telefono – 081 198 11 177 
E-mail: 


Info:  

Konsequenz:

Konsequenz su Facebook:

Synpress44 Ufficio stampa:



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Redazione del CorrieredelWeb.it

Kebab di Gianina Carbunariu al Teatro dell'Orologio di Roma 9/11 gennaio



KEBAB

di Gianina Carbunariu
diretto da Riccardo Bellandi
con Chiara Benedetti, Adreapietro Anselmi, Daniele Ronco

TEATRO DELL'OROLOGIO
sala Orfeo
Via dei Filippini 17 - Roma


dal 9 all'11 gennaio 2015


Dopo essere stato rappresentato in moltissimi teatri europei come lo Shaubuhne di Berlino, il Kammerspiele di Monaco, il Théatre-Studio d'Alfroville di Parigi, il Royal Courth di Londra, Kebab, il testo di Gianina Carbunariu, arriva in Italia per la regia di Riccardo Bellandi. Dal 9 all'11 gennaio 2015, infatti, la Compagnia Aria Teatro di Trento porta sul palco del Teatro dell'Orologio di Roma, il testo dell'autrice romena. Lo spettacolo vede come protagonisti Chiara Benedetti, Andrapietro Anselmi e Daniele Ronco.
Tre ragazzi romeni – Madalina, Voicu e Bogdan – abbandonano le luci, i buoni odori e le persone care della loro terra per realizzare i propri progetti in Irlanda, idealizzata come un luogo dove tutto è possibile e che, invece, risveglierà presto i loro istinti prevaricatori. All'inizio dello spettacolo i giovani vengono presentati in una chiave ingenua e pulita ma, subito dopo, lo spettatore è catapultato dentro una spirale di crescente violenza e degrado. Situazioni che i personaggi non riescono ad arrestare perché troppo presi dalla volontà di auto-realizzazione. Ogni mezzo sembra loro lecito, persino quelli più umilianti ed estremi.
Originariamente intitolata Mady-baby.edu, tradotta come Kebab in sette lingue, lo spettacolo ha già debuttato al Teatro Comunale di Pergine e il Teatro San Marco di Trento riscuotendo un grande successo di critica e di pubblico.






Note di regia
La storia di "Kebab" è una storia semplice e terribile insieme: tre giovani romeni decidono di lasciare il loro paese per seguire i loro sogni in Irlanda: Madalina, diventare una pop-star, Voicu, guadagnare più soldi e Bogdan, lavorare nel campo delle arti visive. Nulla è casuale o banale nella scrittura della Carbunariu: non è un caso che siano tre ragazzi giovani, non è un caso che tutti e tre abbiano un sogno da inseguire, non è un caso che scelgano di farlo in un paese "dove è meglio", non è un caso che tutto finisca come andrà a finire.
La grandezza di un essere umano non sta tanto in ciò che ha raggiunto e che può dimostrare al resto del mondo, piuttosto in ciò che è in potenza, nei suoi sogni, nelle sue speranze. E la sua forza sta nella tenacia e nel desiderio di realizzarsi. Il riuscirci o no è figlio di altre situazioni, proprio quelle che spesso stroncano qualcosa che in potenza è un mondo infinito che aspetta solo di realizzarsi. Così si dimentica la grandezza dell'essere umano e lo si trasforma in un animale capace di tutto. Un animale che si illude di alimentare e difendere il proprio sogno con i denti, fino alla fine, e non si accorge che il proprio sogno si è trasformato in un incubo"

Riccardo Bellandi



Kebab
di Gianina Carbunariu
regia Riccardo Bellandi
con Chiara Benedetti, Andreapietro Anselmi, Daniele Ronco
aiuto regia Giuseppe Amato
scene Lorenzo Rota,
video Giuseppe Zito
musiche Mattia Balboni
supporto tecnico Federica Rigon, Gianluca Bosio

TEATRO DELL'OROLOGIO
Via dei Filippini 17 - Roma
dal 9 all'11 gennaio
ore 21.00 domenica ore 17.30
Biglietti intero € 12 – ridotto € 10 – tessera 3 €
Per info e prenotazioni 06 6875550 | biglietteria@teatroorologio.com

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