dal 4 al 16 dicembre
BELLA TUTTA! I MIEI GRASSI GIORNI FELICI
di e con Elena Guerrini
scenografia Martina Troiano costumi Agnes Esenzyi
voci registrate Gianluca Apolito, Gianluca Detti, Elisabetta Magnani, Annita Rubino,
Elisabetta Magnani musiche Camillo Cromo, Aqua, Noir Desire, Radici nel cemento
regia di Andrea Virgilio Franceschi
Le donne sono sempre più spesso descritte dai media come Barbie campionesse dell'incastro, sempre di corsa dal lavoro alla palestra, in grado di improvvisare una seduta di make up nel traffico, tutto svolazzando su tacchi a spillo 12, e sfoggiando un perfetto new look all'ultimo grido. Proiettate verso un modello unico di bellezza globalizzata, vita di vespa e leggerezza di farfalla, siamo ormai lanciate all'inseguimento della"perfezione assoluta": la cura della bellezza e della forma fisica sono diventate pratiche di massa, e unici strumenti, pare, per dimostrare quanto si tenga a se stesse. Ma ci crediamo veramente? Oppure la nostra bellezza consiste proprio in ciò che abbiamo di profondamente unico e originale: i nostri difetti!! Il diktat della bellezza, del look, della salute e del benessere , la moda, la chirurgia plastica, la microchirurgia estetica, il maquillage, il botox, le diete estreme e poi piedi fasciati, nasi rifatti, colli allungati, cosce liposuzionate ,seni gonfiati, capelli trapiantati e tutte le rughe stirate. Sono esempi di una autentica body art sociale dalla quale nasce la scultura vivente che è l'immagine del nostro corpo."Bella tutta!" Sono io e la mia pancia. "Bella tutta!" è ribellarsi a chi ci vuole trasformare in tante Barbie sorridenti."Bella tutta!" è un inno alla nostra singolarità. E' un tentativo di analizzare i meccanismi che ci imprigionano e ci fanno diventare tutte uguali. E' un invito ad amare le nostre imperfezioni e a non cercare di essere qualcosa che non siamo. Bella tutta!" è una preghiera dell'anima perché ciascuno di noi impari ad amarsi accettando la propria diversità,senza mascherarsi, modificarsi, aggiustarsi. Solo dopo aver accettato questa meravigliosa terra con valli e colline che è il nostro corpo ci sarà spazio per accogliere l'altro, per aprirsi al mondo. É sempre necessario perdere peso? E chi lo stabilisce? Effervescente, vivace, tonica e irriverente, sensuale, Winnie Pliz è Miss Cicciona, la ragazza più grassa del mondo, che ne ha avuto a sazietà: di dietologi, amici, colleghi, riviste, che cercavano di assottigliarla!Ma dopo innumerevoli tentativi, a ridursi sono stati solo il conto in banca e l'autostima. Dati alla mano, Winnie Pliz spiega, con humor e energia, come la follia dei media, l'avidità delle industrie del dimagrimento, il mito della chirurgia estetica, possano distoglierci da un giudizio equilibrato su noi stesse. Spettatrici e spettatori di tutte le taglie fate come lei: sostituite al disgusto verso il vostro corpo una sensata tolleranza, al culto per le top model, uno sguardo disincantato sulla realtà che vi circonda, al supplizio dell'astinenza, l'indulgenza verso il peccato di gola. Con questo cabaret surreale, Winnie Pliz smaschera i fallimenti delle diete ed è coraggiosa pioniera di un femminismo in materia di chili, mentre si avventura in palestra, centri estetici, beauty farm, studi medici, pasticcerie. L'attrice sommersa fino al collo da oggetti rosa fuxia, creme di bellezza,e da decine di Barbie è una moderna Winnie Beckettiana, e ci racconta con risate, urla, lacrime , la sua odissea nell'aver provato tutte le diete esistenti. Con serietà e ironia affronta temi attuali come il fascismo estetico, la bellezza globalizzata, il C.U.B.O Canone Unico Bellezza Omologata, imposto dai media, la chirurgia estetica, il lifting, la taglia 38, le taglie uniche, la bellezza interiore, la dieta come sedativo politico, il benessere a tutti i costi, usando il linguaggio del cabaret fa ridere, piangere e riflettere sul mondo femminile contemporaneo. Parla di una guerra, quella con il corpo, in cui siamo vittime e carnefici, ma anche di violenza sulle donne, di morti per chirurgie plastiche sbagliate, di bambine che giocano con le Barbie e di bambini che nei paesi poveri costruiscono quelle stesse Barbie. Bella tutta: appunti sulla bellezza contemporanea con canzoncine, divertenti battute e orribili verità.
TEATRO AMBRA ALLA GARBATELLA
tel. 06 81173900
mar/sab h 21.00 dom h 17.00
biglietti: da €10,00 a € 16,00
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