Un pugile in bilico tra due strade. Due possibilità che a tratti possono convivere.
Da un lato l'esercizio fisico, l'allenamento, il maestro, la palestra, la preparazione per affrontare l'avversario, dall'altro gli incontri clandestini, i "compagni" di avventura, i soldi facili, il fascino dell'oscuro.
La pratica della sopraffazione e dell'aggressione come abitudine, necessaria per farsi ascoltare, per dimostrare coraggio?
Di fronte alla scelta: irruzione di paure, mostri, fantasmi, E l'ossessione dell'occhio del mondo.
Lo sguardo dell'altro che rassicura e rafforza durante l'esibizione, ma anche che mette a nudo e palesa le insicurezze? La possibilità della perdita dei riferimenti, della perdita della ragione. La paura del vuoto. La solitudine.
Queste le problematiche affrontate durante un laboratorio con un gruppo di giovani al teatro area nord, adattando liberamente al contesto frammenti di "Giorni felici" di S. Beckett, frammenti di "Terra di nessuno" di H. Pinter e frammenti di testi dei ragazzi.
Informazioni: figlidelbronx@libero.it
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