Piazza Eduardo de Filippo 20 - Napoli
20 e 21 Febbraio 2009 ore 21
22 febbraio 2009 ore 18
Afrodita Compagnia
in collaborazione con il Teatro Comunale di Haifa
presenta
MONTEDIDIO
dal romanzo omonimo di Erri De Luca
scritto e diretto da Dani Horowitz
Versione italiana del testo di Claudia Della Seta
con la collaborazione di Erri De Luca
Scene Eran Atzmon
Costumi Yehudit Ofek
Musica Yuval Mesner
Disegno Luci Ya'acov Sliv
Assistente alla Regia Idan Meir
Fonico Paolo Panella
Macchinisti Muhammad Ali, Ali Muhammad
Con (in ordine alfabetico):
Itamar Argov, Claudia Della Seta, Amir Dulitsky, Sebastiano Filocamo, Hila Meckier, Olek Mincer, Royi Nave, Stefano Viali
Organizzazione Valeria Orani 369gradi
Progetto grafico Marina Levi Fiorentino
Si ringrazia Angela Teichner
Montedidio è un quartiere di Napoli piccolo e sovraffollato, è uno dei più apprezzati e letti romanzi di Erri De Luca ed è uno spettacolo teatrale nato ad Haifa in Israele che sta per debuttare al Teatro San Ferdinando di Napoli il 20 febbraio 2009 con attori israeliani e italiani.
Afrodita Compagnia in coproduzione con il Teatro Comunale di Haifa propone la versione teatrale di Montedidio. Un ragazzo mette per iscritto la breve e travagliata stagione che lo porta a crescere in fretta; dal suo primo lavoro nella bottega del falegname Mastr'Errico, che ospita lo "scarparo" ebreo don Rafaniello, alla malattia e al lento spegnersi della madre e all'«ammore» per la coetanea Maria, che il degrado familiare e gli abusi del padrone di casa hanno reso già grande. Dove "se vuoi sputare in terra non trovi un posto libero tra i piedi" le ali, un boomerang, le terrazze, i tetti alti e sospesi suggeriscono una dimensione aerea e fluttuante, una bella e poetica alternativa alla costrizione di un quartiere stretto e sovraffollato. La fuga, il viaggio, il volo rimandano al sogno, al desiderio di emancipazione e cambiamento, che in Montedidio risponde alla sensazione dell'essere stranieri anche in terra propria.
Nella gobba di Don Rafaniello ci sono le ali che secondo il suo angelo lo porteranno alla Terra Promessa.
Concepito originalmente in lingua ebraica, lo spettacolo che ha debuttato ad Haifa nel 2007 viene ora riproposto in versione italiana. Per tale occasione, Erri De Luca collabora con Claudia Della Seta alla traduzione e all'elaborazione linguistica del testo di Horowitz. Come sempre avviene nei progetti di Afrodita Compagnia, gli attori si confrontano con una lingua non loro: qui gli israeliani recitano in italiano. Lo spettacolo e la scena rappresentano un'occasione di possibile incontro tra culture, etnie, religioni e lingue diverse, superando i limiti imposti da ragioni politiche, storiche e sociali. La collaborazione tra artisti di nazionalità diversa diventa opportunità d'interazione e dialogo tra i membri della compagnia, gli attori e per estensione, il pubblico. E da una scena-terrazza lo spettacolo ripropone lo sguardo verso l'alto mentre sotto fervono i suoni dei vicoli.
Alla prima saranno presenti Erri de Luca e i direttori del Teatro Arabo Ebraico di Jaffa Norman Issa e Igal Ezraty che incontreranno il pubblico in teatro alle 17.30, venerdì 20 febbraio.
"La parola al teatro" per testimoniare una convivenza pacifica tra diversità di culture e di genere.
Afrodita Compagnia nasce nel 2003, come estensione femminile del teatro Arabo Ebraico di Jaffa, quartiere di Tel Aviv dove ebrei ed arabi convivono.
