Cinema e Teatro
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lunedì 29 marzo 2010
ANATOLIJ VASILIEV TRASFORMA VENEZIA NELL’ “ISOLA DELLA PEDAGOGIA”
Ideato e curato dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con Scuola d’Arte Drammatica ‘Paolo Grassi’ di Milano, con il coordinamento scientifico di Maurizio Schmidt, il progetto è stato creato per sviluppare la consapevolezza che, di tutte le arti, la più importante è quella dell’educazione all’arte. “PEDAGOGIA DELLA SCENA” - un’esperienza unica in Italia e in Europa - è infatti strutturato come un momento di alta formazione, prolungato nel tempo, per ripensare il concetto della trasmissione dei saperi e riportarlo ad una pratica necessaria ed essenziale. I “maestri” del teatro saranno dunque al centro di un percorso volto a formare i formatori, per far discendere a cascata, di generazione in generazione, i saperi che stanno alla base dei mestieri di attore, regista, drammaturgo.
Programmato negli spazi del Centro Teatrale di Ricerca della Giudecca a Venezia, “PEDAGOGIA DELLA SCENA” prevede tre moduli di sette settimane ciascuno articolati lungo un percorso pluriennale. Le prime selezioni si tengono a Venezia dal 26 al 29 marzo ed è prevista una seconda sessione di selezione nel mese di novembre (il bando è accessibile su www.scuolecivichemilano.it e www.esperienze-giovaniateatro.it).
Da una esperienza di trasmissione magistrale possono nascere attori, registi, drammaturghi, spettacoli, teatri, movimenti artistici: prende forma così l’idea di un progetto che dia tempo a ricadute sul medio e lungo termine. Il corso vedrà la presenza continua di Anatolij Vasiliev, che sarà accompagnato da altri docenti di discipline complementari, da lui scelti in un percorso mirato al massimo arricchimento culturale, tecnico ed umano.
Il metodo di lavoro, come è consuetudine nella pedagogia del maestro russo, sarà attivo e in ensemble. Ogni allievo sarà attuatore prima che insegnante e attraverserà le fasi dell’accompagnamento alla pedagogia della scena in forma esperienziale.
Il seminario si inscrive nell’ambito del più ampio progetto L’ISOLA DELLA PEDAGOGIA ideato dalla Fondazione di Venezia anche con momenti di apertura al pubblico e alla città.
Attorno alla prestigiosa figura di Anatolij Vasiliev, infatti, si sviluppa un vero percorso di avvicinamento intitolato OPEN VASILIEV, che comprende iniziative formative e culturali pubbliche, con l’obiettivo di garantire la massima ricaduta sul territorio veneto della preziosa presenza del Maestro.
Per studenti, giovani, insegnanti, studiosi, operatori del territorio sono previsti tre possibili ambiti di partecipazione, del tutto gratuiti, all’interno delle Esperienze di Giovani a Teatro.
Il primo è il laboratorio “CONOSCERE UN MAESTRO: ANATOLIJ VASILIEV”, in collaborazione con l’Accademia Teatrale Veneta; il secondo è un percorso per uditori che potranno partecipare alle lezioni di ISOLA DELLA PEDAGOGIA, ideato in collaborazione con le Università Cà Foscari e Iuav di Venezia; il terzo è LA PEDAGOGIA E LA SCENA: una serie di incontri, visioni, testimonianze e riflessioni per studenti universitari ed operatori intorno al tema della tradizione e della innovazione della pedagogia stanislavskijana.
“La pedagogia teatrale è parte integrante del lavoro di un regista - evidenzia Anatolij Vasiliev -. A mio parere non si arriva a nulla se si tratta l’attore come un burattino che viene utilizzato per raggiungere le visioni preziose (e molto precise) del regista. Allo stesso tempo non ho mai creduto a tutte quelle parole pompose sulla creatività condivisa, sulla ‘ricerca collettiva’ condotta insieme agli attori. Il regista per me è piuttosto un ‘metacreatore’, vale a dire qualcuno che può piegare e modellare gli impulsi artistici degli altri […]. Dobbiamo sapere tutto: come fare, come toccare, come imbrogliare, e soprattutto come toccare nel vivo, come ferire senza far soffrire troppo. Ogni volta si torna inevitabilmente a parlare del fondamentale rapporto che si instaura tra maestro e discepolo, che non si limita solo a tracciare una linea con una matita colorata, ma deve saper spingere un essere umano fino a disegnare quella linea nello spazio, con tutto il sangue del proprio cuore...”.
La necessità e la forza di questo progetto derivano dalla consapevolezza dell’importanza dell’educazione all’arte teatrale. Spiegano infatti il curatore scientifico del progetto Maurizio Schmidt della Scuola ‘Paolo Grassi’ e Cristina Palumbo che lo coordina per la Fondazione di Venezia. “È da questa arte madre - la pedagogia - che dipende l’emersione dei nuovi linguaggi della scena. La funzione pedagogica è spesso sovrapposta alle altre, pur richiedendo una dose di talento specifico, diverse competenze e maggiore tempo per il suo sviluppo. Va sottolineato che la pedagogia teatrale è stata determinata, negli ultimi decenni, solo da una forte investimento di alcuni individui su se stessi. Eppure un buon maestro può qualificare il sistema teatrale come nessuno degli altri ruoli”.
Il progetto PEDAGOGIA DELLA SCENA si inscrive nel percorso di valorizzazione delle arti sceniche entrato nella mission della Fondazione di Venezia e “nasce dalla scelta di investire nel tempo per far maturare la qualità - afferma il vicepresidente Gianpaolo Fortunati -. Per qualificare al massimo un gruppo di docenti ci prendiamo il lusso di favorire un incontro profondo e personale con un grande pedagogo, per dedicare un tempo prezioso alla speranza di fare lentamente qualcosa di realmente necessario per il teatro”.
Peraltro l’asse Venezia-Milano nasce nel segno dell’eccellenza. “La partnership con una grande fondazione bancaria è un modello da seguire - rileva Umberto Paolucci, presidente della Fondazione Scuole Civiche di Milano -, per realizzare progetti ambiziosi e trovare spazio per un forte investimento nella formazione, nella valorizzazione del talento e nella cultura teatrale”.
PER INFORMAZIONI
Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi – Fondazione Scuole Civiche di Milano
tel. 02 58302813 - pedagogia.teatro@scmmi.it
Fondazione di Venezia
tel. 041 2201251 - v.bortoli@fondazionedivenezia.org
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