Attiva tra l'Italia e l'Israele, collabora con il Teatro Arabo-Ebraico di Jaffa e con il Kibbutzim College of Education, in Israele; annovera artisti e tecnici italiani, palestinesi e israeliani. La prima produzione di Afrodita è La Casa degli Spiriti, di Isabel Allende, realizzato sotto l'egida del Teatro di Jaffa. La Casa degli Spiriti nasce durante la seconda Intifada. Si ostina a parlare d'amore, di speranza, di compassione, in tempi di guerra e di terrore. Il secondo spettacolo è La Tenda Rossa, che arriva in Italia durante la seconda guerra del Libano, affronta un evento della Genesi terribile e sanguinario. Tratta di una strage fatta "per onore" e guardata dagli occhi di un adolescente.
Afrodita si sposta in Italia, cercando di applicare quello che ha imparato dalla mediazione culturale con le persone che in Italia si rifugiano o ci scappano per vivere. Così nascono Struggimenti (Fantasy), scritto da Yossefa Even Shoshan prodotto da Officine Giovani di Prato per la regia di Claudia Della Seta e Glenda Sevald, con due attrici professioniste e sei badanti "migrate" e Migration rewiew spettacolo con quattro attori e cinque rifugiati politici per la regia di Dani Horowitz, che ha debuttato al Centro Enea per i Rifugiati Politici a Roma lo scorso ottobre 2008. A febbraio 2009, appena dopo il conflitto tra Hamas e Israele, Afrodita porta "Montedidio" (coprodotto con il teatro Comunale di Haifa) a Napoli. Il testo narra di un amicizia che comincia a Guerra finita. Che questo sia di augurio.
Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. Ha diciotto anni nel 1968 e si trova a Roma. E' a partire da quest'epoca che abbraccia l'azione politica. Negli anni '70, è dirigente attivo in seno al movimento d'estrema sinistra Lotta Continua. Sarà in seguito operaio qualificato alla FIAT, magazziniere all'aeroporto di Catania, camionista, poi muratore, e come tale lavorerà in diversi cantieri francesi, africani o italiani. Benché non avesse smesso di scrivere dall'età di vent'anni, il suo primo libro, Non ora, non qui, è pubblicato in Italia soltanto nel 1989. Ha praticamente quarant'anni al momento di questa prima pubblicazione e continua a lavorare nell'edilizia. Durante la guerra nella ex Iugoslavia, è conducente di convogli umanitari a destinazione della popolazione bosniaca. Ha imparato numerose lingue da autodidatta, tra cui l'yiddish e l'ebraico per tradurre la Bibbia, alla quale dedica ogni giorno un'ora di lettura, anche se si dichiara non credente. Collabora a diversi giornali ed oltre i suoi articoli d'opinione, scrive anche sulla montagna. E' ugualmente un alpinista emerito.
Erri De Luca ha ricevuto, in Francia, il premio France Culture nel 1994 per Aceto, arcobaleno, il Premio Laure Bataillon nel 2002 per Tre cavalli (congiuntamente alla sua traduttrice francese, Danièle Valin) ed il Femina Étranger, ugualmente nel 2002, per il romanzo Montedidio.
Dani Horowitz nato a Chadera nel 1941, studia regia teatrale all'Università di Tel Aviv; il suo primo testo Fratelli viene rappresentato nel 1970 e da allora ha scritto più di 25 opere teatrali che sono state rappresentate in Israele e all'estero, dagli Stati Uniti alla Germania, alla Francia e l'Italia. Ha ricevuto il Premio Pinski nel 1972, il Premio Meskin nel 1978 e il premio del Capo dello Stato nel 1996. Ha scritto numerose sceneggiature cinematografiche tra cui La doccia, che ha vinto il festival del Cinema a Gerusalemme, ha pubblicato in Italia Lo zio Arturo per Giuntina Editrice ed in Israele Come un ponte sospeso, interviste su identità degli attori arabi e israeliani e Le opere teatrali sull'Ebraismo e la mistica ebraica. Ha insegnato diversi anni filosofia all'Università di Tel Aviv ed insegna tuttora drammaturgia ebraica al Kibbutzim Colllege of Education (Tel Aviv).
TEATRO SAN FERDINANDO
Piazza Eduardo De Filippo, 20 - Napoli
Informazioni Tel. 081 551 33 96 – Fax 081 420 61 96
Botteghino San Ferdinando 081. 291878
Orari: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, domenica ore 10.30 – 13.00 / 16.30 – 19.30;
venerdì e sabato 10.30 - 13.00 / 16.30 - 21.30
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Carla R Antolini 369° <press369gradi@gmail.com>
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